198 Defcrìziove deir Italia
fa il sale , e vi sono le cave dell’ Alabastro. A
inano sinistra nella strada di Firenze si vede^
l’Ancisa, dove vogliono, che nascessè il Petrar-
ca . Più oltre vedesi Fighine, ed altri luoghi
del Valdarno, fino che passàto un poco di ca-
mino montuoso, si ritrova una bella pianura
che conduce ad
A R E Z Z O.
Quella Ci/tà una delle più antiche della
ILI Toscana, contandoli tra le dodici Città
principali della medesima, posta alle radici di
un colle d’aria molto buona • Non si sà precisa-
mente quando i Romani la conquistarono ; si sà
solamente, che ancora sotto i medesimi era_»
molto magnifica , e potente, come si vede da
varie rovine di Condotti, di Naumachie, dell’
Anfiteatro, del Campidoglio, e da ciò che ri-
feriscono gl* Istorici, che .gl’ Aretini fornirono
a i Romani gran quantità d’armi, e grano per
Tarmata navale di Scipione Affricano, quando
portò la guerra a Cartagine. Plinio fa menzio-
ne de’ vali di terra , che si facevano ad Arezzo
come i migliori, e più (limati d’Italia. Dopo
la decadenza dell’imperio acquistò quella Città
la sua libertà, e fu governata da’ suoi Vescovi,
che favorivano la parte Ghibellina , onde ebbe-
ro da sollenere più guerrecpntro la Chiesa i Fio-
renti»! 9 e Senesi ; ma finalmente cadde in po-
tere
fa il sale , e vi sono le cave dell’ Alabastro. A
inano sinistra nella strada di Firenze si vede^
l’Ancisa, dove vogliono, che nascessè il Petrar-
ca . Più oltre vedesi Fighine, ed altri luoghi
del Valdarno, fino che passàto un poco di ca-
mino montuoso, si ritrova una bella pianura
che conduce ad
A R E Z Z O.
Quella Ci/tà una delle più antiche della
ILI Toscana, contandoli tra le dodici Città
principali della medesima, posta alle radici di
un colle d’aria molto buona • Non si sà precisa-
mente quando i Romani la conquistarono ; si sà
solamente, che ancora sotto i medesimi era_»
molto magnifica , e potente, come si vede da
varie rovine di Condotti, di Naumachie, dell’
Anfiteatro, del Campidoglio, e da ciò che ri-
feriscono gl* Istorici, che .gl’ Aretini fornirono
a i Romani gran quantità d’armi, e grano per
Tarmata navale di Scipione Affricano, quando
portò la guerra a Cartagine. Plinio fa menzio-
ne de’ vali di terra , che si facevano ad Arezzo
come i migliori, e più (limati d’Italia. Dopo
la decadenza dell’imperio acquistò quella Città
la sua libertà, e fu governata da’ suoi Vescovi,
che favorivano la parte Ghibellina , onde ebbe-
ro da sollenere più guerrecpntro la Chiesa i Fio-
renti»! 9 e Senesi ; ma finalmente cadde in po-
tere