Parte Seconda• 307
te, avendo sottoposto alla sua Diocesi l’altra^
Città di Cingoli, già Colonia Romana, fonda-
ta , o riparata da T* Labieno, Luogotenente di
Cesare nella guerra de’ Galli ♦ Patì anche quella
all’ uso dell’ altre Città d’Italia molto lòtto i
Goti. L’aria è assai sottile ; vi sono molte mani-
satture , particolarmente di sera, e delle ricche,
e buone Famiglie. .Nella Cattedrale vi è il Cor-
po di S. Exuperantio Vescovo ; e nella Città
molte buone Chiese , e Conventi, con un Novi-
ziato de’ Cappuccini, e il Monastero di S. Spe-
randia, ove li conserva intatto ilsuo Corpo.
ANCONA.
L’Origine di quella Città vogliono sia Greca*
come si dimoltra nel suo nome, che ligni-
fica un cubito umano, essendo situata alla punta
d’un promontorio, che avanza nel mare, come
un cubito . Fu fondata, secondo Plinio, e Stra-
bene dai Siracusani 5 che fuggivano dal Tiranno
Dionisio : onde Giovenale nella Satira quarta la
chiama Città Dorica. Non si sa precisamente y
quando folle fatta Colonia de’ Romani, ma cre-
dei! 5 seguissè dopo la guerra de’ Tarentini, che
precedè la prima Cartaginese. Pallata dal do-
minio de* Romani, e de® Barbari nelle mani di
Ottoneiy. Imperatore, la concede ad Azzo
da Elle, dal quale passò nel dominio della Sede
Apostolica. La situazione della Città è alla pen-
te, avendo sottoposto alla sua Diocesi l’altra^
Città di Cingoli, già Colonia Romana, fonda-
ta , o riparata da T* Labieno, Luogotenente di
Cesare nella guerra de’ Galli ♦ Patì anche quella
all’ uso dell’ altre Città d’Italia molto lòtto i
Goti. L’aria è assai sottile ; vi sono molte mani-
satture , particolarmente di sera, e delle ricche,
e buone Famiglie. .Nella Cattedrale vi è il Cor-
po di S. Exuperantio Vescovo ; e nella Città
molte buone Chiese , e Conventi, con un Novi-
ziato de’ Cappuccini, e il Monastero di S. Spe-
randia, ove li conserva intatto ilsuo Corpo.
ANCONA.
L’Origine di quella Città vogliono sia Greca*
come si dimoltra nel suo nome, che ligni-
fica un cubito umano, essendo situata alla punta
d’un promontorio, che avanza nel mare, come
un cubito . Fu fondata, secondo Plinio, e Stra-
bene dai Siracusani 5 che fuggivano dal Tiranno
Dionisio : onde Giovenale nella Satira quarta la
chiama Città Dorica. Non si sa precisamente y
quando folle fatta Colonia de’ Romani, ma cre-
dei! 5 seguissè dopo la guerra de’ Tarentini, che
precedè la prima Cartaginese. Pallata dal do-
minio de* Romani, e de® Barbari nelle mani di
Ottoneiy. Imperatore, la concede ad Azzo
da Elle, dal quale passò nel dominio della Sede
Apostolica. La situazione della Città è alla pen-