Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Maffei, Scipione; Vallarsi, Jacopo [Oth.]; Berno, Pierantonio [Oth.]
Verona Illustrata (Parte Quarta Ed Ultima): Contiene Il Trattato In questa seconda edizione accresciuto anche di figure Degli Anfiteatri E Singolarmente Del Veronese — In Verona: Per Jacopo Vallarsi, e Pierantonio Berno, 1731

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.62320#0036
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
59 D E G L I A N
"1 -
vecchio a Milano. Niente però più facile,
che l’aver lui nel passare, o nel trattenerli
in Verona, dato mano alia fabrica d’una
nuova Porta della Città .Gallieno non gran
tempo avanti per timor de’ Barbari vi avea
rifabricatenuove mura,e sopra unasontuo-
sa Porta, che pur sussiste, ne veggiamo
ancor l’Iscrizione. Siccome quel lavoro fu
fatto in somma fretta, il che li ricava dall’
Iscrizione ideila, così è facile eh’altra Por-
ta rimanelse imperfètta, e forte poi peror-
dine di Masfimiano Cesarecondotta a fine.
Di mura fatte di nuovo in quel tempo a
varie Città, e fra quelle a Milano, da Mas
simiano .Augnilo, tocca Aurelio Vittore.
La nolira Porta adunque, secondo ciò che
qui si legge, fu inalzata rzìe, cioè secondo
ài rito dalla religion de Gentili prelcritto,
e con quegli auspizj,che li rie hiedeano nell’
edisicar mura, e porte di Città, quali se-
ret, condo erti erano cofe fante, come abbiam
div. tt. nelle Islituzioni di Giustiniano. Il sacrifizio
si fa però giuda quello monumento, dopo
rer, ve- saticata in Verona fecondo il Rito una nuo-
imi muriy va portaj e li fa innanzi ad erta, e dinota
la dedicazion sua, che volea dire, il di-
chiararla perfezionata, e il cominciare col
favor de gli Dii a porla in uso. L’accordo
adunque con l’Idoria, e la formola, e le
parole qui usate superan di molto la cogni-
zion de’ falsarii, quali per somma previden-
za del Signore sono uomini idioti, e igno-
ranti , e allorché alcuna cola pongon di suo,
danno subito in qualche balorderia. Si ag-
giunge il non esser mai probabile, che chi
avesse voluto fingere con le parole intorno
una Città, avesse perciò seelta una Meda-
glia, il tipo della quale daniun finora è mai
slato preso per Città, ma da tutti per Al-
loggiamento Pretoriano. Nè altre Medaglie
mancano col nome di Città nel contorno ; nè
maraviglia dee far veruna, che nel basso se-
cole si battesse qui moneta, come non la fa
che nell’ istesso tempo si battesse in Aqui-
leia; poiché correa l’istessa ragione, cioè del
pagar le soldatesche, quali nell’una e nell’
altra Città, come di srontiera verso stranie-
re nazioni, e piazza d’arme come or direb-
besi, soggiornavano.
Molto meno dee dar faslidio, che col ti-
po slessosi rappresentino dunque in tali Me-
daglie Città diverse, altra in Italia, altra
in Sarmazia, ed altre non si sa in qual par-
te . Siccome nel secol basso il motto delle
Medaglie molte volte non alludeva più ad
alcun fatto particolare, qual nelle prime
età, ma divenuto mera adulazione, si acco-
munava ad ogni Imperadore; così degli stes-
si Impronti si vaisero spesso variamente.
In Collantino la figura medesima, e nel

FITEATRI 60
medesimo atteggiamento, ed àbito, rap-
presenta ora la Francia, ora 1’ Alemagna.
Disegno,che s’accosta a quello,dicui trat-
tiamo, cioè muro con porta, ma senza le
quattro figure, e fatto però per lignificar
parimente Città , o Cartello, non Castri
Pretoriani, come vien’ anch’ esso interpre-
tato, e non Magazini, com’altri ha volu-
to di frescointenderlo, comincia in Coslan-
zo Cloro, e continua fino in Crispo, ser-
vendo di riverso a ben dieci teste pur con
gli rtesfi motti di Provìdenùa, e di Virtust
ora Militum , ora Auguftorum, ora Caefa-
nim. E’indubitato, che se ben la sorma è
l’istesia, la Città rirtaurata, o fortificata,
overo il Cartello, che si dinota, sarà per Io
più diierso. Torna l’ istessò tipo in Valen-
tiniano, e in Magno Martimo, e in Flavio
Vittore, ma con altra iscrizione : dal che
si conferma, quanto vadano errati coloro,
che vogliono rappresentarsi anche per tal fi-
gura ì Castri Pretorii, quali a quel tempo
non v’eran più, disfatti da Costantino do-
po vinto Massenzio, e abolito il corpo de’
Pretoriani slati a lui savorevoli, come in-
sogna Zosimo. Alloggiamenti militari,ma
non già Pretoriani , potrebber sidamente
per tal tipo esser forsè indicati, in quanto
che gli Alloggiamenti stabili, o sia i Presi,
dii porti alle frontiere de’ nimici, erano in
modo di Cartelli, onde il nome di Caflrum>
e di Caftellum ebbe origine. Tali faranno
slati i Prcfìdiarii Caftri, cui disse A mmian '• 29, s' &
Marcellino, fece edificar Valentmiano di là.
dal Danubio: di Castri fabricati sin da Tra-
iano ne' più fofpetti luoghi fa, menzion Vitto-
re .
AI creder porta di Città , e non d’ Al-
loggiamenti, la rappresèntata nella moneta
di Verona, e nell’ altre simili, difficoltà
sidamente mi fece da prima 1’ avere osser-
vato, come le porte delle Città da gli An-
tichi si facean doppie, qual veggiam la no-
stra di Gallieno in Verona, e si ofservanel-
le Medaglie quella d’Emerita Città di Spa-
gna, e di Casilino mentovata sopra. Ma
non tutte furon certamente in tal guisa ; in
pruova di che osservisi la Medaglia di Quie-
to, in cui la Porta di Nicea si vede, pur
simile a quella del? antidette, e con un fòro
sido. Osservisi altresì la bellissima dell®
istessa tavola, che si conserva nel Museo
del Gran Duca, con la teda d’ Adriano,
e nel riverso una porta di Bizia Città di
Tracia col nome d’ Itio, o sia Iteio Ruffo
Legato, e Vicepretor dell’ Imperadore; e
osservisi la quarta, eh’ è di Gordian Pio
dove una porta si rappresenta della. Città d’
Adrianopoli AAPlANOIIOAITnN . E per
imparare, che variamente si costruivano,
veg-
 
Annotationen