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Ridolfi, Carlo
Le maraviglie dell'arte ovvero le vite degli illustri pittori Veneti e dello stato (Band 2) — Padova, 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.33474#0526

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Venezta.

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MA TT EO INGOH
DETTO RAVENNATO

Ì^[atteo venne da Ravenna fanciuììo a Venezìa
in casa di Luigi Benfatto; ed avvezzatosi neli'ar-
te, !o coadjuvò in breve negii ornamenti ed in ai-
tre cose. Mancato Luigi, egii diede Ane a molte
pitture di queiio rimaste imperfette, e segui per
quaiciie tempo ia maniera del maestro; e dappoi
si diede ad imitare iì Paima, coi di cui stiie con-
dusse moite deile sue fatiche. Si diìettò anche dei-
i'architettura; e si dice che sia di sua invenzione
Faltar maggiore di san Lorenzo in Venezia, ch'è
uno dei piu grandi ed adorni di queiia città.
Ne' suoi principii fece Matteo in Venezia aiia
nazione fìorentina, per ia soiennità di san Giovan-
ni, nei santi Apostoii, aìcune fìgure per ornamen-
to ; una pìccioia tavoia aiie Convertite, eri un'An-
nunziata a!ia signora Paoìa Faliero. Aiie Monache
di santa Marta iavorò molti quadretti con varie
divozioni ; ai signor Aiberto Muti ie nozze di Ca-
na di Gaiiiea ; e per ia chiesa di santa Chiara san
Giovanni che battezza ii Saivatore.
Tolto in protezione dai signor Gabrieìe Ca-
iiari fìgiiuoio di Paoio, gii fcce far moite opere ad
 
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