La « Venus liortorum saìlustianorum »
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nell'istesso luogo, allora dei Naro, la lapide C. I. L. VI, 7931 che
nomina altri tre liberti di un Quinto Sallustio. Questi due ritro-
vamenti, benché divisi da così lungo intervallo di tempo, ci per-
mettono finalmente di collocare al posto il colombaio « liberto-
rum Q(ui?iti) Sallustii » scoperto quattro secoli or sono, durante
la dimora in Roma di fra Giocondo, e del quale nè il Giocondo,
ne Pomponio Leto, nè Pietro Sabino rivelarono il sito. Il colom-
baio conteneva le olle cinerarie di sessantanove servi della fa-
miglia, e trentasette iscrizioni. Non si trova in queste alcun
cenno ad ufficii ed impieghi riferibili all'amministrazione della
villa. Le memorie degli ufficiali ed impiegati di tale ammini-
strazione incominciano coi tempi di Augusto. Ricordo 1' « Hagius
caesaris aug. ser. sallustian. » (5868) : lo « Herodian(us) prae-
gustator divii Augusti, idem postea vilicus in hortis sallustianis »
morto nell'anno 22 d. C. (9005) : un « Dama caseris ex hortis
Salusti ab hortu(m) nov(um) (8670) : un « C. Iulius Euxinus
medicus ex hortis sallustianis » (8671): e fra i custodi del tempio
di Venere il « Cerdo Antoniaes Drusi aeditumus Veneris » (4327),
il « M. Aurelius Pacorus « ed il « M. Cocceius Stratocles » (122),
il « ........ranius Caesaris n. » di una lapide trovata in piazza di
Pietra (Bull. com. 1880 p. 133), e finalmente il « Ti. Olaudius
Apollinaris minister al(mae ?) Veneris ex ho(rtis) sallustian(is) »
di una stele recentemente scoperta in villa Patrizi (Bull. com.
1885 p. 165).
Rodolfo Lanciani.
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nell'istesso luogo, allora dei Naro, la lapide C. I. L. VI, 7931 che
nomina altri tre liberti di un Quinto Sallustio. Questi due ritro-
vamenti, benché divisi da così lungo intervallo di tempo, ci per-
mettono finalmente di collocare al posto il colombaio « liberto-
rum Q(ui?iti) Sallustii » scoperto quattro secoli or sono, durante
la dimora in Roma di fra Giocondo, e del quale nè il Giocondo,
ne Pomponio Leto, nè Pietro Sabino rivelarono il sito. Il colom-
baio conteneva le olle cinerarie di sessantanove servi della fa-
miglia, e trentasette iscrizioni. Non si trova in queste alcun
cenno ad ufficii ed impieghi riferibili all'amministrazione della
villa. Le memorie degli ufficiali ed impiegati di tale ammini-
strazione incominciano coi tempi di Augusto. Ricordo 1' « Hagius
caesaris aug. ser. sallustian. » (5868) : lo « Herodian(us) prae-
gustator divii Augusti, idem postea vilicus in hortis sallustianis »
morto nell'anno 22 d. C. (9005) : un « Dama caseris ex hortis
Salusti ab hortu(m) nov(um) (8670) : un « C. Iulius Euxinus
medicus ex hortis sallustianis » (8671): e fra i custodi del tempio
di Venere il « Cerdo Antoniaes Drusi aeditumus Veneris » (4327),
il « M. Aurelius Pacorus « ed il « M. Cocceius Stratocles » (122),
il « ........ranius Caesaris n. » di una lapide trovata in piazza di
Pietra (Bull. com. 1880 p. 133), e finalmente il « Ti. Olaudius
Apollinaris minister al(mae ?) Veneris ex ho(rtis) sallustian(is) »
di una stele recentemente scoperta in villa Patrizi (Bull. com.
1885 p. 165).
Rodolfo Lanciani.