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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 2
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Fiocco, Giuseppe: La giovinezza di Giulio Campagnola
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0176

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GIUSEPPE FIOCCO

unite opere tanto contrastanti. Ma è difficoltà del tutto apparente, perchè gli affreschi primi-
tivi, forse a causa della non poca umidità, dovettero aver bisogno ben presto di una ridipin-
tura quasi generale. E tutto questo si fece con la minore spesa possibile, senza mutare la
spartizione delle pareti, in quanto avrebbe richiesto il sacrificio delle pitture tutte, da troppo
poco tempo condotte a termine. A questo si provvide passando fra colonna e colonna un
leggero strato d’intonaco, che permettesse, ove occorreva, la sostituzione di nuovi freschi.
Basta aver cura di ben osservare per accorgersi del risalto della nuova superficie a confronto
di quella conservata intatta, tanto più laddove essa lima i contorni delle colonne spartenti
riquadro da riquadro (fig. 2), lasciate quasi sempre com’erano nella primitiva esecuzione.

L’attenta disamina ci condurrà poi ad altre conclusioni non meno utili, allorquando, no-
tata una certa sconnessione fra la partitura generale e gli affreschi della parete di fondo della

Fig. 3 — Giorgione e G. Campagnola: La prova del fuoco
Firenze, Uffizi — (Fotografia Alinari).

scuola, ci accorgeremo che rappresenta un rappezzo e che le pitture continuavano anche nei
locali indicati come vestibolo della Chiesa, nella stanza che lo sovrasta e in certi sgabuzzini,
determinati dalla scaletta che conduce al piano superiore. Vedremo in quest’ultimi special-
mente, a cagione della rovina stessa degli affreschi, un primo strato con dipinti di scuola
tizianesca, e sotto un leggero intonaco tracce evidenti delle pitture del Campagnola e persino,
ov’è caduta un po’ più spessa la calce, qualche residuo delle pitture primissime trecentesche,
fatte certo eseguire all’epoca stessa della fondazione da Guglielmo Asale. Saliti per la scaletta
nel piano superiore, ove ora sono i paramenti della « confraternita », potremo scorgere la rap-
presentazione della Natività, abbastanza ben conservata, ad onta dei tanti danni sopportati.
Non altrettanto potremo dire della parete terminale, in cui si scorgono solo tracce incompren-
sibili delle vecchie pitture. Considerando però che nel campo della parete di destra, corri-
spondente alla Natività, è rappresentata la Circoncisione, potremo arguire fossero espresse
nei due scomparti, ora coperti in gran parte dallo scialbo, l’Adorazione dei Pastori e quella
dei Magi.
 
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