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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 1
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Longhi, Roberto: "Battistello", [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0103

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« BATTI STELLO »

6g

mentalità delle spalle sbocciate a nudo — motivo così caro a Battistello — i panneggi indossati
con tanto singolare aderenza, con tale energico scavo di pieghe compresse e riaperte come
in un plissé gigantesco di panni spessi — tutto ci trasporta in un mondo dove si persegue
ancora la rudezza umana di Caravaggio, ma dove essa, non più imprigionata e costretta
superiormente dall’architettura luminosa, può sviluppare i riservati e parchi accenni plastici
dati dal maestro.

I corpi, infine, ritornano ad essere disegnati e chiaroscurati, ed è naturale che in questo
neo-plasticismo si finisca per cadere in una coincidenza con i gesti e le pose dell’immenso

Fig. 4 — Battistello : Maria Concetta tra Santi e Adamo
Napoli, Santa Maria della Stella.

repertorio plastico escogitato dall’arte fiorentina. Tuttavia il contorno de’ corpi, dacché non è,
in parte, che quello dei corpi caravaggeschi, astrattone l’effetto luminoso, non acquista la
superba funzionalità dei fiorentini e resta precisamente contorno senza arrivare alla linea. Il che
permette a Battistello di fermare entro questi limiti di ondulazioni lente e un po’ morte, degli
accordi coloristici che sono la decolorazione della gamma caravaggesca. Su questi problemi
ritorneremo concludendo; per ora basti averli accennati per dimostrare che ormai di vero e
proprio caraccismo per parte di Battistello non si può parlare. 11 viaggio a Roma non significò
precisamente, come vorrebbe il De Dominici, uno studio intensivo della Galleria Farnese, ma
soltanto una ricognizione intelligente per orientarsi di fronte al problema dell’affresco, senza
 
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