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Garrucci, Raffaele
Storia della arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa: corredata della Collezione di tutti i monumenti di pittura e scultura ; incisi in rame su 500 tavole ed illustr. (Band 2,1): Pitture cimiteriali — Prato, 1873

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https://doi.org/10.11588/diglit.1394#0100
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CIMITERO DI PONZIANO

AD URSUM PILEATUM

TAVOLA LXXXVI."

I. Ju

)ulla fronte dell'arco in fondo alla scala, per la quale
dalla basilica si discendeva in questo cimitero, è dipinta
V imagine del Salvatore, che do qui al n. i, la quale non
è nel Bosio e fu confusa dal Bottari con l'altra imagine del
Salvatore che è dipinta poco appresso sopra la fronte del
secondo arco, appartenente alla scala che discende al bat-
tistero; laddove la prima è in fondo alla scala che discen-
deva dalla chiesa fabbricata sopra terra, in onore dei SS. mar-
tiri Abdon e Sennen. Discendevasi dunque dalla chiesa per
una scala e in fronte all' arco di questa scala era la imagine
che qui do io e che è stata pubblicata per la prima volta
da Mons. Bartolini (Atti dei SS. martiri Abdon e Sennen,
Roma 1859, tav. 1). Dopo la scala è un ripiano e quindi
una seconda scala che va al battistero, sulla volta della
quale è dipinto di nuovo il busto del Salvatore, che è quello
stampato dal Bosio ; e da me si darà qui appresso al n. 2.

Il busto del Salvatore è cinto del nimbo crocigero ed
ha un libro nella sinistra con coperta gemmata : veste tunica
e pallio, è barbato ed ha i capelli lisci, lunghi e discriminati
sulla fronte. L'imagine è dentro una nicchia, e sulla cornice
in lettere di color bianco si legge che un tal Gaudioso l'ha
fatta dipingere (De Rossi, Roma sotterranea, voi. I, p. 3oo;
Bulleltino archeologico cristiano 1869, pag. 72). -f- DE
DON1S DEI GAVDIOSVS FECIT +.

2. Bottari, XLIII. Il Bottari a p. 193 scrive che questa
effìgie è dipinta in mezzo alla volta di una stanza del ci-
mitero ; e nella dichiarazione della pianta di questo cimitero
la pone sulla volta del corridoio che va al sepolcro dei
SS. Abdon e Sennen, ossia sulla porta d'ingresso: ed è vero;
ma si noti che la basilica è chiamata coemeterium da
Anastasio nella vita di papa Adriano I. Rappresenta il
busto del Salvatore di prospetto con capelli discriminati e
lunghi, cinto il capo da nimbo, ornato intorno di gemme
e fregiato da croce parimente gemmata: veste tunica addo-
gata e pallio ; ha la destra spiegata e nella sinistra un libro
aperto, sopra una pagina del quale si legge: DOMINVS +-f-
e sopra l'altra; I..VCEM ,.AT. Intorno alla qual leggenda è
d'uopo avvertire che nella stampa del Bosio è stato omesso lo
scritto su questo libro: di che egli non si è accorto, annotando
a p. 195 che nel libro aperto si legge: DOMINVS IESVS.
Il D'Agincourt (Storia dell'arte, tav. X, 9) vi lesse sulla
faccia sinistra DOM NVS e sulla destra IESVS C. Il Perret
delineò DOMINVS IES. Mons. Bartolini (Diss. cit. tav. VII)
stampa sulla pagina sinistra in tre linee DOMINVS + +, mal
dividendo DOMI NVS, e niente su quella a destra. Io vi ho
letto a sinistra DOMINVS + -f e a destra LVCEM dUT.
Poco diversamente il valente disegnatore Bossi vi aveva
letto LEGEM in luogo di LVCEM Nel campo del quadro
sono dipinte due stelle.

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