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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 6-9
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Corsini Sforza, Lina: La collezione artistica di Caterina Nobili Sforza Contessa di Santafiora
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0329

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278

LINA CORSINI SFORZA

5 aprile 1582 — Francesco Grillenzoni dà ordine che il quadro sia consegnato al car-
dinale d'Este (da Roma).

15 maggio 1582 — Caterina de'Nobili Sforza riceve il quadro per mezzo del cardinale
d'Este. (Vasari, Vite dei pittori).

Questo quadro dal gabinetto della Contessa di Santafiora passò per eredità al figliuolo,
il cardinale Francesco, poi non ne abbiamo più contezza fino all'anno 1629 (29 settembre), in
cui Urbano Vili lo donò a Donna Costanza Magalotti, moglie di Don Carlo Barberini, dopo
averlo ricevuto come lascito da monsignor Lante.

Il cardinale Antonio Barberini, il quale visse lungo tempo a Parigi, dove morì nel 1677,
lo donò al potente cardinale Mazzarino, uno dei più grandi curiosi del secolo xvii, e trovasi
valutato nell'inventario di quest'ultimo 15,000 lire. Gli eredi del cardinale lo vendettero poi
a Luigi XIV, il quale lo collocò al Louvre, dove tuttora adorna una delle pareti del Salon
Carré ; e nel catalogo è detto lo « Sposalizio mistico di Santa Caterina » del Correggio.

Vuoisi che fosse riprodotto dallo stesso autore in più piccole dimensioni, e che questa
riproduzione si trovasse un tempo nella Collezione Farnese, donde passò nella Galleria di
Napoli, ma veramente la composizione nel piccolo quadro è differente, e inoltre l'esemplare
della Galleria di Napoli è una copia caraccesca.

Il quadro del Louvre fu pure copiato dai Caracci, come da Bernardino Gatti, dallo
Schedoni e da vari altri pittori.

Oltre allo « Sposalizio di Santa Caterina » il Coradusz nota :

« Un ritratto di una donna di Casa d'Osse Ferrarese, vestita all'antica, mezza figura,
con un altro simile all'incontro, di Correggio ». Di questo quadro, detto, come l'altro del
Correggio, dal Coradusz « cosa unica et divina », non si ha più notizia.

L'Urlichs esclude, con ragione, che il quadro n. 3 fosse il celebre « Christo nell'Horto »,
che si trova nella Galleria del Duca di Wellington, visto che questo quadro si trovava nel 1590
in Milano, donde passò a Madrid, e quindi per dono nelle mani del vittorioso Duca.

Il cardinale Ippolito II da Roma faceva copiare, com'era molto usato al suo tempo, i quadri
più celebrati, ed egli si servì in particolare di Girolamo da Carpi, che copiò forse il sud-
detto quadro. In un inventario di Casa Barberini, il quale dev'essere circa di quell'epoca,
senza data, è segnato:

« Oratione all'Horto — quadro in tavola copia app. Correggio ».

Il n. 5 appartenne forse al Parmigianino, e sarà forse stata una delle tante tele che
dipinse il F. Mazzuoli mentre era in Roma.

Caterina de' Nobili Sforza morì nel 1605 e fu seppellita nella chiesa di San Bernardo
alle Terme, da lei fabbricata ; ed i monaci, a sua perenne memoria, misero la seguente lapide :

D. O. M.

CHATERINAE NOBILI SFORTIAE FVNDATRICI OPTIMAE ET MUNIFICENTIS-
SIMAE GRATI ANIMI MONUMENTUM | MONACHI CONGREG. S. BERNARDI
ORDINIS CISTERCIENSIS | HIC QUIESCENTI | POSUERUNT. OBLLT DIE XII
DECEM. MDCV.

Non accenna 1u lupiiig-^iip opere d'arte che aveva amate, terminando la vita, nel suo
testamento questa illustre donna, bella e colta figura del Cinquecento, decoro di Casa Sforza.

Lina Corsini Sforza.
 
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