420 Defcrizione di Roma , Napoli, e Sicilia
gl avanzi, che conducono a Terracina. Fu que- ieni
ita Città detta Anxur, celebre trai Volici, etra occ
i Romani per il Tempio di Giove, del quale si j|p,
ammira ancora la facciata . soflenuta da grolle nco'
colonne di marmo . La Città è piccola, e spopo- cos]
lata, mezzo miglio lontana dal mare, vicino ai
monti, lenza alcun porto : quantunque chi vuole «no
andare a Napoli per mare , imbarcatoi! alla riva tro .
del Tevere , detta Ripa grande in Roma, e jap|
giunti a Fiumicino , ove il sopradetto fiume fot- fjtn
mando un’ Isola imbocca nel mare , si corteggia nUaj
Nettuno, Porto d’Anzo , S. Felicita , ed altri
luoghi della Marina, pieni d’avanzi di Ville de- C1^
gl’antichi Romani , e de’ moderni, tra le quali ffljnj
risplendono le beile Ville del Cardinale Aleilan-
dro Albani, del Cardinale Corsini, del Prenci- 3oa]
j>e Pamfilj, e del Marchese Costaguti, si arriva a frutt
Terracina, corteggiando il Tirreno ■ E’ilpaese
di Terracina , benché di mal’ aria, abbondante g|jan
di biade, vino, ed olio, tenendovi i 1 Papa pie- ^an
cola guarnigione, come Città di frontiera , giac- vjpor
che due miglia lontano si entra nel Regno di 110 £
Napoli. tal];
FONDI, dic u,
■ . Torri
TT Rima di venire alla deserizione della prima l))a|e
X Città del Regno di Napoli, panni necess’a- pepCj
rio informare il Lettore di quello Regno - Ha il ari) ■
Regno di Napoli cento cinquanta leghe diluii- C|>aJt
ghezza , e quaranta di larghezza, avendoaSet-
gl avanzi, che conducono a Terracina. Fu que- ieni
ita Città detta Anxur, celebre trai Volici, etra occ
i Romani per il Tempio di Giove, del quale si j|p,
ammira ancora la facciata . soflenuta da grolle nco'
colonne di marmo . La Città è piccola, e spopo- cos]
lata, mezzo miglio lontana dal mare, vicino ai
monti, lenza alcun porto : quantunque chi vuole «no
andare a Napoli per mare , imbarcatoi! alla riva tro .
del Tevere , detta Ripa grande in Roma, e jap|
giunti a Fiumicino , ove il sopradetto fiume fot- fjtn
mando un’ Isola imbocca nel mare , si corteggia nUaj
Nettuno, Porto d’Anzo , S. Felicita , ed altri
luoghi della Marina, pieni d’avanzi di Ville de- C1^
gl’antichi Romani , e de’ moderni, tra le quali ffljnj
risplendono le beile Ville del Cardinale Aleilan-
dro Albani, del Cardinale Corsini, del Prenci- 3oa]
j>e Pamfilj, e del Marchese Costaguti, si arriva a frutt
Terracina, corteggiando il Tirreno ■ E’ilpaese
di Terracina , benché di mal’ aria, abbondante g|jan
di biade, vino, ed olio, tenendovi i 1 Papa pie- ^an
cola guarnigione, come Città di frontiera , giac- vjpor
che due miglia lontano si entra nel Regno di 110 £
Napoli. tal];
FONDI, dic u,
■ . Torri
TT Rima di venire alla deserizione della prima l))a|e
X Città del Regno di Napoli, panni necess’a- pepCj
rio informare il Lettore di quello Regno - Ha il ari) ■
Regno di Napoli cento cinquanta leghe diluii- C|>aJt
ghezza , e quaranta di larghezza, avendoaSet-