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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 2) — Florenz, 1786

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https://doi.org/10.11588/diglit.3577#0097

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ti-

MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI 7p

LXX.

MARCELLO

OPERA D' EPITINCANO,

Scolpita in una Sardonica.

DEL MUSEO STROZZI DI ROMA.

.1 quefto il eccellente Artefice Epitincano abbiamo una fola gemma, la quale fana in
tutte le fue parti fu pubblicata da Fulvio Orimi (i), e dipoi benché rotta fu com-
prata da Monfignor Leone Strozzi (2) per cento ducati d'oro di Spagna. In quella
gemma di perfettiffimo artificio apparifce la tetta d'un giovine di un indole fuaviffima. Que-
lla fu da primo pubblicata col nome di Marcello/dipoi da Stofch (3), e da Winkelmann (4)
col nome di Germanico. Manca in effa prefentemente tutto il collo con alcune lettere dell'ifcri-
zione, nella quale per F avanti leggevafi in lettere elegantiflime, ornate co'foliti puntini nell'eftre-
nrità IìniTTrKAINOC EnOIEI. cioè Epitincano Faceva; adelfo foltanto fi legge EniTITKA . . . .
Potrà ciafcuno ammirare in quefto cammeo la gran maeftria, finezza, ed eleganza del noftro
Epitincano, a cui con fomma difficoltà può trovarli tra quelli artefici un eguale, particolar-
mente fé efaminiamo con quanta arte fiano lavorati i capelli, e con quanto ftudio e perfezione
il lacrimatore dell'occhio, eflendo difficiliffimo ad efeguirfi, tanto più eh'è l'occhio in profilo;
in modo che ciò negli antichi monumenti rarifiìmamente s'offerva. Quantunque fia pregiabi-
lilfimo quefto lavoro, contuttociò non è efente da qualche difetto, eflendo l'orecchio più grande
di quello che conviene; fé per forte non fi volelfe affermare, averlo avuto tale l'originale, e
perciò averlo in tal guifa fcolpito il noftro artefice. Dall'eccellente, e perfetto lavoro di Epi-
tincano è cerniamo, come dice Stofch (5), effer fiorito nella età di Augufto.

Molte perfone ebbero quefto nome, come è manifefto dagli antichi monumenti illuftrati
da Gori, ed altri (6): Tanta fu la perizia di fcolpire di quefto artefice, che il di lui nome
fi può confiderare tra i primi che fcolpiflero dei Cammei trai Greci, benché ci fia rimafta
quella fola gemma di Marcello (7).

Io non fo comprendere con quali argumenti il Bar. Stofch (8) abbia affermato, che quella tefta
rapprefenti Germanico nella fua florida età, nel qual fentimento feguitarono ciecamente le di
lui pedate il D. Gori (9), e l'Abate Winkelmann (io). Imperocché tanto è lontano, che fia

efpref-

(1) Fulv. Urf. Imag. T. 87.

(2) Bar. Stofch gem. p. 42. La gemma che noi pubbli-
chiamo del Ninfeo Strozzi, quantunque rotta, e che la parte
inferiore fa perduta , contuttociò per il /ingoiare artificio fa
ftnnata infinitamente, che fu dalla felice memoria di Monfig.
Leone Strozzi non tanto Ultiflre per i fuoi natali, che per la
letteratura, pagata cento feudi a" oro di Spagna.

(3) Loc. cit.

(4) Winkelmann Defcription &c. p. 443.
(?) Stofch loc. cit. £' certo che quefto celebre Epitincano

fioriva nel tempo di Auguflo .

(6) Il chiar. Gori nel Muf. Fior. voi. 2. p. 23. azzarda
una fallace congettura, mentre dice, nel Colombario di
Livia, quefto infigne artefice Epitincano, efTere flato no-
minato orefice. Fiorì, dice, Epitincano nella età di Au-
guflo , e forfè quello, aW anima del quale e dedicato nel mo-
numento , 0 fia colombario dei liberti, e fervi di Livia Au-
gnila , e dei Cefari , come [opra abbiamo detto a pag. S., il
titolo fepohrale, così ferino. EnrnCANVS. AVRIFEX . cioè

Epticano orefice, ma così fi deve leggere emendato: EniTrN.
CHANVS. AVRIFEX. Epitincano orefice. S'offerva un ifcri-
zione nei Marmor. Oxon. n. 66. P. VettiVS. EniTTNCrTA-
NVS. Publio Vezio Epitincano. Nel Mufeo Capitolino,
dove fono le immagini degli Imperatori, fi trova un bafio-
rilievo di marmo colla ifcrizione di Epitincano illuftrata eru-
ditamente dal Fabbretti e. 6. p. 432. vedi il libro delle
Ifcrizioni antiche illuftrate da B. Paffionei p. 70., ed il
Chiar. Sebaft. Donati ad novum fupplem. Thef. vet. In-
fcr. L. A. Muratori &c. p. 170. n. 3., e Scip. MafFei
Artis Lapid. p. 247. e Corfini notae Graecorum p. 66.

(7) Carlo Dati nelle vite degli Antichi Pittori p. m.
ha sbagliato col dire, che quefto artefice Epitincano a-
veffe fcolpito due gemme, una di Marcello, l'altra di
Germanico.

(8) Loc. cit.

(9) Loc. cit.
(io) Loc. cit.
 
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