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Garrucci, Raffaele
Storia della arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa: corredata della Collezione di tutti i monumenti di pittura e scultura ; incisi in rame su 500 tavole ed illustr. (Band 2,1): Pitture cimiteriali — Prato, 1873

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.1394#0074
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Volume 11.

STORIA DELL'ARTE CRISTIANA

Pitture

TAVOLA LXVII"

i Bc

/ottari CLV. Arcosolio. Nel centro della volticina è
dipinto un pastore in tunica e pelliccia, appoggiato al bastone,
ed ha la siringa nella destra Sta egli fra due pecore a lui ri-
volte: la pecora a manca ha un collare. A sinistra é una
donna in dalmatica e col capo ammantato, orante in mezzo
a due piante, che il disegnatore del Bosio rappresenta a guisa
di canne o steli di grano. A destra è una botte sopra un carro
tirato da due buoi. In alto sono sospesi serti con cascate, e
non veli quali li rappresenta la stampa. Sulla parete di fondo
siede Gesù Cristo in lunghi capelli cinto dal nimbo. Egli è
in tunica bianca addogata ed ha sopra di essa a tracolla, dal-
l'omero sinistro al fianco destro, il pallio sacro piegato a guisa
di fascia ; la sua sopravvesta è un pallio bianco che egli veste
alla esomide: porta nella sinistra un libro aperto ed ha la
destra atteggiata al discorso. Ai due lati sono figurate due
ciste cilindriche col coperchio levato, e vi appaiono dentro i
volumi. Il luogo è ornato di piante e di fiori, e i due apostoli
Pietro e Paolo barbati, cinti dal nimbo e in tunica podére e
ampio pallio, stanno attorno al Signore in piedi tenendo un
volume nella sinistra e la destra appoggiata sopra di esso.

In questa pittura di fondo ho emendato il nimbo del Re-
dentore non bene espresso, ed invece di alberi ho messo le
piante, come ha l'originai pittura. Quantunque i due Apostoli
non si possono definire dal carattere del lor volto, nondi-
meno io li credo esser Pietro e Paolo, perché cinti di nimbo,
sapendo per esperienza che in Roma, dopo Cristo e la Vergine,
sono i primi a vedersi dipinti con questa insegna di culto.

2. Il Perret (v. II, XLVIII) ha stampata la sola pittura che
è a sinistra del sottarco, la quale io do qui corretta in più
luoghi insieme coli'intero arcosolio inedito finora.

La parete di fondo mette il buon pastore in mezzo fra
due alberi e due pecore che gli giacciono da presso a destra
e sinistra. Egli veste tunica immanicata e alti calzari, ingra-
ticolati a spina, e nella destra tiene la siringa. A sinistra
mirasi la mummia di Lazaro, stante sulla soglia della edicola
sepolcrale, e a destra è figurata una donna orante in dal-
matica e velata : la dalmatica é addogata di porpora, e di
sotto al velo appare sul capo quel piccol disco o rotonda
piastrella che abbiamo notata altre volte.

Il sottarco ha nel mezzo Daniele orante fra i leoni, che
stando in piedi il riguardano : a destra è dipinto un giovane
in dalmatica simile alla descritta, orante nell' arca noetica,
il cui coperchio è omesso. Questo dipinto è chiuso in una
cornice ovale, e a destra e a sinistra mi è sembrato vedere
due personaggi in atto di sedere: le quali pitture essendo
scolorite e una perduta per metà, furono da me interpretate
col confronto di una simile figura sedente, la quale vedesi
dipinta in altro arcosolio, che par del medesimo tempo e
stile, posto a piccola distanza da questo. Nell'area sottoposta
è figurato un uomo orante ancor esso in dalmatica, ornata
della doppia striscia di porpora.

A sinistra il sottarco è egualmente diviso in due aree :
nella superiore si rappresenta una simile ovale nel mezzo,
entravi il paralitico in atto di recarsi in collo la lettiera : a
destra e a sinistra della ovale predetta son dipinti i due
progenitori quando si son velati colle foglie, che ritengono
con ambedue le mani; l'albero col serpe è omesso. L'area
inferiore offre un soggetto biblico nuovo tra le pitture ci-
miteriali, del quale si trova la ripetizione nell'arcosolio poco
distante. Erode barbato, vestito di tunica podére e di clamide,
che si è affibbiata sull' omero, e assiso su di una sedia o
trono con spalliera, sente i Magi che gli mostrano le scatole
del donativo che son venuti ad offrire al nuovo re : la stella
conduttrice vedesi rifulger in alto : il loro abito è una tunica ;
hanno per sopravvesta un pallio, e le loro teste son coperte
dalla tiara ricurva; il primo di essi soltanto è barbato e mostra
d' esser vecchio.

L' esterna parete sembra che avesse a destra un uccello,
oggi quasi del tutto perito ; a sinistra è figurato il sacrifizio di
Abramo. Il personaggio che tien luogo del Patriarca è gio-
vane imberbe, veste tunica podére a corte maniche e cinta
ai fianchi, ed ha per sopravvesta un pallio che si è affibbiato
sull' omero sinistro. Egli ha preso per la destra il piccolo
Isacco, e leva la destra armata, avendo ivi presso di sé
l'agnello che col solito gesto il guarda, e l'ara accesa. Isacco è
in tunica cinta e si reca un lascio di legna sull'omero sinistro.
Intanto la mano celeste appare dall' alto ed è per comandare
al Patriarca che risparmii il figlio. La testa del sacrificante
vedesi coperta da un breve panno a guisa di mitra. Cristo

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