Parte Seconda . 325
Tutte le muraglie dellaChiesa,.edelChiostro
sono dipinte da i primi riparatori della pittura,
come Cimabue , Giotto , Giottino ; Pietro Ca-
vallini ; ma ciò che è conlìderabile, è il perdono
d’Assili dipinto da Federigo Barocci, in cui
v'impiegò sette anni.
AllaChiesa di S. Damiano riposa il Corpo
di S. Chiara , ove è un numeroso Convento di
Francescane,che non vivono, che di elemosine;
qui pure li vede qualche pittura di Giottino ,
vi sono ancora nella Città i Cappucini, e Mi-
nori Oil’ervanti, che vivono anche essi di ele-
mosine, che reca maraviglia, come vi vino tan-
ti Religiosi dell’ Ordine di S- Francesco in una
Città quali deserta, e senzacommercio. Dodi-
ci miglia lontano da quella Città , passato il siu-
me Tevere si arriva a
P E R © G I A.
TZJ U quella Città , delle principali dello Sta-
£ to Ecclellaltico, detta dagl’antichi Colo-
nia Augussa Perufia . Molto rilplendè a tempo
de’ Romani, avendo sopportato un lungo atte-
dio nel seguire le parti d’Antonio, e più lungo
per difenderli da Totila Re de’ Goti, che aven-
dola finalmente presa, la rovinò. Narsete la
riedificò, e nuovamente occupata da’Longo-
bardi, alia loro delìruzzione, anch’elsa con
le altre Città d’Italia si mise in libertà, fino che
X 2 dopo
Tutte le muraglie dellaChiesa,.edelChiostro
sono dipinte da i primi riparatori della pittura,
come Cimabue , Giotto , Giottino ; Pietro Ca-
vallini ; ma ciò che è conlìderabile, è il perdono
d’Assili dipinto da Federigo Barocci, in cui
v'impiegò sette anni.
AllaChiesa di S. Damiano riposa il Corpo
di S. Chiara , ove è un numeroso Convento di
Francescane,che non vivono, che di elemosine;
qui pure li vede qualche pittura di Giottino ,
vi sono ancora nella Città i Cappucini, e Mi-
nori Oil’ervanti, che vivono anche essi di ele-
mosine, che reca maraviglia, come vi vino tan-
ti Religiosi dell’ Ordine di S- Francesco in una
Città quali deserta, e senzacommercio. Dodi-
ci miglia lontano da quella Città , passato il siu-
me Tevere si arriva a
P E R © G I A.
TZJ U quella Città , delle principali dello Sta-
£ to Ecclellaltico, detta dagl’antichi Colo-
nia Augussa Perufia . Molto rilplendè a tempo
de’ Romani, avendo sopportato un lungo atte-
dio nel seguire le parti d’Antonio, e più lungo
per difenderli da Totila Re de’ Goti, che aven-
dola finalmente presa, la rovinò. Narsete la
riedificò, e nuovamente occupata da’Longo-
bardi, alia loro delìruzzione, anch’elsa con
le altre Città d’Italia si mise in libertà, fino che
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