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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 16.1888

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Gatti, Giuseppe: Antichi monumenti esistenti in S. Stefano del Cacco
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https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0039

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esistenti in s. Stefano elei Gacco

v. 4 la sigla OR sembra doversi interpretare QKiundo ({) : nei
v. 8-9 SOCER MORIENS è certamente scritto per errore, invece
di SOCER MOERENS.

Di due altre grandi lastre di marmo, simili a quelle de-
scritte e spettanti a sepolcri del secolo decimo quarto o decimo-
quinto, rimangono piccoli avanzi ; nei quali si vede la parte infe-
riore delle figure dei defunti. In uno sono scolpiti, presso i piedi,
due stemmi gentilizii ; cioè da un lato, un semplice scudo tra-
versato da linee orizzontali a zig-zag, e dall'altro uno scudo con
pantera rampante, in campo graticciato. Del secondo frammento,
ove erano parimenti due stemmi, non resta che la traccia di
quello sottoposto al piede destro della figura; e si componeva
di tre piccoli cerchi 0°0, nei quali era incastrato qualche emblema
in musaico, ora totalmente perduto.

Molte altre lapidi sepolcrali appartengono al secolo deci-
mosesto e seguenti : fra le quali ricorderò soltanto quella del
fanciullo Scipione Orsini, figlio di Napoleone (v. Galletti III
p. 30 n. 94; Forcella 1. c. 1006), che morì il 17 luglio 1595,
di soli 14 mesi, ed ebbe sepoltura nella chiesa di s. Stefano
del Cacco.

Gr. Gatti.

(*) Se la patria del defunto, Baessa, potesse intendersi per Baena, città
posta verso il confine orientale della Betica, la sigla OR potrebbe congiun-
gersi col nome di questa provincia e significare ORientalis. Ma parrebbe
invece, che la Baessa ricordata nell'iscrizione sia la città di Baeza ; la quale
però trovasi nella Spagna Tarraconese (cf. C. I. L. II p. 213 e 449). Nel
quale caso il nome Baetica sarebbe qui adoprato impropriamente, forse per
designare in genere la Spagna.

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