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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

DOI issue:
Fasc. 6-9
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Corsini Sforza, Lina: La collezione artistica di Caterina Nobili Sforza Contessa di Santafiora
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0328

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LA COLLEZIONE ARTISTICA DI CATERINA NOBILI SFORZA

credere che il quadro sia da attribuirsi a Giulio Romano. Confrontando però il quadro della
principesca Casa con l'opera della Galleria di Strasburgo si conosce bene la distanza di Raf-
faello dalla maniera e dal colorito di Giulio Romano, che manca della morbidezza nelle carni
e della dolcezza dell' Urbinate. Ambedue gli artisti vollero ritrarre le medesime sembianze ;
solamente Raffaello, eccelso artista innamorato, riprodusse la bella attraverso la luce di ammi.
razione e di amore, e perciò molto l'idealizzò ; mentre Giulio Romano rese la modella dal
bel viso sereno, col labbro inferiore sporgente, le narici larghe e ritorte, gli occhi grandi e
tondi, con lo sguardo tranquillo di. pace olimpica quale hanno ancora oggidì le nostre cio-
ciare. In una postilla manoscritta d'ignoto (Vasari, edizione 1568) si dice che la donna amata
da Raffaello si chiamasse Margherita ; ma di questa e di altre ipotesi da comari non è qui
il luogo di tener parola.

La decollazione di San Giovanni Battista descritta dal Cremaschi potrà forse essere di
Andrea del Sarto, supposizione suggerita dalle frasi che pubblicò il Bullard neh"'Académie
des Sciences: « On raconte que E. Goltzius étant à Rome chez une Dame de condition où
il y avait une Vierge de la main de Corrège, parmi d'autres pièces de Lucas de Leyde, de
Raphael et André del Sarto, et se voyant obligé à juger de la beauté de divers ouvrages, il
prononca en faveur du Corrège, disant: que son tableau surpassait les autres autant que le
soleil surpasse les étoiles. Approbation équitable ». La « Dame de condition » sarebbe dunque
la nostra Contessa di Santafiora.

Potrebbe anch'essere stata quella Decollazione di Leonardo da Vinci o della sua scuola;
la descrizione, fatta nell'inventario del 1704 per l'eredità degli oggetti del cardinale Carlo Bar-
berini molto rassomiglia all'inventario analogo dell'intendente del Duca di Mantova; ma la
descrizione del soggetto non ci dà un elemento sufficiente per la identificazione del dipinto.

Ora passerò al primo dei quadri nominati dal Coradusz.

« Una Madonna con San Sebastiano e Santa Caterina, del Correggio ».

Questa insigne opera, che ora adorna il Louvre, venne a Roma, secondo il Sandrart,
« per una contessa », che è la nostra Caterina de'Nobili Sforza. Il quadro fu dipinto dal
Correggio per « Messer Francesco Grillenzoni, suo amicissimo » ; e i discendenti di questo,
Jacopo, Paolo e Servilio Grillenzoni, che pure erano stati al servizio di Guido Ascanio Sforza,
cardinale di Santafiora, e serbavano onore alla nobile famiglia, non si sentirono disposti a
cederlo alla illustre matrona. Qui riproduco la lettera di giubilo che ella scrisse al cardinale
d'Este quando finalmente egli riuscì ad avere e a donarle il quadro:

« Illmo e Revmo Signor Mio Colmo,

« Il Governatore di Modena, che otto dì sono mi alloggiò, venendo a questa volta mi
consegnò anche per parte di V. S. Illma il quadro dipinto dal Correggio, il quale non
potendo avere altrimenti Le fece già istanza per mezzo dell'Ambasciatore Cortile che Le
piacesse con l'autorità sua impetrar dai patroni, et benché da poi non abbia inteso il seguito
per lettera di alcuno, presupponendo dalla gran magnanimità sua così caro et singoiar dono,
vengo con la presente a renderlene quelle maggior gratie che posso et a confessarmele per
obbligata eternamente, come se dalla piccola condizione mia non ne potesse mai nascere
altro effetto, lo conoscerò sempre dalla ferma et profonda volontà che haveva di servirla,
et hora per non dar più fastidio a V. S. Illma di scrittura, rimettendomi per ogni resto alla
relazione del Sig. Pier Francesco mio fratello, Le bacio humilmente le mani et prego da
N. S. Iddio tutte le prosperità che desidera.
« Di Parma li XV di Maggio 1582.

« Di V. S. Illma et Revma « Humiliss. et Obbligatiss. sua

« Caterina Nobili Sforza

1 Documento pubblicato dal Venturi in un opuscolo per nozze, quindi nell'Arte e Storia di Firenze.
L'Arte. I, 36.
 
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