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Scatassa, Ercole: Chiesa del Corpus Domini in Urbino
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.61695#0452
Chiesa del Corpus Domini in Urbino.
La chiesa di cui ora parlerö ai lettori del Repertorium für Kunst-
wissenschaft non esistepiü: iltuttoestatodemolitoperlacostruzionedel grandi-
ose Palazzo del Convitto de’ Nobili fondato dall’urbinate Clemente XL Possiamo
perö ricostruirla idealmente grazie alla descrizione fatta dal Priore della
Compagnia D. Lattanzio Valentini. La fabbrica, come bene opina il Cal-
zini,1 2) era lavoro de’ Comacini; difatti trovo nei libri delle spese di quel
tempo, ehe i maestri impiegati per la costruzione erano Lombardi. II
Lazzari3) scrive ehe la Compagnia del Corpus Domini venne fondata nei
primi anni del sec. XV; invece esisteva giä un secolo prima come attes-
tano le pergamene esistenti nell’archivio di detta Compagnia; perö sono
con lui quando dice ehe la fabbrica in parola, sia del principio del secolo XV,
forse prima, la compagnia, aveva sede in qualche chiesa, e forse era tutf
una con la cappella del Corpus Domini, ora del Sagramento in Duomo.
Cambiato i tempi, aumentata la popolazione, cresciuto la venerazione
verso il Sagramento e l’assistenza dei moribondi, come aveva per iscopo
la Compagnia, i fratelli pensarono di edificare una nuova chiesa con
l’aiuto dei Signori de’ Montefeltro, e scelsero un luogo centrale onde gli
ammalati di ciascun rione potesseno ricevere con facilitä l’assistenza della
Compagnia. Ecco perche scelsero il luogo di Pian di Mercato, sito nei
cuore della citta.
La nuova chiesa era fra le piü interessanti della regione marche-
giana e racchiudeva opere d’arte de’ piü rinomati maestri del rinascimento,
delle quali opere, le principali, ora fanno parte della Pinacoteca urbinate,
la quäle e cosi interessante da essere la prima dell’Italia centrale, salvo
Firenze.
Ecco la descrizione, quäle la pubblicö anche il P. Pungileoni nei
suo Elogio Storico di Giovanni Santi padre di Raffaello,3) abbastanza svisata
ed incompleta, ehe io copio dall’origionale.
E. Calzini, Urbino e suoi Monumenti. Rocca S. Cassiano. Licinio Cap-
pelli ed. 1897.
2) Andrea Lazzari. Delle chiese di Urbino. Urbino. Tip. Giovanni Guer-
rini. 1801.
3) Urbino. Tip. Vincenzo Guerrini. 1822.
La chiesa di cui ora parlerö ai lettori del Repertorium für Kunst-
wissenschaft non esistepiü: iltuttoestatodemolitoperlacostruzionedel grandi-
ose Palazzo del Convitto de’ Nobili fondato dall’urbinate Clemente XL Possiamo
perö ricostruirla idealmente grazie alla descrizione fatta dal Priore della
Compagnia D. Lattanzio Valentini. La fabbrica, come bene opina il Cal-
zini,1 2) era lavoro de’ Comacini; difatti trovo nei libri delle spese di quel
tempo, ehe i maestri impiegati per la costruzione erano Lombardi. II
Lazzari3) scrive ehe la Compagnia del Corpus Domini venne fondata nei
primi anni del sec. XV; invece esisteva giä un secolo prima come attes-
tano le pergamene esistenti nell’archivio di detta Compagnia; perö sono
con lui quando dice ehe la fabbrica in parola, sia del principio del secolo XV,
forse prima, la compagnia, aveva sede in qualche chiesa, e forse era tutf
una con la cappella del Corpus Domini, ora del Sagramento in Duomo.
Cambiato i tempi, aumentata la popolazione, cresciuto la venerazione
verso il Sagramento e l’assistenza dei moribondi, come aveva per iscopo
la Compagnia, i fratelli pensarono di edificare una nuova chiesa con
l’aiuto dei Signori de’ Montefeltro, e scelsero un luogo centrale onde gli
ammalati di ciascun rione potesseno ricevere con facilitä l’assistenza della
Compagnia. Ecco perche scelsero il luogo di Pian di Mercato, sito nei
cuore della citta.
La nuova chiesa era fra le piü interessanti della regione marche-
giana e racchiudeva opere d’arte de’ piü rinomati maestri del rinascimento,
delle quali opere, le principali, ora fanno parte della Pinacoteca urbinate,
la quäle e cosi interessante da essere la prima dell’Italia centrale, salvo
Firenze.
Ecco la descrizione, quäle la pubblicö anche il P. Pungileoni nei
suo Elogio Storico di Giovanni Santi padre di Raffaello,3) abbastanza svisata
ed incompleta, ehe io copio dall’origionale.
E. Calzini, Urbino e suoi Monumenti. Rocca S. Cassiano. Licinio Cap-
pelli ed. 1897.
2) Andrea Lazzari. Delle chiese di Urbino. Urbino. Tip. Giovanni Guer-
rini. 1801.
3) Urbino. Tip. Vincenzo Guerrini. 1822.