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DE GLI ANFITEATRI
sello secolo, reslo di due Anfiteatri parve
di vedere in Nola, che non sarebbe fiata
piccola maraviglia ; ma diss'e ancora, che
in elsi recitavansi le Favole.
Chi mai potrebbe con sicurezza afferma-
re , se Anfiteatro fosse, o non fosse in Mi-
lano, Città sì grande, e per tanti titoli il-
luslre ? Da' una parte vi trovo nominato
Anfiteatro nell’antica vita di S. Ambrogio;
ma non veggo dall’ altra farsene menzione
per Ausonio nell’elogio di quella Città; e
pure a distinzion dell’ altre l’elogio si rigira
appunto su gli edifizj ; e la dice emula a
Roma per aver Circo, e Teatro nominati
{>rima d’altro, indi Tempj, Zecca, Pa-
azzo, Tribune, o sia Rotonde ornate di
fiatue, e fòrti mura. Chi potrà credere,
eh’ egli avesiè trasandato 1’Anfiteatro ?
Non sarebbe però fuor di ragione il sospet-
tare, che nome d’Anfiteatro fosse slato in
quella Vita dato al suo Circo, di cui an-
1. j, «. t6. che Socrate, Sozomeno , ed altri fanno
menzione, come de gli Aurighi Milanesi la
* fa Cassiodorio. Negli Atti pur’or mento-
vati Massimiano dando nel Suggello fa pu-
bicamente tormentare i due martiri in Mi-
lano: tali supplizii eran d’ordinario nell’
Anfiteatro, pur si esprime negli Atti, che
i noslri Martiri fur tormentati nel Circo .
Due Ritmi affatto limili comporti in tem-
po di Pipino, e probabilmente dall’ irtesso
Autore, sono slati ora publicati nella rac-
colta de’Scrittori delle Cofe Italiche, nell’
un de’quali si deserì ve, e si esalta la Città
di Verona, nell’ altro quella di Milano .
Nella deserizion di Verona speziale, e di-
slinta menzione si fa del suo Anfiteatro;
perchè mai non se ne sarebbe fatta niuna in
quella di Milano? parlandovi!! per altro
delle sue Porte, delle sue Torri, del suo
acquedotto, e d’uno spezioso edilizio, eh’
era fuori,cioè, com’ è credibile, dell’ Ar-
co in molte memorie celebrato. Nell’anti-
1 co opuscolo de fitu Mediolani, legge!! che i
Romani fàbricarono in Milano Palazzo,
Teatro, Aumatium, Terme,e Giardino ,
senza menzione d’ Anfiteatro. Non così i
/.a. t. ij. posteriori, perchè Landolfo seniore ripeten-
do querte parole, vi aggiunse del suo, ma
poco a proposito, Arena mirabile , in cui
sedendo tutti i Cittadini della Provincia,
potessero udire un che perorasse ; e così Gal-
vano Fiamma moltifimi Teatri, ed Anfitea-
tri asserì che avean fatto i Romani in Mi-
lano. La voce Aumatium soprariferita. man-
ca nel Cangio; si ha in Papia, ma il luo-
go è seorretto; par però voglia spiegarsi per
minor Teatro; quello forsè, che gli Anti-
chi diceano odeum : forsè va scritto Aula-
iium dal Greco auXlt». Non è da tralascia-
re, che Pietro Lasena nel suo erudito Trat-
tato del Ginnasio Napoletano, rimprovera
d’ ignoranza tutti coloro, che; Anfiteatro
àveano creduto essere fiato in Napoli,Cit-
tà anche ne’ remoti tempi tanto famosa .
Un’ossèrvazione è da fare ancora. In Ve-
rona, le Lapide della qual Città patirono
sin nell’antiche età miserabil naufragio, per
le ragioni che altrove si son dette, tra le
poche in tanta rtrage avanzate quattro se
ne contano, quali all’ Anfiteatro si riferis-
cono, come vedremo a fuo luogo. Capua,
che non fu molto più felice in conservar le
sue, tre però ne ha rinvenute con menzion
di cose Anftteatrali, come nel nuovo libro
può vederi!. Perchè mai dunque in tanto
gran numero di Città così rare sarebbero
le Lapide, che di cose Anfiteatrali faccia»
memoria, se in ogni Città Anfiteatro forte
fiato? Due n’ho osservato ne’ libri, che ne
fanno menzione in Lucoferonia, e in Vel-
lerri ; e due altre, che posson farne indi-
zio in Prenesse, e in Allifi : così tra gli Scrit-
tori Anfiteatro nomina in Lanuvio Lampri-
dio, e l’accenna Sifilino in Pezzuole. Se
di pietra interamente fòssero, non abbiamo
chi faccia fede. Anfiteatro fiabile si rico-
nosee in Catania di Sicilia, dove leggesiin
Cassìodorio, avere i Cittadini chiedo, e
ottenuto da Teodorico facoltà di valerli Var.
delle pietre da erto rumate per riparar le 3- 49-
mura . Uno ancora ne nomina a Parma
Agazia, avendo servilo a Rutilino permei- Ag. Bell.
fervi soldati in aguato ; ed altro a Spoleto Gotb-
Procopio, avendovi collocato presidio
Capitano di Belisario . Se averterò tutti cab *3«
quelli di pietrai gradi, e le parti tutte,
non c* è chi porta asserir, nè impugnare .
Ma in somma comunque sia di quella, o
di quell’ altra Città in particolare , sopra
di che non intendo ostinarmi punto, nè im-
prender veruna lite con chi si sia, indubita-
ta da quanto fi è detto riluce quella verità
generalmente, che non fidamente nelle pro-
vince, ma nell’ Italia fiessa gli Anfiteatri
di pietra nè furono in ogni Città, nè furo-
no in sì gran numero come vien comune-
mente creduto.
Donde ferver venisise dì credere
Ansiteatro in ogni Città.
TAnto comune è la prevenzione dell’es-
sere in ogni Città dell’imperio slato
Anfiteatro, ch’altra ragione non apportò il
Velsero, quando asserì, che fu già in Au- Rer-Aug.
gusia, nèaltrailMabillone, quando disse,
che in Parigi già fosse , e in Tolosa. Non in,. 4.«. ’
inu- lx°*
DE GLI ANFITEATRI
sello secolo, reslo di due Anfiteatri parve
di vedere in Nola, che non sarebbe fiata
piccola maraviglia ; ma diss'e ancora, che
in elsi recitavansi le Favole.
Chi mai potrebbe con sicurezza afferma-
re , se Anfiteatro fosse, o non fosse in Mi-
lano, Città sì grande, e per tanti titoli il-
luslre ? Da' una parte vi trovo nominato
Anfiteatro nell’antica vita di S. Ambrogio;
ma non veggo dall’ altra farsene menzione
per Ausonio nell’elogio di quella Città; e
pure a distinzion dell’ altre l’elogio si rigira
appunto su gli edifizj ; e la dice emula a
Roma per aver Circo, e Teatro nominati
{>rima d’altro, indi Tempj, Zecca, Pa-
azzo, Tribune, o sia Rotonde ornate di
fiatue, e fòrti mura. Chi potrà credere,
eh’ egli avesiè trasandato 1’Anfiteatro ?
Non sarebbe però fuor di ragione il sospet-
tare, che nome d’Anfiteatro fosse slato in
quella Vita dato al suo Circo, di cui an-
1. j, «. t6. che Socrate, Sozomeno , ed altri fanno
menzione, come de gli Aurighi Milanesi la
* fa Cassiodorio. Negli Atti pur’or mento-
vati Massimiano dando nel Suggello fa pu-
bicamente tormentare i due martiri in Mi-
lano: tali supplizii eran d’ordinario nell’
Anfiteatro, pur si esprime negli Atti, che
i noslri Martiri fur tormentati nel Circo .
Due Ritmi affatto limili comporti in tem-
po di Pipino, e probabilmente dall’ irtesso
Autore, sono slati ora publicati nella rac-
colta de’Scrittori delle Cofe Italiche, nell’
un de’quali si deserì ve, e si esalta la Città
di Verona, nell’ altro quella di Milano .
Nella deserizion di Verona speziale, e di-
slinta menzione si fa del suo Anfiteatro;
perchè mai non se ne sarebbe fatta niuna in
quella di Milano? parlandovi!! per altro
delle sue Porte, delle sue Torri, del suo
acquedotto, e d’uno spezioso edilizio, eh’
era fuori,cioè, com’ è credibile, dell’ Ar-
co in molte memorie celebrato. Nell’anti-
1 co opuscolo de fitu Mediolani, legge!! che i
Romani fàbricarono in Milano Palazzo,
Teatro, Aumatium, Terme,e Giardino ,
senza menzione d’ Anfiteatro. Non così i
/.a. t. ij. posteriori, perchè Landolfo seniore ripeten-
do querte parole, vi aggiunse del suo, ma
poco a proposito, Arena mirabile , in cui
sedendo tutti i Cittadini della Provincia,
potessero udire un che perorasse ; e così Gal-
vano Fiamma moltifimi Teatri, ed Anfitea-
tri asserì che avean fatto i Romani in Mi-
lano. La voce Aumatium soprariferita. man-
ca nel Cangio; si ha in Papia, ma il luo-
go è seorretto; par però voglia spiegarsi per
minor Teatro; quello forsè, che gli Anti-
chi diceano odeum : forsè va scritto Aula-
iium dal Greco auXlt». Non è da tralascia-
re, che Pietro Lasena nel suo erudito Trat-
tato del Ginnasio Napoletano, rimprovera
d’ ignoranza tutti coloro, che; Anfiteatro
àveano creduto essere fiato in Napoli,Cit-
tà anche ne’ remoti tempi tanto famosa .
Un’ossèrvazione è da fare ancora. In Ve-
rona, le Lapide della qual Città patirono
sin nell’antiche età miserabil naufragio, per
le ragioni che altrove si son dette, tra le
poche in tanta rtrage avanzate quattro se
ne contano, quali all’ Anfiteatro si riferis-
cono, come vedremo a fuo luogo. Capua,
che non fu molto più felice in conservar le
sue, tre però ne ha rinvenute con menzion
di cose Anftteatrali, come nel nuovo libro
può vederi!. Perchè mai dunque in tanto
gran numero di Città così rare sarebbero
le Lapide, che di cose Anfiteatrali faccia»
memoria, se in ogni Città Anfiteatro forte
fiato? Due n’ho osservato ne’ libri, che ne
fanno menzione in Lucoferonia, e in Vel-
lerri ; e due altre, che posson farne indi-
zio in Prenesse, e in Allifi : così tra gli Scrit-
tori Anfiteatro nomina in Lanuvio Lampri-
dio, e l’accenna Sifilino in Pezzuole. Se
di pietra interamente fòssero, non abbiamo
chi faccia fede. Anfiteatro fiabile si rico-
nosee in Catania di Sicilia, dove leggesiin
Cassìodorio, avere i Cittadini chiedo, e
ottenuto da Teodorico facoltà di valerli Var.
delle pietre da erto rumate per riparar le 3- 49-
mura . Uno ancora ne nomina a Parma
Agazia, avendo servilo a Rutilino permei- Ag. Bell.
fervi soldati in aguato ; ed altro a Spoleto Gotb-
Procopio, avendovi collocato presidio
Capitano di Belisario . Se averterò tutti cab *3«
quelli di pietrai gradi, e le parti tutte,
non c* è chi porta asserir, nè impugnare .
Ma in somma comunque sia di quella, o
di quell’ altra Città in particolare , sopra
di che non intendo ostinarmi punto, nè im-
prender veruna lite con chi si sia, indubita-
ta da quanto fi è detto riluce quella verità
generalmente, che non fidamente nelle pro-
vince, ma nell’ Italia fiessa gli Anfiteatri
di pietra nè furono in ogni Città, nè furo-
no in sì gran numero come vien comune-
mente creduto.
Donde ferver venisise dì credere
Ansiteatro in ogni Città.
TAnto comune è la prevenzione dell’es-
sere in ogni Città dell’imperio slato
Anfiteatro, ch’altra ragione non apportò il
Velsero, quando asserì, che fu già in Au- Rer-Aug.
gusia, nèaltrailMabillone, quando disse,
che in Parigi già fosse , e in Tolosa. Non in,. 4.«. ’
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