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Ridolfi, Carlo
Le maraviglie dell'arte ovvero le vite degli illustri pittori Veneti e dello stato (Band 2) — Padova, 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.33474#0337

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5 i i
VtTA
Di BATTISTA DEL MORO
E
DI ORLANDO FIACCO

-Fiorirono negìi anni mecìesimi di Domenico, in
Verona, cìue giovani di molto valore, i quaìi aumen-
tarono coiìe opere ìoro gii onori di queiia patria.
Uno fu Battista d'Angeìo, detto ii Moro, perché pre-
se in mogiie una dgiiuola di Francesco Torbicio, no-
minato ii Moro ; e di iui si veggono opere in Verona
nei Duomo, nella cappeiia deil'aitar maggiore, delia
vita di Maria Vergine^ in santa Maria in organo,
in sanFEufemia, ed altrove. L'aitro é Oriando Fiac-
co, da alcuni detto Fiacco, di cui appresso diremo.
Battista dunque fu versatissimo non meno neiie
cose ad oiio, che in queiie a fresco ; e di questa ma-
niera pur si veggono sue pitture in santa Eufemia^
neiie case deTonti Canossi, ed in aìtri iuoghi; sen-
do costume dei gentiiuomini di terraferma ci'abbel-
iire le loro abitazioni di pitture. E opera cii costui^
aci oiio, in san Fermo, ia tavoia cii san Nicolò coi-
locato fra le nubì; ed a'piedi havvi ciue hgure cii
Santi formate con molta maestria. A canto aiia sa-
crestia dipinse, neii'aitare di messer Torelio Sarai-
na, scrittore deile Istorie di V erona, i'Angeio Rafiaeie
con Tobiay e nostra Signora a mezx'aria coi Bam-

Verona.
 
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