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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 16.1888

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Nr. 9-10
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Cantarelli, Luigi: Anabolicarii
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https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0404

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36G

Anabolicarii

ANABOLICAEII

Il 137° dei Fragmenta Iuris Vaticana (Iurisprud. Anteiu-
stinian., ed. 5, Huschke, pag. 758) è così concepito: Anabolicarii
a ttUelis curationibusqiie habent vacationem. Chi sono questi
anabolicarii esonerati dalle tutele e dei quali niun' altra men-
zione troviamo nelle fonti? Di qiu^to problema si occuparono,
parecchi anni fa, i due sommi maestri della scienza archeologica
nel nostro secolo, intendo dire, il Borghesi ed il Mommsen.
Secondo il primo (Oeavres, III, p. 132), gli anabolicarii erano
- coloro che lavoravano Yanabolium, di cui Valerio Sinforo re-
galò Esculapio in una lapide del Gruferò, e che noi diremmo
fabricatori di cappotti, alla figura dei quali si accosta il mantello
di Telesforo, fedel compagno di quel dio ». Il Mommsen (Degli
Accensi Velati [Annali dell'Instituto Archeologico, 1849, p. 214])
invece, « non vedendo la cagione di liberare i fabbricanti delle
anabole o gnarnacche dalle tutele » ama piuttosto « di confron-
tare cogli anabolicarii i catabolensi del codice Teodosiano, che
avevano la cura di trasportare il grano da Ostia a Koma » e ne
deduce che « cotesti si potevano dire anabolicarii, trasportando
il grano dvà ttotuhóv ».

Queste sono le ipotesi del Borghesi e del Mommsen intorno
al problema che forma oggetto dello scritto presente. La prima, per
quanto io sappia, è stata abbandonata ; la seconda, invece, è dive-
nuta ormai l'opinione comune degli eruditi, tra i quali basterà
 
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