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Ridolfi, Carlo
Le maraviglie dell'arte ovvero le vite degli illustri pittori Veneti e dello stato (Band 2) — Padova, 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.33474#0325

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399
V!TA
D! DOMEWICO mcc:o
DETTO
IL BRUSASORCI
E D^ALTRI PITTORI VERONESI
ra i pittori di stima che poterono aggrandire
il nome della scuoia veronese, che vissero dopo i!
Carotto Liberale, ed altri di quella prima età, uno
dei più valorosi per la bellezza dell ingegno e per
la felicità del suo dipingere fu Domenico Riccio,
detto il Brusasorci, essendo stato Jacopo suo padre
inventore di quell'ordigno con cui s! prendono i sor-
ci ; cbe poì, con nome corrotto, fu detto ii Brusa-
sorci, il quale applicò Domenico al mestier suo di
fare ornamenti ed intagli in legname; ed essendo
pronto d'ingegno, fece tosto alcune figure di le-
gno, le quali Jacopo fece vedere al Carotto pittore
suo compare, cbe maravigliatosi della vivacità del
bglioccio, il persuase a fario disegnare, ed attendere
alla pittura; ed indi ricevendolo in sua casa, gl'in-
segnò con ogni amore i precetti dell'arte sua. Ma
avanzando in poco tempo Domenico il sapere del
maestro, si risolse il padre mandarlo a Venezia, ac-
ciò colla veduta delle opere di Tiziano e di Gior-
gione potesse maggiorinente erudirsi, tenendo la
via del Carotto dclla veccbia maniera; dove studian-
do pcr qualcbe ternpo, apprese certo cbe di gran-
dezza, e miglior modo nel colorire.
 
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