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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 2) — Florenz, 1786

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https://doi.org/10.11588/diglit.3577#0227

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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI

CÌV.

ESTÀ DI SILEN

OPERA DI S E LEU CO,

Incifa in Corniola.

APPRESSO IL SENATORE CERRETANI DI FIRENZE.

200

QUefta gemma di Seleuco mentovata da Stofch (1) predò il Senator Cerretani , e
dal Gori (2) nel Mufeo Riccardi, più non fi ritrova, e non avendo potuto vederne
un impreffione, non poflo addurre neuuna congettura della perizia di quello artefice .

In quella gemma di Sileno (5), e forfè di Satiro, fi vede una tefta calva nella fronte,
coronata di Ellera ; la di lui fronte protuberante col nafo fchiacciato (4), con gli occhi in fuori,
e i fopracigli eminenti, la bocca aperta, la barba incolta, e tortuofa, finalmente tutta la di lui
effigie con maravigliofo artifìcio fpira ilarità e rifo .

Molti furono i Sileni (5), il primo de'quali fu quello che regnò nell'ifola di Nifa(6), ma
il più celebre fu il nutritore di Bacco (7), come afferma ancora Diodoro Siculo dicendo (8), che
Sileno era, come dicono,Pedagogo , e Nutritore di Bacco, e compagno nelle guerre, ed autore; e mae-
firo degli ottimi ftudi, il quale fu di gran giovamento infpirando a Bacco la virtù, e la gloria .

Paufania narra (9), che gli Ateniefi i più vecchi de' Satiri gli chiamano Sileni, e che un
certo Eufemio avea raccontato efìerci 1' ifole dei Satiri. Tolomeo (io) ancora afferifce trovarli
nell'Indie tre Ifòle de' Satiri; anzi riferifce efTerci nell'Egitto la montagna de'Satiri (11). Plu-
tarco nella vita di Siila (12) racconta, che fu prefo, e condotto dall' Apollonia un Satiro a Sii-
la, che era di quella figura , che noi veggiamo fcolpiti, e dipinti. Interrogato quefto da molti In-
ter petri chi fife, difficilmente tramandò fuori la fua voce, la quale non fi potette intendere, ma una
voce afpra , e mefcolata del nitrire de' Cavalli, e del belare de'' Caproni. Siila /paventato, comandò,
che fojfe levato via , come cofa da aborrire.

Mi pare certamente che fi poffa giudicare, che quelli Satiri mentovati da quelli autori
follerò uomini di tetriffimo afpetto con gambe irfute , ma che non aveffero i piedi di Capra
come dine S. Girolamo (13). Eliano ( 14 , e Plinio (15) pongono i Satiri tra i veri animali.

Dichiamo qualchecofa dell' Eilera con la quale è coronata la tefta di Sileno. Tutti fanno
che 1' Ellera è gratiffima a Bacco , della quale coronavafi,come lo dimoflra Omero (16).

U Edracrinito Bacco altifremente Io principio a cantar .

Plutarco (17) riferifce varie cagioni, perchè 1'Ellera era confagrata a Bacco. Si coronavano an-
cora di quefla pianta i Baccanti, anzi tutta la comitiva di Bacco (18) . Per la qualcofa il noltro
Sileno fi vede coronato di Ellera.

D d SOL-

(lo)Geogr.L. 7. e. 2. p. 2<5o. Tre Ifoled/ Satiri. E quei, che

>'•

Tom. II.

(1) Gem. p. S4.

(2) Muf. Fior. voi. 2. Tav. IX. p. 24.

(3) Del nome di Sileno, ficcome della di lui figura,
e differenza dai Satiri , poffon vederli molte cofe nelle
note ad Eliano Var. Hift. lib. 3. cap. 18.

(4) Luciano Dialog. Deor. Concilium voi. 3. pag. 530.
così lo deferive : Vecchio calvo, con nafo fchiacciato'.

(5) Orph. Hymn. p. 353.

(<S) Diod. Sicul. voi. 1. lib. 3. p. 240.

(7) Vedi Eurip. inCycl. Att. 1. Se. 1. ed Orf. Hymn. 1.e.

(3) Diod. Sic. lib. 4. pag. 230. Vedia quefto propofito
Cicerone nelle Tufculane lib. 1. cap. 48. e le note.

(9) Paufania lib. 1. cap. 23. Danno il nome di Sileni ai
Satiri, che fono pia avanzati w età.

vi abitano , dicono che hanno la codn, come fi dipingono i Satiri.
Vedi Filoftrato nella vita d' Apollonio lib. 6. cap. 13.

(11) Ivi lib. 4. cap. 7. pag. 147.

(12) Voi. 2. p. 143.

(i3)NellaVitadi S.Paolo Erem. T. 4. P. 2.p. 72.

(14) Hift. Animai, lib. 6. cap. 15.

(15) Lib. 7. cap. 2. e lib. S. cap. 54.

(itì)Hymn. in Bacch. p. 361. Vedi ancora M. A. Ol.Ne-
meiian. Ecl. 3. v. 18. Ovid. Faft. lib. 3. v. 767. e Plutarco
de Ifid. & Olir. p. i;o. / Greci confacrano VEllera aBacco ■

(17) Lib. 3. Sympof. Quaeft. 1. p. yjt. e Q. s.p. iyp.

(18) Vedi Eurip. in Bacch. Afr. 1. e particolarmente
Natal. Conti Mytliol. lib. ;. cap. 12. p. 41S.
 
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