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Garrucci, Raffaele
Storia della arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa: corredata della Collezione di tutti i monumenti di pittura e scultura ; incisi in rame su 500 tavole ed illustr. (Band 2,1): Pitture cimiteriali — Prato, 1873

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https://doi.org/10.11588/diglit.1394#0104
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CIMITERO DI S. SEBASTIANO

AD CATACUMBAS

TAVOLA LXXXIX.

I ■ iongo in questo luogo il dipinto tratto dalla lunetta
di fondo del sepolcro, ove furono una volta deposti i corpi
dei SS. Pietro e Paolo ad catacumbas. Ciascuno sa che i
due santi Apostoli riposano in luoghi disparati, S. Pietro in
Vaticano, S. Paolo sopra le rive del Tevere presso i navali.
Vi fu però un tempo in che giacquero insieme in un solo
sepolcro, separati da una tavola di marmo, posta vertical-
mente in mezzo. Il perché è narrato dal P. Marchi (Archi-
tettura della Roma sotterranea cristiana, p. 200 e segg.
tavole XXXIX, XL, XLI), ove anche è indicato il tempo della
traslazione di S. Paolo al sepolcro suo proprio, e quella di
S. Pietro, la quale per circostanze particolari fu ritardata
fino alla seconda metà del secol terzo. Il sepolcro ad cata-
cumbas fu dipoi molto ornato di pitture, le quali il P. Marchi
trovò assai svanite, quando il primo entrò nel sotterraneo,
stato chiuso e murato per lunga serie di anni. Egli rappre-
sentò nella citata tavola XLI la pianta e l'ortografia del
sepolcro, ove anche fece delineare le figure che gli fu pos-
sibile di vedere nella lunetta di fondo a capo dei due corpi:
quelle dei partimenti e della lunetta di fondo da piede non
le espresse, perchè non vi scorse niente di certo. Ma Luigi
Perret, essendo ivi penetrato, come in tanti altri siti della
Roma sotterranea, col suo disegnatore, ne trasse a luce e die
alle stampe non solo il fondo della lunetta (voi. I, tav. VII)
ma e una imagine di quelle che sono dipinte nei partimenti
laterali (ib. tav. Vili). Vide egli nella lunetta Cristo in sem-
biante giovanile a lunghi capelli e cinto di nimbo, che appare

dall' alto in busto fra le nuvole, e volto a sinistra consegna
due anelli, come rappresenta la stampa, o come egli crede, i
manubrii delle due chiavi che dà a Pietro, che nella stampa
data dal Perret appare imberbe e colle mani velate dal
pallio in atto di accoglierle: dietro di lui sorge una palma,
carica di dattili : a destra si scorge la figura di un altro Apo-
stolo ancor esso imberbe, che eleva la destra guardando il
suo collega nell'apostolato: dietro a lui è anche una palma,
della quale il solo tronco è figurato.

2. Nel partimento laterale la figura delineata dal Perret
veste tunica e pallio, è giovanile e solleva una corona,
stando innanzi ad una torre quadrata. Ma il Bossi, che
discese parecchi anni or sono e prima che ne fosse da
cancelli di marmo chiuso e fabbricato 1' accesso, ne trasse
il disegno che ho dato qui inciso e in alcune parti non con-
corde a quello del Perret. E Gesù in busto sulle nuvole e
in aria giovanile con lunghi ed ondeggianti capelli, il quale
mostra non anelli o manubrii di chiavi che siano, ma si una
corona ad un giovane, che stende verso di lui le mani in
atto di orante. Dal lato opposto vedesi un uomo maturo e
barbato, che alle sembianze pare S. Pietro, il quale veste
abito apostolico e solleva la destra, acclamando al premio
a quel giovane preparato da Cristo. Alle due estremità della
composizione sorgono due alberi. Potrebbe sospettarsi che
nel giovane personaggio siasi voluto esprimere alcun santo
Martire di che non ci è dato ora divinare il nome.
 
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