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V!TA
Di
PtETRO MALOMBRA
CiTTADINO VENEZIANO
dhe poco vaìgano ad eternare ii nome ie ricchez-
ze e ia nobiìtà, se non vanno accompagnate dalia
virtù, ne veggiamo moltiplicati esempii in coloro
che, privi di taii iregi, muojono per sempre coi
nome ; onde non è che sicuro scudo, per ripararsi
daiie ingiurie del tempo, ii provvedersi deiie virtù,
per ie quali eternamente viviamo. E tanto avvenne
a Pietro Maiombra, hglio di Bartolommeo, Reg-
gente della Canceileria ducaie in Venezia, e poeta
illustre de' suoi tempi, ii quale seppe schermirsi
con la pittura dagPincontri infeiici delia fortuna,
e procacciarsi col penneiio un chiaro e perpetuo
grido nei mondo.
Nacque Pietro in Venezia i'anno i556, e negli
anni suoi pueriii attese ailo studio delie lettere, e
diiettossi del canto e del suono. Passò gii anni gio-
vaniii nei carico delia Canceiieria ducaie ; e per-
chè era non meno applicato aiia pittura pratican-
do neila casa di Giuseppe Salviati pittore, ritraeva
ie opere sue. Quindi egii soleva abbeiiire ie spedi-
zioni ducali di fregi, di grottesche, e d'altri vaghi or-
namenti, acquistandone molta lode. Ma cangiando
V!TA
Di
PtETRO MALOMBRA
CiTTADINO VENEZIANO
dhe poco vaìgano ad eternare ii nome ie ricchez-
ze e ia nobiìtà, se non vanno accompagnate dalia
virtù, ne veggiamo moltiplicati esempii in coloro
che, privi di taii iregi, muojono per sempre coi
nome ; onde non è che sicuro scudo, per ripararsi
daiie ingiurie del tempo, ii provvedersi deiie virtù,
per ie quali eternamente viviamo. E tanto avvenne
a Pietro Maiombra, hglio di Bartolommeo, Reg-
gente della Canceileria ducaie in Venezia, e poeta
illustre de' suoi tempi, ii quale seppe schermirsi
con la pittura dagPincontri infeiici delia fortuna,
e procacciarsi col penneiio un chiaro e perpetuo
grido nei mondo.
Nacque Pietro in Venezia i'anno i556, e negli
anni suoi pueriii attese ailo studio delie lettere, e
diiettossi del canto e del suono. Passò gii anni gio-
vaniii nei carico delia Canceiieria ducaie ; e per-
chè era non meno applicato aiia pittura pratican-
do neila casa di Giuseppe Salviati pittore, ritraeva
ie opere sue. Quindi egii soleva abbeiiire ie spedi-
zioni ducali di fregi, di grottesche, e d'altri vaghi or-
namenti, acquistandone molta lode. Ma cangiando