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Ridolfi, Carlo
Le maraviglie dell'arte ovvero le vite degli illustri pittori Veneti e dello stato (Band 2) — Padova, 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.33474#0532

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TOMASO SANDRiNO

BRESCtANO


tja piu lodevole parte del pittore fu sempre ii
rappresentare la forma dcH'uomo, come oggetto
iì più nobiie che ci Rguri; ma tra gìi ornamenti
che si frappongono nelia pittura, dubbio non è che
l'architettura tiene ii primo iuogo, poiché arreca
non piccoio decoro alie istorie, e rende vaghezza
ai iuoghi che di quella si abbeiiiscono ; ia quale
pur ricerca studio ed invenzione. In questa parte
valse moltissimo Tomaso Sandrino bresciano ; on-
de di iui ancora, fra' celebrati nostri pittori, faremo
alcuna onorevoie menzione.
Fu costui d'umile nascita, ma si rese chiaro
mediante così fatti studii. Dimostrò egli l'acutez-
za dell'ingegno in particoiare nei sofhtti, ne'quali
finse pergoiati, archi, coionne ritorte, risalti, pic-
caglie, tribune, e sì fatte cose, facendole scorciare
con maravigiioso artihcio.
E opera sua molto stimata quella ch' egii fece
nei refettorio dei Monaci di Rodengo, ia quale di-
vise di vaghc prospettive, e d'altri belli e capric-
ciosi ornamenti.
 
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