Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 2) — Florenz, 1786

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.3577#0031

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI

*3

LVI.

MUSA

OPERA DI C R 0 N I 0,

DA UN IMPRESSIONE DEL MUSEO D' ANT, FRANC. GORI.

CRonio certamente fu da Plinio (i) reputato tra i più celebri Incifori dell' Antichità,
dicendo: Un Editto di Alejfandro Magno conferma q uè fi a medefima opinione, nel quale proibì di
non ejfere incifo nelle gemme da altri, che da Pirgotele, Jicuramente in queft' arte famofijfimo.
Dopo di lui furono celebri Apollonio, Cromo, e Diofcoride, il quale incife /' immagine fomigliante del Divo
Augufto, colla quale dipoi gV Imperatori fujfeguenti figillavano. Non ho per anco veduto di quello
infigne Incifore Cronio nefl'una opera, elTendo nel 1756. a Firenze vidi nel Mufeo del Gori
1' irapreffione di quefta gemma efprimente una Mufa, la quale il Chiar. Letterato pubblicò nel
primo volume delle fue Ifcrizioni T. in. 1. giudicando efTere opera genuina di Cronio .A prima vifta
quella Mufa mi parve un lavoro moderno, e per quanto io potetti congetturare, la ftimai lavoro
di Flavio Sirleti. Le opere di quefto eccellentiffimo Artefice fono di ornamento di moltiffimi
Mufei, avendo egli talmente imitato la maniera degli antichi Artefici, che chi non ha una non
mediocre perizia nell' Arte Antiquaria, può facilmente eflere ingannato; Onde non è maraviglia,
fé fi fia ingannato il Gori neh' antica erudizione preftantiffimo. Benché il nome incifo di Cronio
in quefta gemma non poteva far cadere in errore neffuno, che foife un poco verfato nell'Arte del
Difegno ; perchè il lavoro di quefta gemma è di gran lunga inferiore all' eccellenza dell' arte, che
fi dice avere avuto Cronio.

La Mufa, della quale parliamo, è efprefia appunto conforme gli Originali delle Mufe, opere
di Allione , e di Onefa, mutata un poco la figura pofta fopra la bafe.

Per F illuftrazione di quefta gemma mi fervirò dell' erudizione del medefimo Gori (2), che così
fi efprime. Una Mufa fi andò in piedi fi prepara a cantare, con i fuoi capelli difpofti in giro, legati in cima
con un nodo, e con la vefle che le fcorre fino ai piedi; ha libraccio nudo per e fere più fciolta, e s' ap-
presa alla cima della Lira, e accomoda le fette- corde della medefima per cantare ; dalla parte de/Ira di
queflo iftrumemo pende una fafcia avvolta di fopra, la quale ferve d'ornato . Appoggiafi cogli omeri
ad un alta bafe quadrata , fopra la quale è collocata una figura virile, che forfè rapprefenta qualche
Eroe da celebrarfi da Lei(3). Fu apprejfo le antiche Vergini la moda di portare i capelli legni per di
dietro con un nodo , ficcome ci narra Paufania{4) , che così defcrijfe /' ornata Polijfena. Poliflena all' ufo
delle Vergini raccolti i capelli con un nodo. Fabbretti ojfervò ciò nella Tavola dell' Iliade (■>), e neh. 5.
delle Antiche Ifcrizioni (6). Sì pub ancora aggiungere il te/limonio di Orazio (7), il quale defcrijfe le
Féimnine Spartane ornate neW iflejja maniera, raccolti, e legati i capelli ìnfieme con un nodo:

Su

(1) Plin. lib. 37. e. 1.

(2) Gori Ifcrizioni Antiche della Tofcanap. 39.

(3) Il noftro Difegnatore ha sbagliato nel difegnare quella
figimna pofta fopra la bafe , imperocché in vece di una
figurina virile, che tiene una fafcia, ha rapprefentato
Ercole armato nella deftra d'una Clava.

(4) Paufan. lib. i0. e. 25. La medefima acconciatura di
tefta, come è nella noftragemma, e tale quella d' Atalanta
deferitta a maraviglia da Ovidio nelle Metam. lib. 8. v. 319.

Accolta avea la pura chioma bilia

In un nodo .
Siccome fi ofTerva in molti monumenti,. tra i quali è degno
d'attenzione il Sarcofago della Villa Borghefe, nel quale
è rapprefentatamaravigliofamente tutta la Favola di Melea-
gro . Si vede in effa Atalanta fedente mefta per la proffima
morte di Meleagro . Vedi Ovid. nel. 1, cit.

(5) P- 35^-

(<>) Fabretti Ifcr. p. 3<>o. n. 12.

(7) Orazio di Lide Citariftria lib. 2. Ode 11.
 
Annotationen