Ma tondo, o pure ovato recinto vedesi
nelle avanti nominate d’argento, quale per
quanto si poteffe rappresentare in così pic-
col sito assai più somiglia ad Anfiteatro eh’
altre figure per Anfiteatro prese : ma co-
munemente s’interpreta per Cafri Pretorii.
Tal tipo assai frequente, e abastanza noto
comincia in Diocleziano : dinanzi alla por-
ta del recinto Hanno quattr’ uomini in abi-
to militare, due de’quali in atto di sagri-
ficar sopra un’ara , e in altre a un tripode,
eh’ è nel mezo. Torna l’istesso roveseio in
Massimiano Ere olio , che fu Imperadore
insicine con Diocleziano, e in Galerio, e
in Costanzo, che furon Cesari nell’ istesso
tempo. Tre diverse iscrizioni con ognuna
delle teste ci fi ritrovano: Providentia Au-
guforam . Virtus Militimi. Vittoria Sarmati-
ca. Come non Anfiteatro, benché l’appa-
renza ne sia, così non credo figurarli in que-
lle Medaglie Allogiamenti , nè Pretoriani
in Roma, nè campestri in guerra. Il mu-
ro in esse rappresentato è ovato, o roton-
do: ma il Vallo de’Romani (che non si
facea di muro, nè con torri, ma di terra,
come anche oggigiorno i trinceramenti )
era quadrato, il che da Polibio ben si rac-
coglie. A imitazione degli Allogiamenti di
guerra si fabricarono pressò le mura di Roma
i Pretoriani, e però di forma quadrata, come
apparisee da’ loro avanzi, e vestigj, cono-
seiuti già dal Panvinio, o almeno in tem-
po suo, tra le porte Viminale, e Tiburti-
na,nel luogo creduto prima Vivario. Dal-
la figura quadra di que* refli di muraglie si
z. i.cije confermò anche il P. Donato in credere,
che fossero de’ Castri Pretoriani. All’ in-
contro le Città soglioncosì trovarli espresse
nelle Medaglie . cioè con tondo recinto, co-
me si vede in Cesare la Colonia Caldino,
che al Mezabarba parve però un edilìzio
sfèrico; e frammezato di torri, come si ve-
de la Città Tusculana nella moneta riferi-
ta dall’Orlino nella gente Sulpizia . Penso
adunque, che non i Castri Preterii, come
si son finora interpretare le sudette Meda-
glie , ma niente meno che in quelle di Ni-
cea, una Città si vegga in esse; o vinta in
guerra , il che si dinoti dalle parole Virtù
de' faldati, Vittoria Sarmatita', o ristaurata,
e fortificata di nuovo, il che si dinoti da
quell’altre Previdenza degli Augusii. La vit-
toria Sarmatica da niun altro più giuridica-
mente potea vantarli, che da i sopradetti
Principi, per le espedizioni de’ quali dice
Eumenio nel Panegirico di Costanzo, esser-
si quali distrutta quella nazione, E poiché
non si trova sì fatto tipo se non in que’ quat-
tro, che nell’ istesso tempo concordemente
imperarono, e si trova con tutti quelli
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motti in ciascun di. erti ; rendei! probabi-
le, chele quattro figure rappresentinoi due
Augnili.,, e ii due Cesari, e si dinoti dalsà-
.grifizio© dedicazion di lùbrica, o rendi-
mento di grazie per vittoria ; la congiun-
zione, e la concordia fra essi facendo attri-
buire unitamente a tutti, ciò che ognun
di essi avea fatto.
La congettura del non figurarli in tali' -,n
monete i Castri Preterii, ma bensì qualche carin.
Città,, tetterà assicurata interamente dalla
non più veduta, che nella stessa tavola si ««««
mostra, in cui le parole inlegnano rappre-
sentarsi per l’istesso tipo la Città di Vero- dentei.
na. Dirò prima come siami il non più ve-
duto monumento capitato poco fà casual-
mente . Ricercando io megli ftudj di Vene-
zia, se con quel tipo altro motto si. ritro-
vasse, che i tre accennati, pregai Angolar-
mente di fare nel vallo oceano delle sue Me-
daglie tal ricerca un mio gentilissimo ami-
co , cioè l’Abbate Onorio Arrigoni, il qua-
le possiede l’altre di quella seconda, tavola
eccettuando quella di Firenze, e non meno
per proprio diletto, che col fin nobilifsimo
di promuover le buone lettere, tra le mol-
te, e particolar serie da lui raccolte , 800
Medaglie ha posto insiemedi Colonie, 1500
Greche, e izoo Egizie; qual ultima classe
se avrò un giorno agio di publicare, un nuo-
vo , e non inutil sussidio spero ne ritrarrà
la Cronologia . Il giorno apprefso otto d’
argento egli me ne portò col riverso istes-
so, e tra quelle la qui accennata, alla An-
golarità della cui epigrafe allora /blamente
avea egli con maraviglia fatto risseffione,
essendogli siata venduta gran tempo fa in.
monte con molt’altre d’argento, senzasar-
gli osservar punto quella, e senza però com-
putarne se non il pelo. L’innocenza di ta-
li circostanze gran credito conciliò subitodi
verità. Si confermava il credito a detto di
tutti dall’ inspezione della Medaglia, e si
confermava dall’ aggiustatezza di ciò che
contiene. La testa è di Galerio Massimia-
no, fatto Cesare insieme con Costanzo Clo-
ro dalli due Imperadoril’anno zoz. L’iscri-
zion del riverso così l’interpreto : Verona.
Nova Porta Rite Candita. Costanzo appena
fatto Cesare fu mandato nelle Gallie, Di
Galerio per assai tempo non si rinvien cosa
alcuna negli Scrittori: sol ritrovo che pu-
gnò co’ Sarmati, e che in quelle parti edifi-
cò Cartelli : ben però si vede con sua testa
la moneta , che ha Vittoria Sarmatica, e
che abbiam detto rappresentare Città, o
Cartello, Guerreggiò egli ancora in Germa-
nia, ed è credibile che in Italia passasiepiù
volte, benché non si legga se non di quando
venne nel 304 a conferir con Massimiano il,
vec-