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Garrucci, Raffaele
Storia della arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa: corredata della Collezione di tutti i monumenti di pittura e scultura ; incisi in rame su 500 tavole ed illustr. (Band 2,1): Pitture cimiteriali — Prato, 1873

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https://doi.org/10.11588/diglit.1394#0131
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IPOGEO DI REIMS

IN FRANCIA

A

tutti devo dispiacere che la stanza sepolcrale di Reims
dipinta sia stata distrutta circa l'anno 1802 (Le Blant, Jnscr.
Chrét. de la Gaide, p. 44g). L'unica pubblicazione che se ne
ha, si deve a Monsignor di Pouilly che l'ha stampata alla
fine dell'opuscolo intitolato: Théorie des sentimenti agréa-
bles, 5' édition, col titolo : Description d'un monument décou-
vert dans la ville de Reims en 1738.

All'ipogeo discendevasi per venti scalini sotto al campanile
della chiesa di S. Martino: era largo 8 piedi, lungo 1 5 1/2,
alto io 1/2 dal pavimento alla chiave della volta, la quale
era tutta lavorata a cassettoni. Le mura erano intorno
terminate da ghirlande di fiori dipinti e nei fondi dei cas-
settoni vedevansi ancora ornati dipinti. Sulla parete laterale
a sinistra eran figurati tre personaggi: quello di mezzo era
alto 3 piedi e 4 pollici, il secondo a destra 3 piedi, il terzo
a sinistra, che era muliebre, 3 piedi e 2 pollici. L'editore
osserva che 1' abito del personaggio di mezzo e di quello
che gli sta a sinistra differiscono in alcuna cosa da quello
che i Romani portavano in Italia, perchè meno largo e
aperto ai fianchi, ed è tenuto in alto e in basso per due

borchie circolari. Se è cosi, la descrizione non si trova
d'accordo col disegno, che ci rappresenta una caricatura di
manto, dalle spalle profuso fino a terra, senz'ombra delle
borchie che il tengano affibbiato né in alto né in basso. Queste
borchie del resto penso che siano le solite pezzuole rotonde,
cucite sulle spalle e agli orli della tunica e credute essere
tutt'altro: al pallio dovremo forse sostituire la clamide affib-
biata sull' omero destro. Il terzo personaggio che è muliebre
ha due pendenti agli orecchi e una collana intorno al collo:
P abito è senza dubbio una tunica e un pallio. A destra e
a sinistra di questi tre personaggi son dipinti due pavoni
sopra due vasi. Non v'ha dubbio che queste siano le imagini
di coloro che si erano preparato il sepolcro. L'opposta parete
era ornata di storie sacre, già ben intese dal Le Blant, l'una
pel paralitico che si è levato la sua lettiera sulle spalle, e
l'altra per Abramo che sta presso dell'ara accesa. L'editore
che non vi avea sospettato niente di cristiano, tenne che il
paralitico fosse un becchino, vessillo, e Abramo un perso-
naggio che sacrificasse agli dii mani. A destra son dipinti
ancor qui due pavoni che poggiano sopra due vasi, e in alto
vedesi una nicchia, il cui fondo è decorato da sparsi fiori.

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