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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 3-5
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Rocchi, Enrico: Castel del Monte
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0165

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E. ROCCHI

Il principio del piano superiore è contrassegnato da un toro, o cordone, che ricorre lungo
gli otto lati e le otto torri, al di fuori, poco sotto al davanzale delle finestre. Appare qui per
la prima volta questa robusta modanatura, che divenne poi d'uso comune nei castelli e for-
tilizi, e costituisce una sagoma caratteristica delle opere militari.

Nella costruzione e decorazione delle aperture, si fece largo impiego della breccia rossa
(della quale è ricca la regione pugliese), scavata nelle petriere del monte e capace di bella
pulitura come un vero marmo. 1

La copertura di ciascuna sala del piano terreno è sostenuta da quattro massicce mezze
colonne dello stesso materiale, con capitelli d'ordine corinzio e con solide basi quadrate.

CASTEL DEL MONTE

Sopra i capitelli si alzano tre slanciati cordoni di pietra, costituenti i costoloni, due dei quali
sostengono la volta e il terzo forma la crociera; vagamente decorata nel centro da rosoni a
rilievo, con mascheroni e intreccio di uccelli e di fiori.

Le sale del piano superiore hanno invece fascetti di tre svelte colonnine di marmo
greco, coronate da un solo capitello dello stesso marmo.

Nel centro dell'edificio, la cui altezza media attuale è di 24 metri, si apre una spaziosa
corte ottagona.

Si omette la descrizione degli altri particolari di decorazione e di sistemazione dell'in-
terno. I pochi saggi che tuttora ne rimangono, come, ad esempio, i frammenti del pavimento
a mosaico recentemente rimessi in luce,2 bastano ad attestarne la magnificenza e permettono

1 A. Sacchi, L'economia del fabbricare. Voi. I;
Le pietre italiane - Pietre delle Puglie.

1 Durante gli ultimi lavori di restauro, eseguiti al
Castello del Monte nell'anno 1884 per cura del Mini-
stero della pubblica istruzione, col concorso della Pro-
vincia di Bari e sotto la direzione tecnica ed artistica

dell'ingegnere Francesco Sarlo, venne rimessa in evi-
denza, in una delle stanze del piano terreno, una pic-
cola porzione di pavimento a mosaico ed altra a piccoli
poligoni esagonali di pietra calcarea, «residuali e pre-
ziosi testimoni per loro stessi, in quanto dimostrano
come più sfarzosi ed eleganti dovevano essere i pavi-
 
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