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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI 125
LXXIX.
CLEOPATRA
OPERA DI IL LO,
Incifa in una Corniola.
DALLE IMMAGINI DI FULVIO ORSINI.
IN Cleopatra rifplenderono maravigliofamente V ingegno, le grazie, e la magnificenza ; Perciò
fi può meritamente annoverare traile antiche Eroine. La bellezza di quella Donna benché
non fia fiata tanto elegante come tanti monumenti (i) dimoftrano,i quali fpeflìflìmo fentono
d' adulazione, contuttociò la fua converfazione, il dolce fuono della fua voce, e la intelligenza
di tante lingue (i) la rendevano tanto commendabile preflo tutti, che come che le Grazie,
e gli Amori, i quali la circondavano, el' adornavano, foggiogavano tutti i cuori degli uomini
più feroci . Quelle cofe furono principalmente il motivo, per cui Cefare tra tutti gli Eroi il
più fublime, legato dai dolci,e tenaci lacci di Cleopatra preflo lei fi trattenne, ed in grazia
di lei fece la guerra di Aleflandria (3) : Ma il fingolar talento, e fortuna di tanto Eroe , la
quale s'affrettava ad inalzarlo all'impero, lo difefe falvo dai fuoi vezzi. Non fu così di Marc'
Antonio , il quale volle piuttofto fare una indegna, e molle vita nel feno di lei, che regolare
colle proprie mani il freno del mondo ; delle quali indegne azioni Antonio dipoi riportò la pena.
Cleopatra per inoltrarli grata in qualche maniera ad Antonio, fubito che fi rovefeiò la
fortuna di lui, e pervenne ad Augufto 1' impero, avendo ella colle fue Grazie , e cogli Amori
invano tentato d' incatenarlo, pensò di darfi la morte, e volle piuttofto libera morire , che
fchiava aggiungere gloria , e fplendore al trionfo dell' Imperatore , per la qual cofa Proculeio
proibendo che ella fi defle la morte, forte nella fua rifoluzione con animo intrepido all'eburneo
petto approffimò i ferpenti (4), ne donnefeamente s'intimorì delle nere ombre di Acheronte.
Quanta fama avelie preflo gli Antichi quefta celebre Donna, lo dimoftrano i monumenti
quali innumerabili , nei quali gli artefici orientarono la perizia della loro arte (5 ) .
Benché la morte di quella Regina fia efprefla elegantemente in mille monumenti , ma
particolarmente in un eccellente, e Angolare baflbrilievo di argento, nel quale è efpreflo Cleo-
patra moribonda con Cupido niello , e piangente con altre figure ; Fa d' uopo contuttociò pre-
Pa"
( 1 ) Siccome nelle Medaglie , e appretto Plutarco nella vita
di Marc* Antonio p. 917., il quale così parla di Cleopatra.
Ne la figura fua , come dicono confìderata a parte era sì in-
comparabile , ne sì maravigliofa , che reftafjero /lupe/atti gli
fpettatori , ma la fua converfazione aveva lacci inevitabili ■
e la bellezza cogli allettamenti del fuo difeorfo , e le Grazie
fparfe infìeme coi fuoi co/lumi facevano una grande imprejfio-
ne . S' aggiunga a quefte cofe la fuavità della voce , e la
fua lingua , che come un iflrumento di molte corde proutanteii-
Quiudi co» crude ferpi forte refefi
Per morir dì velen : de fieri ed afperì
Libarsi più feroce ; onde non volle
Gran donna in gran trionfo ej/er condotta .
(5) Vedi Caufeo T. 103. p. 43. Agoftini Geni. p. 1.
T. 103. Muf. Odef. voi. r. T. 18. voi. 2. T. 21. Mont-
faucon Diar. p. 242. Gefnero Numifm. Imp. T. n., e
nel Mufeo dell' illuftre ed ottimo Inglefe Antonio le
Froy amantiffimo delle Antichità lì confervava una me-
te fi volgeva a qualunque difeorfo . Benché alcuni artefici daglia di oro (*), certamente Angolare , nel dritto della
certamente per adularla efpreffero quefta Regina dotata d'
eccellente bellezza come fi vedrà più a baffo in due gemme.
(2) Vedi Plutarco loc. cit.
(3) Confulta Dion. Caff. lib. 42.
(4) Orazio lib. 1. Ode 37.
......Indi con animo
Maggior dì fé cercando di morire
Non temè come Femmina V acciajo ;
Ne con fua gente meffa toflo in ordine
Aficurb le occulte fpiagge Egizie
Di tanto ardir, che con jeretto volto
La Reggia vifith mefla , ed afflitta ;
quale è incifa la tefta di Marc' Antonio , nel rovefeio
la tefta di Cleopatra , colla ifcrizione dalla parte di
Marc'Ant. M. ANTONIUS ■ M. F. M. N. AVGVR.
IMP. TERT., la quale feguita intorno la tefta di Cleo-
patra COS. DESIG. ITER. ET. TERT. IIIVIR. R.P. C.
Quefta medaglia fi trova pubblicata nel Catalogo (ram-
pato a Livorno del mufeo di Le Froy . E fé defideri fa-
pere di più intorno a quefta medaglia , vedi la fpiega-
zione del chiar. Filippo Venuti nel libro intitolato Duo-
denorum Numifmatum apud Portum Labronis 1713. in
4. pag. 13.
(*) Tav. XII. N. II.
MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI 125
LXXIX.
CLEOPATRA
OPERA DI IL LO,
Incifa in una Corniola.
DALLE IMMAGINI DI FULVIO ORSINI.
IN Cleopatra rifplenderono maravigliofamente V ingegno, le grazie, e la magnificenza ; Perciò
fi può meritamente annoverare traile antiche Eroine. La bellezza di quella Donna benché
non fia fiata tanto elegante come tanti monumenti (i) dimoftrano,i quali fpeflìflìmo fentono
d' adulazione, contuttociò la fua converfazione, il dolce fuono della fua voce, e la intelligenza
di tante lingue (i) la rendevano tanto commendabile preflo tutti, che come che le Grazie,
e gli Amori, i quali la circondavano, el' adornavano, foggiogavano tutti i cuori degli uomini
più feroci . Quelle cofe furono principalmente il motivo, per cui Cefare tra tutti gli Eroi il
più fublime, legato dai dolci,e tenaci lacci di Cleopatra preflo lei fi trattenne, ed in grazia
di lei fece la guerra di Aleflandria (3) : Ma il fingolar talento, e fortuna di tanto Eroe , la
quale s'affrettava ad inalzarlo all'impero, lo difefe falvo dai fuoi vezzi. Non fu così di Marc'
Antonio , il quale volle piuttofto fare una indegna, e molle vita nel feno di lei, che regolare
colle proprie mani il freno del mondo ; delle quali indegne azioni Antonio dipoi riportò la pena.
Cleopatra per inoltrarli grata in qualche maniera ad Antonio, fubito che fi rovefeiò la
fortuna di lui, e pervenne ad Augufto 1' impero, avendo ella colle fue Grazie , e cogli Amori
invano tentato d' incatenarlo, pensò di darfi la morte, e volle piuttofto libera morire , che
fchiava aggiungere gloria , e fplendore al trionfo dell' Imperatore , per la qual cofa Proculeio
proibendo che ella fi defle la morte, forte nella fua rifoluzione con animo intrepido all'eburneo
petto approffimò i ferpenti (4), ne donnefeamente s'intimorì delle nere ombre di Acheronte.
Quanta fama avelie preflo gli Antichi quefta celebre Donna, lo dimoftrano i monumenti
quali innumerabili , nei quali gli artefici orientarono la perizia della loro arte (5 ) .
Benché la morte di quella Regina fia efprefla elegantemente in mille monumenti , ma
particolarmente in un eccellente, e Angolare baflbrilievo di argento, nel quale è efpreflo Cleo-
patra moribonda con Cupido niello , e piangente con altre figure ; Fa d' uopo contuttociò pre-
Pa"
( 1 ) Siccome nelle Medaglie , e appretto Plutarco nella vita
di Marc* Antonio p. 917., il quale così parla di Cleopatra.
Ne la figura fua , come dicono confìderata a parte era sì in-
comparabile , ne sì maravigliofa , che reftafjero /lupe/atti gli
fpettatori , ma la fua converfazione aveva lacci inevitabili ■
e la bellezza cogli allettamenti del fuo difeorfo , e le Grazie
fparfe infìeme coi fuoi co/lumi facevano una grande imprejfio-
ne . S' aggiunga a quefte cofe la fuavità della voce , e la
fua lingua , che come un iflrumento di molte corde proutanteii-
Quiudi co» crude ferpi forte refefi
Per morir dì velen : de fieri ed afperì
Libarsi più feroce ; onde non volle
Gran donna in gran trionfo ej/er condotta .
(5) Vedi Caufeo T. 103. p. 43. Agoftini Geni. p. 1.
T. 103. Muf. Odef. voi. r. T. 18. voi. 2. T. 21. Mont-
faucon Diar. p. 242. Gefnero Numifm. Imp. T. n., e
nel Mufeo dell' illuftre ed ottimo Inglefe Antonio le
Froy amantiffimo delle Antichità lì confervava una me-
te fi volgeva a qualunque difeorfo . Benché alcuni artefici daglia di oro (*), certamente Angolare , nel dritto della
certamente per adularla efpreffero quefta Regina dotata d'
eccellente bellezza come fi vedrà più a baffo in due gemme.
(2) Vedi Plutarco loc. cit.
(3) Confulta Dion. Caff. lib. 42.
(4) Orazio lib. 1. Ode 37.
......Indi con animo
Maggior dì fé cercando di morire
Non temè come Femmina V acciajo ;
Ne con fua gente meffa toflo in ordine
Aficurb le occulte fpiagge Egizie
Di tanto ardir, che con jeretto volto
La Reggia vifith mefla , ed afflitta ;
quale è incifa la tefta di Marc' Antonio , nel rovefeio
la tefta di Cleopatra , colla ifcrizione dalla parte di
Marc'Ant. M. ANTONIUS ■ M. F. M. N. AVGVR.
IMP. TERT., la quale feguita intorno la tefta di Cleo-
patra COS. DESIG. ITER. ET. TERT. IIIVIR. R.P. C.
Quefta medaglia fi trova pubblicata nel Catalogo (ram-
pato a Livorno del mufeo di Le Froy . E fé defideri fa-
pere di più intorno a quefta medaglia , vedi la fpiega-
zione del chiar. Filippo Venuti nel libro intitolato Duo-
denorum Numifmatum apud Portum Labronis 1713. in
4. pag. 13.
(*) Tav. XII. N. II.