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Garrucci, Raffaele
Storia della arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa: corredata della Collezione di tutti i monumenti di pittura e scultura ; incisi in rame su 500 tavole ed illustr. (Band 2,1): Pitture cimiteriali — Prato, 1873

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https://doi.org/10.11588/diglit.1394#0024
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Volume II.

STORIA DELL' ARTE CRISTIANA

Pitture

TAVOLA XVI.a

Il primo dipinto (n. i) di questa regione, denominata da
santa Sotere martire, è in un arcosolio (De R. t. XIX, i ; XX, i ),
il cui fondo rappresenta il buon pastore con la siringa nella
destra, che involto in pallio alla esomide stassi in un luogo
piantato di alberi. La testa è distrutta, essendosi ivi cavato
un piccolo loculo. La volticina è tuttavia intera. Nel centro
è una donna orante. Veste dalmatica bianca, addogata di
due strisce di porpora verticalmente, e agli sbocchi delle larghe
e corte maniche. Ha i capelli ben ravviati in due masse
alla cervice, e sul vertice un cerchietto che era in moda a
quel tempo: ella si copre il capo con un tenue velo. Nella
lunetta a sinistra Daniele spande le mani stando nella fossa,
dalla quale emerge a mezzo: i due leoni gli stanno ai lati
fuori della fossa, e sembrano dare ruggiti ed anelare alla
preda. Dall' opposta parte egualmente in lunetta Giona, gia-
cente all'ombra della cucuzza, si appoggia al gomito sinistro
ed eleva la destra sul capo: nel grottesco, che è fra mezzo a
queste tre rappresentanze, quattro uccelli riposano sopra rami.

Il dipinto n. 2 si vede stampato nella R. S. t. XIX , 2
e XX, 2 , XXI. Nel centro dell' arco, nel mezzo ad una
rotonda cornice, formata da quattro serti rannodati fra loro,
dentro ai quali corre un cerchio di foglie d' edera, è effi-
giato il buon pastore in tunica succinta, nel basso ornata
da due rotonde pezzuole, e veste pelliccia sulle spalle, e
calzari ad ingraticolato fin sul ginocchio; e appoggiato al
bastone stende la destra nella quale ha una siringa. A destra
e a sinistra sono due pecore e due alberi. A sinistra del-
l'arco (n. 2 e 3) un uomo imberbe coronato di laurea, in
sandali, vestito di tunica discinta, ornata della striscia ver-
ticale, e al basso di due pezzuole, avendo il pallio tragittato
sull'omero, sta sopra un'alta predella e parla ad un giovane
che gli sta dinanzi, vestito di dalmatica listata di porpora
dall' alto in basso e all' orlo delle maniche, il quale ha la
sinistra accostata al petto e coli' indice soltanto spiegato
sembra essere in atto di rispondere: egli è accompagnato
da un altro giovane vestito di tunica, che involto nel pallio
alla esomide accosta al petto la destra. Un uomo, alla
laurea, alla tunica ornata di pezzuola, ai sandali, al pallio,
simile a quello che sta in predella, ha volte le spalle e sta
per andarsene, tenendo la mano al mento in atto di pen-
sieroso. A destra dell' arco rimane la parte superiore di
un uomo coronato ancor esso di laurea e volto a destra:

il colore degli abiti è in tutto rossastro. È notevole la dif-
ferenza del volto di quel primo coronato, il quale sta sull'alta
predella, dal volto di questo. Vedine il lucido che ne do ai
n. 4 e 5, presi sull' originale pittura, non abbastanza espressa
nella tavola citata della Roma Sotterranea. E parmi degno
di considerazione che il pittore abbia dato loro un volto
che ritrae nel. primo il carattere di Nerone, nel secondo i
lineamenti di Massimino. Sembrerebbe che avesse voluto
in generale significare le crudeli persecuzioni di questi due
tiranni, se non forse dipinse qualche particolare avveni-
mento. L' uomo che sembra andare a destra in attitudine
di pensieroso è il personaggio medesimo che aringa i due
fedeli, il quale sen va vinto e confuso dalla fermezza e co-
raggio dei due eroi, confessori di Cristo. Son due scene
insieme unite nel campo di un sol quadro, del qual uso
antico abbiamo esempii senza numero. La conghiettura che
sia sacerdote idolatra che se ne parta indispettito pel rifiuto
dei due cristiani di sacrificare, manca di probabilità , perché
non vi è indizio, né circostanza che il faccia supporre. Il
fondo dell' arcosolio e gì' intervalli delle descritte pitture
sono decorati di serti, adoperati per tutto in luogo delle
solite linee dei partimenti. Inoltre nei predetti intervalli son
dipinte quattro colombe, e il fondo ebbe ai lati del riquadro
di mezzo due fanciulli alati, coni' è facile divinare da quella
mezza figura che tuttora ne rimane a sinistra. Questi avrà
avuta dinanzi, io credo, una cesta di fiori: e fiori e serti
stanno bene insieme ancor qui, come per tutta questa im-
portante pittura. Nel riquadro di mezzo non sarà poi man-
cato un dipinto, che rincresce di veder perito.

Al secondo piano mette la scala medesima, dalla quale
siamo entrati nel primo. Ivi disceso, troverai incontro un
ambulacro e nel principio di esso due arcosolii dipinti, dei
quali la Roma Sotterranea del De Rossi ci dà la descri-
zione a pagina 2g4. Io ne ho vedute le pitture e le descri-
verò qui a mio modo.

Sono due volticine di arcosolii : la prima è nel centro di-
strutta : a sinistra dell' arco ha i tre fanciulli nella fornace
» con un personaggio vestito di tunica che appare dietro a
loro » : a destra è figurata la risurrezione di Lazaro, ove
il Redentore è accompagnato da due persone.



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