Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Garrucci, Raffaele
Storia della arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa: corredata della Collezione di tutti i monumenti di pittura e scultura ; incisi in rame su 500 tavole ed illustr. (Band 2,1): Pitture cimiteriali — Prato, 1873

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.1394#0020
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
■MttM

CUBICOLO DI S. CECILIA

TAVOLA X.

(D,

'e R. t. V, VI, VII). Fra le pitture che adornano questo
insigne santuario della celebre Martire Cecilia, tre soli quadri
trascelgo, omettendo l'immagine del Redentore e quella di
S. Urbano, d'epoca assai tarda.

Santa Cecilia è due volte rappresentata , nel lucernaio
e accanto alla tomba sua propria. Sta ella in alto sulla
parete del lucernaio (n. i ) colle braccia elevate da orante.
Veste semplice tunica immanicata e lunga fino ai piedi.
Nella zona u riquadro disotto (n. 2) è rappresentata una
croce fra due agnelli: inferiormente ad essa (n. 3) sono di-
pinti tre Martiri, accompagnati dal proprio nome, Poligamo,
Sebastiano, Cirino, POLIGAMVS SABASTIANVS CVRI-
NVS (De R. t. VII). Poligamo è a sinistra, Cirino è a destra;
nel mezzo di ambedue, ma indietro di un passo, Sebastiano
accompagna i novelli ospiti. Veste egli tunica e pallio non
altrimenti che i due Martiri, ma non si scorge sulla sua

tunica la doppia lista che addoga le tuniche di questi. Allato
a Poligamo sono dipinti pei tre Martiri tre rami di palma,
e non una palma sorgente da terra. Cirino ha i capelli tosati
in corona, e il vertice raso. Egli fu vescovo di Siscia e morì
martire. Il suo corpo ebbe celebre culto sulPAppia ad Cata-
cumbas (De R. voi. II, p. 120). Il eh. De Rossi aveva opinato
che le tre imagini siano del secol quarto (R. S. voi. I, p. 3o3):
ma di poi, nel voi. II, p. 119, l'attribuisce al secol quinto,
dove anche crede difficile trovar un esempio della tonsura
innanzi a questa età. Gli sembra inoltre che questa pittura sia
del tempo di papa Sisto III, al quale sono attribuiti da'suoi
biografi i restauri del cimitero di Callisto. Né si può di
certo affermare che sia anteriore, quando si considera che
il corpo di Cirino (forse anche di Poligamo) fu trasportato
a Roma e deposto nelle Catacombe ai tempi appunto di
Sisto III, siccome il De Rossi (R. S. voi. II, p. 120, 121),
ha dimostrato.

IÓ —
 
Annotationen