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Ridolfi, Carlo
Le maraviglie dell'arte ovvero le vite degli illustri pittori Veneti e dello stato (Band 2) — Padova, 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.33474#0136

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VtTA
Dif JACOPO DA PONTE
DA BASSANO.

J-l on sono che veramente degni di iode coioro ciie,
oltre le numerose maniere ritrovate dagli eccellen-
ti pittori, han saputo inventar nuovi modi di ben
dipingere; essendo facile ad ognuno, benchè di me-
diocre ingegno, il seguir ie orme dagii aitrui piedi
calcate, mentre io inventar noveile iorme fu sem-
pre da grandi e peliegrini inteiletti. Chiarissimi in
questa parte furono Gio. Beilino, Raffaeiio, Leonar-
do da Vinci, Giorgione, Tiziano, il Tintoretto, ii
Veronese, ed aitri; ciascuno de'quali imitò rara-
mente, ma con diverso stiie, la natura, chi di ioro
recando grazia a'sembìanti, morbidezza aiie carni,
rilievo a' corpi, stringatura al disegno, e decoro ai-
ie invenzioni; onde con taii diversità si fecero co-
noscere per ecceilenti non soio, ma instituirono le
scuoie loro.
Appo questi devesi con ragioue coiiocare Jacopo
da Bassano, che allontanatosi daile usate maniere,
con nuovo modo, iondato neiia fbrza e neiia natura-
lezza, seppe formar ia propria sua, ia quaie è sem-
pre piaciuta ai professori non solo, ma aii' univer-
saie, per una taie proprietà ch'egii arrecò alie cose
tutte che prese a dipingere, ed in particoiare agii
animali; sì che ai bue non manca ciie ii muggire,
 
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