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LIBRO SECONDO.
150
Or fàcciam principio dal più basfo pavi-
mento interiore, sui quale mettono tutti i
secondi rami delle scale moftrate nel pian
terreno , e facciamolo dal numero cinque
per secondare il piegar delle scale, 1’intel-
ligenza delle quali credo sarà molto facili-
tata dalle frecce, che mostrano la lor ten-
denza. Vedelì adunque al numero 5 di que-
lla seconda pianta un ripiano , nel quale
vien’ a metter capo il ramo sinistro della
scala doppia: tal ripiano trova un’apertura
su la sua dritta, quale rappresenta una porta
tonda, alta piedi 1 o, once 6. larga piedi 7. que-
lla può osservarsi come Ita per V appunto
nella Tavola decima > che bisogna anche
qui avere innanzi. Per essa si passa in un
andito occupante lo spazio del num. 4. il
pavimento del quale è mostrato nella detta
tavola col chiaro. In fondo all’ andito è 1’
interna porta d’ uno de’ Vomitorii del ter-
zo giro con sei gradini, quali abbiamo qui
conservati in più luoghi, e che si mostran
nel disegno: nelbistelso modo si va a tutti
gli sbocchi della terza linea. Vuol sapersi,
come le porte de gli sbocchi son conservate
anche in alto quali tutte, e sono uniformi
Frr. Illuflr. Parte IV
in tutti quattro ì giri, alte p. 7. 9. larghe
p. 6. 6. tutte di pietra: i pavimenti son di
gran ladre : li sei scalini (quali tutti di
marmo rosso) che da esse montano per ria-
seir ne’gradi, son larghi un piede, alti om
ce dieci.
Il medesimo andito, dirimpetto a quella
per cui siamo entrati, ha un’ altra porta
quadrata , tutta di gran pietre, grosse quat-
tro piedi : è alta piedi 7. once 9, e detratta
la soglia reità in piedi 7. di luce, con lar-
ghezza di piedi 4. 4. Per essa passasi nello
spazio terzo, ov’è una stanza sonile all’an-
terior’andito per la figura, ma serrata ne i
capi, e dalla quale per una porta tonda più
piccola, e seaza pilafirate di pietra, si va
in camera tronca , quale avea forsè lume
da fenestra, che potea esser nel muro, da
eui si serra per davanti ; ma quelli muri
son tutti disfatti. Quelle due danze con le
porte loro non si son potute inoltrare nella
Tavola, ma 1'importanza era di far vede-
re le scale co’passaggi, e ricapiti loro.
Qui è da avvertire , come di queste tre
porte, la prima, che dal ripiano va in luo-
go di transito , non ha indizio alcuno d’ a-
K % vcr
LIBRO SECONDO.
150
Or fàcciam principio dal più basfo pavi-
mento interiore, sui quale mettono tutti i
secondi rami delle scale moftrate nel pian
terreno , e facciamolo dal numero cinque
per secondare il piegar delle scale, 1’intel-
ligenza delle quali credo sarà molto facili-
tata dalle frecce, che mostrano la lor ten-
denza. Vedelì adunque al numero 5 di que-
lla seconda pianta un ripiano , nel quale
vien’ a metter capo il ramo sinistro della
scala doppia: tal ripiano trova un’apertura
su la sua dritta, quale rappresenta una porta
tonda, alta piedi 1 o, once 6. larga piedi 7. que-
lla può osservarsi come Ita per V appunto
nella Tavola decima > che bisogna anche
qui avere innanzi. Per essa si passa in un
andito occupante lo spazio del num. 4. il
pavimento del quale è mostrato nella detta
tavola col chiaro. In fondo all’ andito è 1’
interna porta d’ uno de’ Vomitorii del ter-
zo giro con sei gradini, quali abbiamo qui
conservati in più luoghi, e che si mostran
nel disegno: nelbistelso modo si va a tutti
gli sbocchi della terza linea. Vuol sapersi,
come le porte de gli sbocchi son conservate
anche in alto quali tutte, e sono uniformi
Frr. Illuflr. Parte IV
in tutti quattro ì giri, alte p. 7. 9. larghe
p. 6. 6. tutte di pietra: i pavimenti son di
gran ladre : li sei scalini (quali tutti di
marmo rosso) che da esse montano per ria-
seir ne’gradi, son larghi un piede, alti om
ce dieci.
Il medesimo andito, dirimpetto a quella
per cui siamo entrati, ha un’ altra porta
quadrata , tutta di gran pietre, grosse quat-
tro piedi : è alta piedi 7. once 9, e detratta
la soglia reità in piedi 7. di luce, con lar-
ghezza di piedi 4. 4. Per essa passasi nello
spazio terzo, ov’è una stanza sonile all’an-
terior’andito per la figura, ma serrata ne i
capi, e dalla quale per una porta tonda più
piccola, e seaza pilafirate di pietra, si va
in camera tronca , quale avea forsè lume
da fenestra, che potea esser nel muro, da
eui si serra per davanti ; ma quelli muri
son tutti disfatti. Quelle due danze con le
porte loro non si son potute inoltrare nella
Tavola, ma 1'importanza era di far vede-
re le scale co’passaggi, e ricapiti loro.
Qui è da avvertire , come di queste tre
porte, la prima, che dal ripiano va in luo-
go di transito , non ha indizio alcuno d’ a-
K % vcr