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LIBRO
PRIMO.
z6
volea siollevarsi alcun poco dall’ incomodo
di dar nell’ Anfiteatro sì lungo tempo, e
tornarvi tofio : fors’ anco a chi volea ri/lo-
rarsi, perchè ne’publici spettacoli indecen-
te coda era/limata per fino il bere: lo rica-
vo da un passo di Quintiliano, ove narra,
trattando delle facezie, come a colui che
bevea, motto pungente mandò Augusto,
dicendo, eh’ egli volendo desinare,sen’an-
dava a casa ; e Lampridio a grand’ impu-
denza aserive di Comodo, eh’egli nel Tea-
tro, e nell’ Anfiteatro pubicamente be-
ve/Te. Pensài ancora, se la no/lra sabrica
pote/le crederli alcuna di quelle machine,
quali per uso degli spettacoli si tenean su la
5W7. sirada prelso ilColiseo, come da Marziale:
Et>' z° e se potesìe considerarsi per Apoditerio, che
vien’ a dire Spogliario; non già mortuale,
ma in cui spogliati gli Attori de gli abiti
usuali, vestilsero i gladiatorii, e preparati
per la solennita di quel giorno, e dove si
mettesfe ordine alla pompa dell’ ingrelso:
Lapida trovata l’anno seorso predò 1’ An-
fiteatro di Capuane nel prenominato nuovo
volume illu/lrata, mi ha modo quello dub-
bio, facendo memoria d’ Apoditerio in quel
sito.
Ma finalmente rigettando tutti i sudetti
divisamenti, ho per verisimile,che non edi-
lìzio separato ci modrino quelle colonne, ma
una spezie di vestibolo, detto Propilèo,
, cioè Antiporta, da’ Greci; quale innanzi
alla piu frequentata fosse inalzato. Molto
in uso era anticamente ne’ più insigni edifi-
zj alcuna sorte di frontispizio, quali dife-
sa, e ornamento al maggiore ingresso. In
alcune Medaglie apparisce in fatti attacca-
to; e quel eh’ è più, l’ultime due inoltra-
no l’iste/so sito coperto, ma in molto di-
versa faccia : onde sembra, che nel tempo
inferiore caduto il primo, fòsse rifatto il
Propileo in altra forma. Mi ha conforma-
to in quell’opinione lo scavamento, che ho
fatto fare in Verona innanzi quella porta,
che corrisponde al sito della Medaglia;poi-
ché pezzi vi si son disotterrati d’ alquante
colonne grandi di marmo Africano, quali
non altrove, nè altrimente potrebbero esse-
re fiate nell’ Arena impiegate. Aggiunga-
li, che a Capua ancora nell’ islesso luogo si
son trovate colonne. Ho veduto una volta
la seconda Medaglia con due figure su la
cima dell’ Antiporta; ma come era tocca
dal bulino, così non ne ho fatto conto. Non
sarà disearo a gli amatori delle cose belle,
polene tanto si e in quello Capo di Meda-
glie favellato , il vederne qui una /ingoiare
per ogni conto, anzi unica per quanto finor
si sappia, nella quale la sronte d’ un edili-
zio si rappresenta con colonne parimente
soprapofie , e /solate, come innanzi all’
Anfiteatro si vede.
Al Vaillant parve un portico, avendola egli
riferita da quello fiesso originale tra le sue
Greche; ma fu molto mal servito neldise-
gno. Mesiàlina, detta qui nuova Giunone ,
non si vedrà altrove tanto vivamente effi-
giata , rendendoli la bella maniera tanto
più o/servabile per esière in Medaglia Gre-
ca. E’ battuta in Nicea, e porta il nome
del Proconsole Gellio Rufo. Con/ervasi nel
tesoro Pisani, già Corraro, e dal grande
e nobil’animo del Signor’ Almorò, Senator
prefiantissimo ,e delle lettere per la sontuo-
sa Libreria, e per altri titoli in più modi
benemerito, dovrà il publico riconoscerla.
Come può dìrfi^ non sose ’tn che
un Ansiteatro sola ; e quanto ne
durasse r us o
DA quanto finor si è detto una verità
può raccoglier/! molto importante,
non edere /lato in Roma altro Ansiteatro
che quel di Tito, volendo intendere d’An-
fiteatro perfetto,e ne’solenni Giuochiado-
prato Non d’altro però fu fatta memoria
nelle Medaglie, nè d’altro si vede vestigio
nella pianta di Roma antica, figurata già
nel marmoreo pavimento d’un tempio, con-
servata ora in gran parte nel Palazzo Far-
nese, e publicata dal Bellori: ben ci si veg-
gono tre Teatri. Troppa abbondanza siup-
pose in Roma d’ Anfiteatri Filandro sopra
Vitruvio, tali credendo essere slati sette puto prò
Teatri lapidei, ch’ egli annoverò, benché Amphìthea-
per verità nè pure i Teatri silabili fiòsiser più
di tre. Pose in queft’ ordine quel di Cassio
riferito da Patercolo, che troppo su ante-
rior di tempo a gli Ansiteatri, e a’Teatri
di pietra ancora, nè si terminò ; vi pose
quel di Caligola, che fu Ansiteatro, ma
non si compì, e fu di legno, come altresì
quel di Neròne; quel di Cornelio Balbo fu
Teatro: di Claudio nè Teatro , nè Anfi-
teatro mentova Svetonio : Teatro Esquili-
no, e Filandro, ed altri dicono ricordato
da Marziale, il quale un umido Teatro no-
minò sidamente nella Suburra, che molto
ragie-
LIBRO
PRIMO.
z6
volea siollevarsi alcun poco dall’ incomodo
di dar nell’ Anfiteatro sì lungo tempo, e
tornarvi tofio : fors’ anco a chi volea ri/lo-
rarsi, perchè ne’publici spettacoli indecen-
te coda era/limata per fino il bere: lo rica-
vo da un passo di Quintiliano, ove narra,
trattando delle facezie, come a colui che
bevea, motto pungente mandò Augusto,
dicendo, eh’ egli volendo desinare,sen’an-
dava a casa ; e Lampridio a grand’ impu-
denza aserive di Comodo, eh’egli nel Tea-
tro, e nell’ Anfiteatro pubicamente be-
ve/Te. Pensài ancora, se la no/lra sabrica
pote/le crederli alcuna di quelle machine,
quali per uso degli spettacoli si tenean su la
5W7. sirada prelso ilColiseo, come da Marziale:
Et>' z° e se potesìe considerarsi per Apoditerio, che
vien’ a dire Spogliario; non già mortuale,
ma in cui spogliati gli Attori de gli abiti
usuali, vestilsero i gladiatorii, e preparati
per la solennita di quel giorno, e dove si
mettesfe ordine alla pompa dell’ ingrelso:
Lapida trovata l’anno seorso predò 1’ An-
fiteatro di Capuane nel prenominato nuovo
volume illu/lrata, mi ha modo quello dub-
bio, facendo memoria d’ Apoditerio in quel
sito.
Ma finalmente rigettando tutti i sudetti
divisamenti, ho per verisimile,che non edi-
lìzio separato ci modrino quelle colonne, ma
una spezie di vestibolo, detto Propilèo,
, cioè Antiporta, da’ Greci; quale innanzi
alla piu frequentata fosse inalzato. Molto
in uso era anticamente ne’ più insigni edifi-
zj alcuna sorte di frontispizio, quali dife-
sa, e ornamento al maggiore ingresso. In
alcune Medaglie apparisce in fatti attacca-
to; e quel eh’ è più, l’ultime due inoltra-
no l’iste/so sito coperto, ma in molto di-
versa faccia : onde sembra, che nel tempo
inferiore caduto il primo, fòsse rifatto il
Propileo in altra forma. Mi ha conforma-
to in quell’opinione lo scavamento, che ho
fatto fare in Verona innanzi quella porta,
che corrisponde al sito della Medaglia;poi-
ché pezzi vi si son disotterrati d’ alquante
colonne grandi di marmo Africano, quali
non altrove, nè altrimente potrebbero esse-
re fiate nell’ Arena impiegate. Aggiunga-
li, che a Capua ancora nell’ islesso luogo si
son trovate colonne. Ho veduto una volta
la seconda Medaglia con due figure su la
cima dell’ Antiporta; ma come era tocca
dal bulino, così non ne ho fatto conto. Non
sarà disearo a gli amatori delle cose belle,
polene tanto si e in quello Capo di Meda-
glie favellato , il vederne qui una /ingoiare
per ogni conto, anzi unica per quanto finor
si sappia, nella quale la sronte d’ un edili-
zio si rappresenta con colonne parimente
soprapofie , e /solate, come innanzi all’
Anfiteatro si vede.
Al Vaillant parve un portico, avendola egli
riferita da quello fiesso originale tra le sue
Greche; ma fu molto mal servito neldise-
gno. Mesiàlina, detta qui nuova Giunone ,
non si vedrà altrove tanto vivamente effi-
giata , rendendoli la bella maniera tanto
più o/servabile per esière in Medaglia Gre-
ca. E’ battuta in Nicea, e porta il nome
del Proconsole Gellio Rufo. Con/ervasi nel
tesoro Pisani, già Corraro, e dal grande
e nobil’animo del Signor’ Almorò, Senator
prefiantissimo ,e delle lettere per la sontuo-
sa Libreria, e per altri titoli in più modi
benemerito, dovrà il publico riconoscerla.
Come può dìrfi^ non sose ’tn che
un Ansiteatro sola ; e quanto ne
durasse r us o
DA quanto finor si è detto una verità
può raccoglier/! molto importante,
non edere /lato in Roma altro Ansiteatro
che quel di Tito, volendo intendere d’An-
fiteatro perfetto,e ne’solenni Giuochiado-
prato Non d’altro però fu fatta memoria
nelle Medaglie, nè d’altro si vede vestigio
nella pianta di Roma antica, figurata già
nel marmoreo pavimento d’un tempio, con-
servata ora in gran parte nel Palazzo Far-
nese, e publicata dal Bellori: ben ci si veg-
gono tre Teatri. Troppa abbondanza siup-
pose in Roma d’ Anfiteatri Filandro sopra
Vitruvio, tali credendo essere slati sette puto prò
Teatri lapidei, ch’ egli annoverò, benché Amphìthea-
per verità nè pure i Teatri silabili fiòsiser più
di tre. Pose in queft’ ordine quel di Cassio
riferito da Patercolo, che troppo su ante-
rior di tempo a gli Ansiteatri, e a’Teatri
di pietra ancora, nè si terminò ; vi pose
quel di Caligola, che fu Ansiteatro, ma
non si compì, e fu di legno, come altresì
quel di Neròne; quel di Cornelio Balbo fu
Teatro: di Claudio nè Teatro , nè Anfi-
teatro mentova Svetonio : Teatro Esquili-
no, e Filandro, ed altri dicono ricordato
da Marziale, il quale un umido Teatro no-
minò sidamente nella Suburra, che molto
ragie-