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Maffei, Scipione; Vallarsi, Jacopo [Oth.]; Berno, Pierantonio [Oth.]
Verona Illustrata (Parte Quarta Ed Ultima): Contiene Il Trattato In questa seconda edizione accresciuto anche di figure Degli Anfiteatri E Singolarmente Del Veronese — In Verona: Per Jacopo Vallarsi, e Pierantonio Berno, 1731

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https://doi.org/10.11588/diglit.62320#0028
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DE GLI A N

nel principio dell’imperio di Caligola ogni
c.p.994. città yivea in fede, e in Giuochi, nomi-
na Teatrali, e Circensi, non già Ansitea-
trici. Per fine tutti i passi de’ Padri Greci
in riprensione de’ popoli Orientali per mo-
tivo di spettacoli, o non parlano che del
Teatro; e del Circo; o i luoghi, ove Fie-
re s> ìntroduceano, chiaman Cacciatora, non
v‘“ ' mai Anfiteatri; come può osservarsi lingo-
larmente in più luoghi del Grisostomo, e
nell’Omilia vigesimasettima del Nazian-
Ca».sz. zenOj e nella Catechesi prima di S. Ciril-
lo. Così ne’Canoni del Sinodo detto Qui-
nisesto si proibirono gli spettacoli de’ Cac-
ciatora. Snida nella voce Anfiteatro non ci-
tò che Agazia, il quale uno ne mentovò
in Italia . E nella voce Cinegto parlò del
Cacciatora , eh’ era in Costantinopoli, nè
punto indicò, che fosse Ansiteatro. Così
nelle Leggi soglion dividerli gli spettacoli
in Teatrali, e Circenfi; e quando di fiere
£ Tn si aggiunge menzione, non si dice, ed An-
3DeCt.l.Z, ’ si' C~"
c. tusi, siteatrali, ma giuochi Teatrali, contrajuCtr-
fi Feriti cenfi) e correr di Fiere, ovvero, e lagrìmofi
fpettacoli di Fiere , come parla quella di
Teodosio diretta al Prefetto del Pretorio d’
Oriente , e altresì quella di Leone , con
cui vietò in Costantinopoli ogni sorte
di spettacolo nella Domenica . Eusebio,
che nell’Istoria Ecclesiastica tanti martirii
narra, singolarmente per via di Fiere, e
a modo di spettacolo seguiti in tante gran
Città delle Orientali provincie, non ha nel
sùo Greco originale menzion mai cs Anfi-
teatro', ma ben due volte 1’ ha , dove si
/. tratta del Martirio di S. Potino in Lione.
Così quattro volte ha in Greco la voce An-
fiteatro Giosestò, dove parla degli edificati
da Erode in Giudea, perchè quelli furon
veramente Ansiteatri, benché di legno.
CAPO NONO.
Non molti esiere slati gli Ansiteatri
di pietra anche in Occidente 5 e
nell' Italia ftessa.
P Assiamo all’ Occidente , le provincie
del quale furono assai più inclinate a
quel genere Italico di spettacoli, cui si adat-
tava tale edilizio. Nell’ infinito numero di
tante Città poche non per tanto trovansi,
che qualche fondamento pollano addurre
d’ avere avuto Anfiteatro, e quelle nelle
Gallie son tutte, o nelle Spagne. D’ An-
fiteatro in Tarracona fanno singolar men-
zione gli Atti di S. Fruttuoso, e compa-
gni . Prelso Siviglia fu creduto già, e in Ita-
lica novamente, di vederne vestigio, sopra

F I T E A T R I 44
che non ardirei decidere . Gladiatori , e
Fiere in Siviglia abbiam veduto innanzi da
un”Epistola di Pollione, ma il tempo an-
teriore al Principato di Cesare fa dimostra-
zion ballante, che non operavano allora in
Anfiteatro. In Francia avanzo d’ Anfitea-
tro è stato creduto sempre quel che sussiste
a Nimes. D’altro nel Poetù parlò Lipsio,
benché ambiguamente, e il Bulengero an-
cora, ma converrebbe fosie olservato me-
glio . Non pochi altri le ne asseriseono per
ragion d’esistenri reliquie; con quanta cer-
tezza, me ne rimetto a chi le avrà con oc-
chio peritoesaminate sui fatto; perchè vi
argomenta taluno Anfiteatri in più luoghi
da nulla più, che da sigura ovale creduta
apparire in vestigj. Anfiteatro a Lione >co-
me testè accennammo, si nomina dall’ E-
pistola di quella Chiesa, e della Viennese
conservataci da Eusebio nell’ Istoria Eccle-
siastica . Scrittori, e monumenti di ballò
tempo, e posteriori al mille cento, citati
dal Cangio nel Glossario, nominano Arene
in Marsiglia, in Bourges, in Perigord, in
Rems, in Parigi ; ma in quelli prossimi
secoli nè si sapea che sosiè Ansiteatro, nè
si tisavano sì fatti nomi nel sino vero, e an-
tico lignificato . In Treveri, Città fatta
Colonia per Augnilo, detta opulentissima
da Pomponio Mela, e dove fecero qualche
tempo residenza più Imperadori, ragion
forte abbiamo per credervi Anfiteatro,
mentre vi fa menzion d’ Arene Aimoino ,
dicendo, che in cert’occasione fu satta re- /. 3. c. 1.
sistenza con collocar prefidio nell' Arene della 6
Città. Tuttavia io veggo in Salviano, che tìA™
altri Giuochi non chiedea quel popolo le ,
non Teatrali, e Circensi; e veggo Eume-^te,7f
nìo celebrare di quella Città il Circo emulo
al Romano, le Basiliehe, e il Foro, fabri- Co,1d'
che, quali fi aliavano fino alle fielle , senza
far menzione d’ Ansiteatro. Così svernan-
do in Arles Constanzo, sontuosi spettacoli
vi celebrò, ma Teatrali e Circenfi come at-
testa Ammian Marcellino ; e Circenfi vi
continuavano fino in tempo di Giustiniano, i-u.c-s.
il che si vede in Procopio. Di Narbona fa Bell.
l’encomio Sidonio Apollinare, e 1’ esalta
per gli edisizj partitamente: Teatro, Foro,
Porte, Portici, Campidogli, Zecche, Terme,
Archi, Grana; , Macelli • avrebb’ egli tac-
ciuto l’Ansiteatro? Ma veniamo all’Italia.
Gli Anfiteatri di pietra nè pur in esia fur
tanti, quanti vien creduto. Insognava Vi-
truvio, che i Tempi d’Èrcole in quelle Cit- L.r.7.
tà, dove non erano nè Gimnasii, nè Ansi-
teatri, si facesièro predòal Circo. Era dun-
que Circo bensì da per tutto, ma non An-
fiteatro nè pur di legno, quali fàceansi in
quel tempo. Se noi ricerchiamo accertata
fede
 
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