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Maffei, Scipione; Vallarsi, Jacopo [Bearb.]; Berno, Pierantonio [Bearb.]
Verona Illustrata (Parte Quarta Ed Ultima): Contiene Il Trattato In questa seconda edizione accresciuto anche di figure Degli Anfiteatri E Singolarmente Del Veronese — In Verona: Per Jacopo Vallarsi, e Pierantonio Berno, 1731

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https://doi.org/10.11588/diglit.62320#0032
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5J

DE GLI A N

la de’Gladiatori ; ma Lampridio , che se
ÌÌX«'tnonerro> primo l’usò, dicendo, come E-
deret no- lagabalo nella sommità del Lusorio si fece
xiosetve- apprestare triclinio, cioè luogo per la men-
ht exbibuit. sa, e che mentre desina va , iacea per le
sola far caccia di Fiere, e pugna di mal-
fattori, mostra ch’era un serraglie detona-
to a sì fatti giuochi nel Palazzo. Non cre-
do qui felice l’emendazion di Lipsio , nè
lo spiegar^oxzor per Gladiatori. Confèrma-
' ’14’ si quanto ho detto dal libro delle Morti de’
Persecutori , ove si dice che Massimiano
«P- zn avea Lusorio , ed Orsi ferocissimi, quali
però facea condurre in esso, quando gliene
venia talento , e gli facea sbranar qualcu-
no, non solendo cenar senza sangue . An-
che i vocaboli d’Arena, e Cavea hanno in-
gannato qualche volta, perchè non lignifi-
cano Anfiteatro sempre. Arena si chiamò
anticamente l’Anfiteatro per l’uso dispar-
ger di sabbia il suolo, affinchè non isdrtic-
ciolassero i combattenti , e perchè il san-
gue ne rellasseassorbitorma siccome l’istesi
10 si fece nel Circo, così ad essò ancora si
diede l’istessio nome talvolta, anzi ad ogni
luogo di certame ; copriva/! d’arena anche
11 Foro, quando pugnar vi doveano Gla-
diatori, come s’impara da un versodi Pro-
perzio. Negò Lipsio che il nome d’Arena
lossie mai dato al Circo ; ma quando nomi-
/. g.r. 22. nò Plinio l’Arena dì Pompeo Magno, non in-
«7- rese, certamente d’Anfiteatro , che ancor
non v’era, così quando disse , che Celare
circondò dì soffe /’ Arena. Col vocabolo di
Cavea si dinotò anche il Teatro , per la
somiglianza dell’ uditorio quali concavo in
cialchedun di quelli edisizj : però scrissè Ci-
tie Amie., cerone , che nella Cavea si udivano i can-
ti, e i suoni, e che tutta risonò d’applau-
si per un Drama di Pacuvio , Ci inoltra il
de Soeil. doppio lignificato Tertulliano , ove dice ,
che il godimento de’beati sarà ben più gra-
zinoti to del Circo, e dello Stadio, e dell'unay e
cauta. deip a\tra QaVea ( Come dee leggerli ) cioè del
Teatro, e dell’ Anfiteatro.! piaceri scenici
/.io. 25, della Cavea Pompeiana mentovò Simmaco.
Ma sopra tutto bisogna Ilare avvertiti,
monumenti leggendo, e Scrittori d’infe-
riori secoli : perchè de gli edifizj Romani
a misura che si perdè l’uso, vennero altre-
sì confondendolii nomi; talché Ansiteatro,
Teatro , Circo, Stadio , Arena si dissero
talvolta promiseuamente, o abusivamen-
te , e non bisogna però intender sempre
nel proprio ed antico lignificato, La Storia
miscella chiama Teatro quel di Tito. Zo-
nata , e Manasse ne’versi Politici chiama-
7.2 9- no Teatro il Circo, Cassiodorio chiamò due
vo^e trioni gli Aunghi. Atti a penna ci-
«p.35. tati dal? Arringhi dicoa d’ alcuni Martiri,

F1TE A T RI 52

che fur chiusi fuor di Città in un Anfiteatro;
ma come suor di Roma Anfiteatro non era,
così è chiaro, doverli intender Circo, non
pochi essèndone fiati vicino a Roma, come
insegnò ilPanvinio. Così si nome d’Arena Cw.az6.
fu dato talvolta ad ogni fabrica di struttu-
ra alquanto limile, di che abbiamo accen-
nato l’esempio in Padova . In Ravenna
nomina Anfiteatro Agnello ; ma e il tem-
po, e il dire, che a lato di esso era il Tem-l,n’
pio d’ Apolline , lo fa conoseer Teatro ;
vi si mandavano bensì a nodrire, e ad am-
maestrare i Gladiatori, ma per la salubri-
tà dell’aria , come fa fede Strabene, e a Ub. 5.
ciò fare si pensò già da Celare , quando
Ansiteatri non c’erano ancora ; il Teatro

nominò Salviano, come cosà /ingoiar di
Ravenna , non ? Anfiteatro, In Pavia di-
ce ? Anonimo Valesiano, che fabricò An-
siteatro Teodorico ; ma chi crederà si pen-
sassie ad Anfiteatro nel sello secoloCrifiia-

no, aboliti già i Gladiatori, e ognisangui-
noso spettacolo ? Teatro sarà fiato, o Cir-
co, essendo le corse de i cavalli continua-

te aliai più in ogni parte ; ed essiendosi i
Circensi celebrati fin da Totila ; preziosa, Hisi-
e già nota Iscrizione osservai con piacere inl'16,
quella Città di tal’edilizio fattovi da Teo-
dorico , ma non vi si dichiara che cosa Los-

sie . Non pochi sono anche tra moderni e
Limoli Scrittori , che Anfiteatro , e Tea-
tro confondono qualche volta ■ Non pochi,
che si lasciarono fare inganno da monu-
menti apocrifi, e da vite di Santi non an-
tiche, e da Atti non legittimi di Martiri,
ne’quali Anfiteatro qua e là si nomina.
Che dirò delle Latine verdoni d’Auto-

ri, o monumenti Greci,che mettono?An-
fiteatro dove non va ? Gli atti Latini diS.
Taracoe compagni tre volte nominano An-
fiteatro ; ma nel? originai Greco leggesi ,
che tal Martirio seguì nello Stadio. Are-
na a Smirna nomina la version Latina de-
gli Atti di S. Policarpo , e S. Gerolamo di
lui favellando nel libro degl’ Illustri , la
chiama Anfiteatro ; ma ? originai Greco
degli Atti dice sempre Stadio. Equivoco pe-
rò prese, com’è solito nelle reliquie d’an-
tichi edifizj, Tomaso Smith , che nella
Notizia delle Chiese d’Alia dissie vederli a
Smirna avanzi di tale Anfiteatro, Tre vol-
te leggesi Anfiteatro nella traduzione del
pezzo che si ha del libro de’Martiri inPa-
letona , dove il Greco d’Eusebio non l’ha,
e dove leggesi, che lo ipettacolo fu nello
Stadio, Nella vita d’Adriano Soffila scrit-
ta da Filollrato il Latino muta in Anfitea-
trali Spettacoli fino i circolari de’Ballerini
All’incontro Peanio nella sua versionGre- (v£thi!atrt
j ca rende Teatro gladiatorio , dove il Latin
d’Eu-
 
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