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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

DOI issue:
Fasc. 6-9
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Fraschetti, Stanislao: Dei bassorilievi rappresentati la leggenda di Santa Caterina in Santa Chiara di Napoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0295

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DEI BASSORILIEVI IN SANTA CHIARA DI NAPOLI 247

Il vegliardo sovrano, dal nobilissimo aspetto di antico guerriero, ha il petto denudato
e abbandona il braccio angoloso nelle mani della mistica donzella. Caterina non ha qui
l'aspetto gentile delle altre figurazioni, bensì un viso rude dal naso diritto, dal mento spor-
gente e dagli occhi fissi in uno sguardo crudo. Ha le mani assai grosse e il panneggio
della veste duro e sommario. Lo scriba, che appare intento al suo lavoro su una delle arche
ferrate, reca la gamba destra accavallata sull'altra in un modo faticoso e difforme tanto da
parer dislogata. Il servente sul fondo ha la testa sproporzionatamente grande e il braccio
sinistro piegato in un rigido angolo retto, e reca una specie di vaso senza piede, sul genere
di quello che cade di mano al padre di San Giovanni nella porta del Battistero fiorentino,
laddove gli appare l'angiolo annunziatole. I due cortigiani a destra, chiusi nell'elegante pan-
neggio del manto, hanno tutta l'anima nello sguardo acuto degli occhi indagatori.

Le cortine sono di lavoro rozzo e convenzionale, e somigliano fasci di corde attorci-
gliate sul fondo vuoto e squallido. I personaggi hanno le forme angolose e talvolta spro-
porzionate, e sono grossolani nel modellato delle parti nude e dei capelli, simiglianti più
presto fasci di setole arruffate. Così pure non si potrebbe attribuire ai securi artefici del
monumento di Roberto il mezzuccio adoperato nell'ultima figura a destra di nascondere la
mano sotto il mantello per Ls fuggi re uno scorcio malagevole.

- ,

(II) QVOMODO • QVIDAM ■ EREMITA ■ ORTABATVR • BEATAM • CATHERIXAM ■
ET • PRAEDICABAT • SIBI • EIDEM ■ CHRISTI • VT • BAPTIZARETVR •

Fra due edifici grossolani, sforniti di
archetti gotici negli archi a tutto sesto
delle fenestre, su uno scaglione che attra-
versa tutta la scena, appare l'eremita
seduto, che mostra alla fanciulla genu-
flessa l'imagine della Madonna col Bam-
bino.

L'eremita ha la testa fiera di vecchio
maestoso, che pertanto non si può com-
parare con le spirituali imagini di pa-
triarchi nel terzo bassorilievo, e presenta
un difetto nel braccio sinistro, soverchia-
mente allungato nell'atto del porgere. La
vergine Caterina anche qui ha un profilo
duro di religiosa austera, e presenta una
evidente sproporzione nelle gambe troppo
lunghe nella genuflessione. A destra, sotto

un vano, si vede un motivo ornamentale , (>
assai rozzo, di cui non si ha esempio nelle

altre rappresentanze. La Madonna reca nella veste le tracce dell' antico lavoro policromo.

(Ili) SICVT • CHRLSTVS • CVM ■ TOTA ■ CAELESTI ■ CVRIA • SVSCEPIT • BEATAM ■
CATHERINAM - AD • PERPETVAM ■ GLORIAM • ET ■ EREMITA- LAVDABAT ■
DEVM •

La scena è occupata da una mirabile coorte di apostoli e di arcangioli che accompa-
gnano il Cristo al mistico matrimonio con la vergine Caterina. A destra l'eremita genuflesso
appare tutto felice nella gloria del cielo.

Il numero grande delle figure, l'armonica distribuzione della composizione, la bellezza
ideale delle teste, il fluido cader delle vesti, un'infinita delicatezza del modellato, rivelano
in codesto bassorilievo la mano gentilissima del più valoroso de' due fratelli fiorentini.
 
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