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https://doi.org/10.11588/diglit.1394#0066
Volume II.
STORIA DELL' ARTE CRISTIANA
Pitture
recando nelle mani un obietto che non si discerne: l'uomo
barbato che sta da questo lato accanto alla donna e appoggia
la mano alla tavola vedesi volto a destra e sembra indicare
alcuno che vien di lontano. Il Bottari stima che qui sia rappre-
sentata un'agape, il Polidori (Amico Catt. VIII, p. 2g4 segg.)
pensa che qui sia espresso il e. IX dei Proverbii, ove la
Sapienza invita a bere e a mangiare il pane e il vino che ha
apprestato in sua casa. Il Martigny (Diction. p. 24y-48) vi
trova l'uomo che viaggia sopra questa terra, invitato dai
ministri evangelici a cibarsi del pane eucaristico, e pare a
lui che codesto pane debba esser nella grande olla e l'uomo
il riceva nella scodella. Così anche la zuppa sarà simbolo
eucaristico! Della donna poi non sappiamo l'opinion sua e
in qual grado la voglia mettere fra i ministri evangelici. E
indubitato che si è espressa una donna, la quale assistita da
suoi ministri dà da mangiare ai poveri ed ai pellegrini, sia
che ella sia la donna che si è preparato il sepolcro, sia
che in quella vece vi figuri la carità e la misericordia.
TAVOLA LVIII.a
i De
)ottari IV; e recentemente Grimouard de S. L\u-
rent, Annales de M. Didron, voi. XXIV, ann. i864, p. i65.
Nella volta della cappella consecrata al culto dei SS. mar-
tiri Pietro e Marcellino è un dipinto diviso in due piani.
Nel piano superiore siede Cristo in trono e poggia i piedi
alla predella, in cui vece la stampa del Bosio ha rappre-
sentato un cuscino. Egli è vestito di tunica e pallio, sul cui
lembo è la lettera I, è barbato, ha i capelli discriminati e
lunghi, è cinto di nimbo, a destra e sinistra del quale sono
dipinte le lettere A G), tiene un libro aperto nella sinistra e
parla colla destra. Alla sua sinistra è S. Pietro, al quale la
stampa predetta pone a torto un libro chiuso nella sinistra:
ei stende la destra accennando al Signore : ha tunica listata
e pallio, sul quale si legge la lettera I. S. Paolo è a destra
del Salvatore in simile abito, ritiene colla sinistrai seni del
pallio e muove la destra verso Gesù. Serti di fiori pendono
dalle pareti. Nel piano inferiore stanno quattro personaggi
colle proprie leggende soprapposte: GORGONIVS PETRVS
MARCELLINVS TIBVRTIVS. Essi vestono tuniche listate
e palili insigniti alla falda della lettera I e muovono le loro
destre, dando onore e glorificando il Signore che siede sul
trono. In mezzo è il simbolico monte, dal quale sgorgano
quattro fiumi derivanti da una sorgente che è il Giordano,
ond' essi con nome collettivo si appellano IORDAS, in cui
vece la stampa ha erroneamente IORDANES. Sul monte
stassi l'Agnello con nimbo crocigero, ed ha sul vertice il
segno che dicesi anche monogramma -f accompagnato
dalle due lettere AC). Le pareti sono riccamente ornate di
cinque serti pendenti.
Aggiungo in questo luogo (n. 2) un quadro, esprimente la
Vergine che riceve i doni da' Magi. E dato alle stampe dal
De Rossi nella sua operetta sulle pitture della Madonna;
io lo riproduco da un esatto disegno del Bossi. La Vergine
veste tunica listata, e la sua acconciatura rassomiglia a
quella delle altre donne dipinte in questo cimitero con ca-
pelli in due nodi legati sul vertice. Il bambino è parimente
vestito di tunica listata. Essa siede in sedia con spalliera e
riceve due Magi, uno da destra 1' altro da sinistra, nel solito
abbigliamento, ma il loro pallio o clamide è abbottonato
sull'omero destro. Ambedue portano nei bacini i loro doni,
e quello a destra pare che offra la mirra, che in qualche
scultura prende la forma di volatili, e qui sembra che l'abbia
di un fantoccino o pupazzo, e insieme di due vasellini.
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STORIA DELL' ARTE CRISTIANA
Pitture
recando nelle mani un obietto che non si discerne: l'uomo
barbato che sta da questo lato accanto alla donna e appoggia
la mano alla tavola vedesi volto a destra e sembra indicare
alcuno che vien di lontano. Il Bottari stima che qui sia rappre-
sentata un'agape, il Polidori (Amico Catt. VIII, p. 2g4 segg.)
pensa che qui sia espresso il e. IX dei Proverbii, ove la
Sapienza invita a bere e a mangiare il pane e il vino che ha
apprestato in sua casa. Il Martigny (Diction. p. 24y-48) vi
trova l'uomo che viaggia sopra questa terra, invitato dai
ministri evangelici a cibarsi del pane eucaristico, e pare a
lui che codesto pane debba esser nella grande olla e l'uomo
il riceva nella scodella. Così anche la zuppa sarà simbolo
eucaristico! Della donna poi non sappiamo l'opinion sua e
in qual grado la voglia mettere fra i ministri evangelici. E
indubitato che si è espressa una donna, la quale assistita da
suoi ministri dà da mangiare ai poveri ed ai pellegrini, sia
che ella sia la donna che si è preparato il sepolcro, sia
che in quella vece vi figuri la carità e la misericordia.
TAVOLA LVIII.a
i De
)ottari IV; e recentemente Grimouard de S. L\u-
rent, Annales de M. Didron, voi. XXIV, ann. i864, p. i65.
Nella volta della cappella consecrata al culto dei SS. mar-
tiri Pietro e Marcellino è un dipinto diviso in due piani.
Nel piano superiore siede Cristo in trono e poggia i piedi
alla predella, in cui vece la stampa del Bosio ha rappre-
sentato un cuscino. Egli è vestito di tunica e pallio, sul cui
lembo è la lettera I, è barbato, ha i capelli discriminati e
lunghi, è cinto di nimbo, a destra e sinistra del quale sono
dipinte le lettere A G), tiene un libro aperto nella sinistra e
parla colla destra. Alla sua sinistra è S. Pietro, al quale la
stampa predetta pone a torto un libro chiuso nella sinistra:
ei stende la destra accennando al Signore : ha tunica listata
e pallio, sul quale si legge la lettera I. S. Paolo è a destra
del Salvatore in simile abito, ritiene colla sinistrai seni del
pallio e muove la destra verso Gesù. Serti di fiori pendono
dalle pareti. Nel piano inferiore stanno quattro personaggi
colle proprie leggende soprapposte: GORGONIVS PETRVS
MARCELLINVS TIBVRTIVS. Essi vestono tuniche listate
e palili insigniti alla falda della lettera I e muovono le loro
destre, dando onore e glorificando il Signore che siede sul
trono. In mezzo è il simbolico monte, dal quale sgorgano
quattro fiumi derivanti da una sorgente che è il Giordano,
ond' essi con nome collettivo si appellano IORDAS, in cui
vece la stampa ha erroneamente IORDANES. Sul monte
stassi l'Agnello con nimbo crocigero, ed ha sul vertice il
segno che dicesi anche monogramma -f accompagnato
dalle due lettere AC). Le pareti sono riccamente ornate di
cinque serti pendenti.
Aggiungo in questo luogo (n. 2) un quadro, esprimente la
Vergine che riceve i doni da' Magi. E dato alle stampe dal
De Rossi nella sua operetta sulle pitture della Madonna;
io lo riproduco da un esatto disegno del Bossi. La Vergine
veste tunica listata, e la sua acconciatura rassomiglia a
quella delle altre donne dipinte in questo cimitero con ca-
pelli in due nodi legati sul vertice. Il bambino è parimente
vestito di tunica listata. Essa siede in sedia con spalliera e
riceve due Magi, uno da destra 1' altro da sinistra, nel solito
abbigliamento, ma il loro pallio o clamide è abbottonato
sull'omero destro. Ambedue portano nei bacini i loro doni,
e quello a destra pare che offra la mirra, che in qualche
scultura prende la forma di volatili, e qui sembra che l'abbia
di un fantoccino o pupazzo, e insieme di due vasellini.
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