Parte Prima . 133
no,che Ottaviano, Marcantonio,e Lepido par-
tissero tra loro la Monarchia Romana . Li detti
due Fiumi dopo breve corso, entrano nell’ altro
Fiume detto Samoggia , che porta unitamente
l’acque nel Reno, il quale sbocca nel Pò. Ap-
pretto Bologna incontrali unPonte di pietra lun-
ghissimo,il quale congiunge insieme ambedue le
rive, e quindi ad un miglio giungesi allaCittà di
B O L O G N A.
FU la Città di Bologna , secondo gl? antichi
Autori, fabbricata da’ Toscani, costituen -
dola Capitale delle dodici Città, che i Tpscani
possedevano in Lombardia; di dove furono cac-
ciati da’ Galli, al tempo de’ Tarquinj, e quelli
finalmente da’Romani , che vi condotterò una
Colonia. Dopo la rovina dell’ Imperio Roma-
no: Bologna fu soggetta ora a i Longobardi, ora
agl’Esarchi di Ravenna; ellendo poi ritornata
sotto gl* Imperatori di Occidente a i tempi di
Carlo Magno , e de’ suoi succeiìòri, nei pattare
che fece la sede deirimperu diFrancia in Alema-
gna ,gl’ abitanti di Bologna li misero in libertà,
ad imitazione dell’ altre Città di Lombardia •
Non godè però lungo tempo di tal fortuna, poi-
ché le fazzioni de’ Lambertazzi, e Geremia gli
suscitarono delle guerre così intelline, che du-
rarono longo tempo,onde per liberarsene, i Bo-
logneli ricorsero al Papa. Ma trovandoli la Sede
I 3 Apo-
no,che Ottaviano, Marcantonio,e Lepido par-
tissero tra loro la Monarchia Romana . Li detti
due Fiumi dopo breve corso, entrano nell’ altro
Fiume detto Samoggia , che porta unitamente
l’acque nel Reno, il quale sbocca nel Pò. Ap-
pretto Bologna incontrali unPonte di pietra lun-
ghissimo,il quale congiunge insieme ambedue le
rive, e quindi ad un miglio giungesi allaCittà di
B O L O G N A.
FU la Città di Bologna , secondo gl? antichi
Autori, fabbricata da’ Toscani, costituen -
dola Capitale delle dodici Città, che i Tpscani
possedevano in Lombardia; di dove furono cac-
ciati da’ Galli, al tempo de’ Tarquinj, e quelli
finalmente da’Romani , che vi condotterò una
Colonia. Dopo la rovina dell’ Imperio Roma-
no: Bologna fu soggetta ora a i Longobardi, ora
agl’Esarchi di Ravenna; ellendo poi ritornata
sotto gl* Imperatori di Occidente a i tempi di
Carlo Magno , e de’ suoi succeiìòri, nei pattare
che fece la sede deirimperu diFrancia in Alema-
gna ,gl’ abitanti di Bologna li misero in libertà,
ad imitazione dell’ altre Città di Lombardia •
Non godè però lungo tempo di tal fortuna, poi-
ché le fazzioni de’ Lambertazzi, e Geremia gli
suscitarono delle guerre così intelline, che du-
rarono longo tempo,onde per liberarsene, i Bo-
logneli ricorsero al Papa. Ma trovandoli la Sede
I 3 Apo-