Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Garrucci, Raffaele
Storia della arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa: corredata della Collezione di tutti i monumenti di pittura e scultura ; incisi in rame su 500 tavole ed illustr. (Band 2,1): Pitture cimiteriali — Prato, 1873

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.1394#0047
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
CIMITERO DI PRETESTATO

TAVOLA XXXVII.a

V^/uesta tavola rappresenta la prospettiva interna (n. i) della
stanza quadrata e coperta di una volta a croce con lucernaio
aperto nel mezzo, che fu un tempo il nobile santuario di
Ianuario, il maggiore dei sette figli di santa Felicita, la quale
fece con loro il martirio, regnando M. Aurelio con L. Vero,
l'anno 162 dell'era nostra. La prova ne è somministrata dai
laceri avanzi di una epigrafe, raccolti e benissimo suppliti
dal De Rossi (Bull. Crist. i863, p. 17), dalla quale risulta
che S. Damaso Papa ornò il sepolcro del martire Ianuario:

BEAT riiimo marYyri

IANVanb

rfj'/iASVS Episcopus

FECÌT

Le lettere che segno in carattere maiuscolo sono intere,
ovvero frammentate, ma di sicuro e facile supplemento, il
che fo per mezzo dei puntini: il carattere minuscolo sup-
plisce le lettere mancanti.

La cripta o stanza sepolcrale ha quattro nicchie, rispon-
denti alle quattro parti della volta in croce ; e tolta una di
esse nicchie, ov'è aperta la porta d'ingresso, potrebbe age-

volmente supporsi che sotto alle tre nicchie fossero situati
in altro tempo tre sarcofagi con altrettanti corpi di Mar-
tiri, e, cercandone i nomi, potrebbe sembrare che essi
fossero i tre invocati in un graffito epitaffio, il quale si legge
sulla calce attorno al loculo, assai dopo aperto sotto la nic-
chia a manca di chi entra, e dice.... Al REFRIGERI IA-
NVARIVS AGATOPVS FELICISSIM MARTYRES. Ma
un tal argomento non stringe e sembra invece indebolito di
molto dalla dedicazione di S. Damaso, la quale non altri
nomina che il solo Ianuario. Comunque ciò sia, è certo che
se le pitture di questa cripta non antecedono il 162, pro-
babilmente non sono molto posteriori a quest'anno.

La volta e la fronte dei quattro archi delle nicchie for-
mano una sola composizione, esprimente le quattro stagioni
dell' anno, per mezzo del naturai simbolo dei frutti proprii di
ciascuna. L'ordine con che sono disposte ci è indicato con
sicurezza dalla volta, la quale è divisa in quattro zone così
disposte, che per loro mezzo potremo ordinare le rappre-
sentanze dei quattro archi. E posta adunque in primo luogo
la primavera, simboleggiata dai fiori di rose che spuntano
da graziose volute di ramoscelli, fra cui volano uccelli re-
canti qua e là gli alimenti ai loro piccioli. A questa zona

4}
 
Annotationen