200 Defcrizìone dell' Italia
Prencipe del Sagro Romano Impero, con l’uso
del Pallio da Benedetto XIII. ottenuto . Nella
Pieveinsigne Collegiata vi è un quadro di Fe-
derigo Barocci ; La facciata della Casa Vasari
è tutta, dipinta da Giorgio Vasari. Visonoaltre
belle fabbriche, e nella piazza una statua del
Gran Duca, con un’ antica fortezza . Fiorirono
in Arezzo le nobili famiglie degl’ Azzi, Alber-
gotti, Bacci, Fioraja, Gamurrini, Giudici,
Montami, Ricoveri, Palliani, Libertini, ed
altre .
Ritornando nuovamente a Firenze , ed
uscendo dalla Porta Romana, veduta la deli-
ziosa villa di Poggio Imperiale della Casa Me-
dici , nobile per i viali, le siatile , e le pitture,
si và a S. Casciano, alle Tavernelle , a Poggi-
bonzi , a Calìiglioncello, e poco più oltre si
scuopre
SI E N A.
I Galli Sennoni, sotto la condotta diBrenno.
vogliono gl’Istorici, che fodero fondatori di
quella Città, che , poi passata in Colonia de’Ro-
mani da Floro, e Antonino, si chiama Sena 'Ju-
lia . E’ grande , ed aliai vaga , quantunque non
sia molto popolata, esfondo situata alle radici
d’amenissime colline . Era Città libera , e capo
d’antica Repubblica, tiranneggiata soto per al-
quanto tempo dai Salimbeni, ePetrucci. Mob
te
Prencipe del Sagro Romano Impero, con l’uso
del Pallio da Benedetto XIII. ottenuto . Nella
Pieveinsigne Collegiata vi è un quadro di Fe-
derigo Barocci ; La facciata della Casa Vasari
è tutta, dipinta da Giorgio Vasari. Visonoaltre
belle fabbriche, e nella piazza una statua del
Gran Duca, con un’ antica fortezza . Fiorirono
in Arezzo le nobili famiglie degl’ Azzi, Alber-
gotti, Bacci, Fioraja, Gamurrini, Giudici,
Montami, Ricoveri, Palliani, Libertini, ed
altre .
Ritornando nuovamente a Firenze , ed
uscendo dalla Porta Romana, veduta la deli-
ziosa villa di Poggio Imperiale della Casa Me-
dici , nobile per i viali, le siatile , e le pitture,
si và a S. Casciano, alle Tavernelle , a Poggi-
bonzi , a Calìiglioncello, e poco più oltre si
scuopre
SI E N A.
I Galli Sennoni, sotto la condotta diBrenno.
vogliono gl’Istorici, che fodero fondatori di
quella Città, che , poi passata in Colonia de’Ro-
mani da Floro, e Antonino, si chiama Sena 'Ju-
lia . E’ grande , ed aliai vaga , quantunque non
sia molto popolata, esfondo situata alle radici
d’amenissime colline . Era Città libera , e capo
d’antica Repubblica, tiranneggiata soto per al-
quanto tempo dai Salimbeni, ePetrucci. Mob
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