« BATTISIELLO »
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fasciato dal peso del legno colossale cui aderiscono i masselli di bronzo pallido delle mani spesse;
Maria al centro aprendo le braccia e le mani che si sgranano dito a dito in motivo inverso;
a destra Giovanni in profilo scorciato e riassunto, avvolto in un profondamente siglato e sca
vato motivo di panneggio, impastando palme e dita in un superbo inestricabile nodo di Saio-
mone. Colore: intarsio solenne di tinte basse nella bruna lavagna del fondo: carni bronzee
verdeggiate di patina : un baio cupo : un rosso afro : un vinato.1
Il Cristo con la croce, lievemente mitigato nel tipo, si ripete nella mezza figura isolata
Fig. 6 — Battistello : Cristo lava i piedi agli Apostoli. Napoli, San Martino (coro)
(Fotografia Alinari).
nella Quadreria dei Gerolomini (n. 2o), ove ritorna anche ma più oleograficamente il tipo del
Cristo di Vienna.
Tra l’aprile e l’agosto del 1622, 2 Caracciolo dipinge per i frati di San Martino la grande
tela del Cristo che lava i piedi agii apostoli (fig. 6).
È in essa ch’egli tenta di ricomporre in una nuova sintesi il luminismo caravaggesco e
le nuove deviazioni in senso puramente plastico e lineare. Il qnadro è un capolavoro: sta bene:
1 Con questo quadro Caracciolo figurò alla famosa
esposizione napoletana di pittura, nel 1S77. E bisogna
sentire il Dalbono in proposito: «In quello ei rifiuta
ogni vaghezza, ogni incanto di pittura. Ha ragione :
Cristo va al Golgota». Come se un pittore, per la
ragione che Cristo va al Golgota, si potesse dimen-
ticare nientemeno che di dipingere ! L’altro quadro
che nell’esposizione portava il nome di Caracciolo
non può certamente esser stato suo. « Il Lazzaro ma-
sanelliano che ride a denti scoverti ». Basta il titolo,
e pensare che Caracciolo morì nel 1637! — Cfr. an-
che : Carafa d’Andria, Di alcune opere d’arte... ve-
gli ospedali, ecc., in Napoli Nobilissima, III, 1894,
pag. 180.
2 Archivio stor. nap1892, XVII, pagg. 66o-66t.
L'Arte. XVIII, io.
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fasciato dal peso del legno colossale cui aderiscono i masselli di bronzo pallido delle mani spesse;
Maria al centro aprendo le braccia e le mani che si sgranano dito a dito in motivo inverso;
a destra Giovanni in profilo scorciato e riassunto, avvolto in un profondamente siglato e sca
vato motivo di panneggio, impastando palme e dita in un superbo inestricabile nodo di Saio-
mone. Colore: intarsio solenne di tinte basse nella bruna lavagna del fondo: carni bronzee
verdeggiate di patina : un baio cupo : un rosso afro : un vinato.1
Il Cristo con la croce, lievemente mitigato nel tipo, si ripete nella mezza figura isolata
Fig. 6 — Battistello : Cristo lava i piedi agli Apostoli. Napoli, San Martino (coro)
(Fotografia Alinari).
nella Quadreria dei Gerolomini (n. 2o), ove ritorna anche ma più oleograficamente il tipo del
Cristo di Vienna.
Tra l’aprile e l’agosto del 1622, 2 Caracciolo dipinge per i frati di San Martino la grande
tela del Cristo che lava i piedi agii apostoli (fig. 6).
È in essa ch’egli tenta di ricomporre in una nuova sintesi il luminismo caravaggesco e
le nuove deviazioni in senso puramente plastico e lineare. Il qnadro è un capolavoro: sta bene:
1 Con questo quadro Caracciolo figurò alla famosa
esposizione napoletana di pittura, nel 1S77. E bisogna
sentire il Dalbono in proposito: «In quello ei rifiuta
ogni vaghezza, ogni incanto di pittura. Ha ragione :
Cristo va al Golgota». Come se un pittore, per la
ragione che Cristo va al Golgota, si potesse dimen-
ticare nientemeno che di dipingere ! L’altro quadro
che nell’esposizione portava il nome di Caracciolo
non può certamente esser stato suo. « Il Lazzaro ma-
sanelliano che ride a denti scoverti ». Basta il titolo,
e pensare che Caracciolo morì nel 1637! — Cfr. an-
che : Carafa d’Andria, Di alcune opere d’arte... ve-
gli ospedali, ecc., in Napoli Nobilissima, III, 1894,
pag. 180.
2 Archivio stor. nap1892, XVII, pagg. 66o-66t.
L'Arte. XVIII, io.