Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:
Scano, Dionigi: Scoperte artistiche in Oristano: contirbuto alla storia dell'arte in Sardegna$nElektronische Ressource
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0022

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
DIONIGI SCANO

costituire un leggiadro esem-
pio di quelle costruzioni ch’eb-
bero la loro origine in Borgogna
e fiorirono nell’Italia centrale
con le abbazie cisterciensi, alle
quali gli artefici toscani im-
pressero quel sentimento clas-
sico che costituisce l’influenza
locale nelle loro opere.

S’ignora l’epoca in cui la
chiesa di San Francesco venne
eretta; ma dai caratteri stili-
stici sovraccennati possiamo
ritenerla opera della fine del
xrii o del principio del xiv se-
colo e quest’assegnazione, an-
che se circoscritta a limiti così
estesi, rende inverosimile l’opi-
nione — accolta da molti sto-
rici e da noi riportata più
sii — che la chiesa in origine fosse annessa ad un convento dell’ordine dei benedettini.

Premessi questi rilievi, che spiegano l’esistenza di alcune opere d’arte medievali nella
nuova chiesa, dirò che estendendo le mie indagini, che nella chiesa e nella caserma rimasero
infruttuose, ai magazzini annessi ai locali del convento, abitati dai padri francescani, rinvenni
fra vecchi simulacri in legno, fra rottami e arredi di culto inservibili, in un oscuro fondaco
una statuetta poggiante su uno zoccolo ottagono, avente in bei caratteri gotici incisa la
seguente iscrizione che ci permette d’assegnare in modo ineccepibile l’esecuzione della scultura
ad un chiaro artista di quella scuola, che, derivata dall’opera riformatrice di Nicola e di
Giovanni Pisano, ebbe nuovo impulso da un altro insigne scultore, Andrea da Pontedera:
f NINVS : MAGISTRI : ANDREE : DE PISIS : ME FECIT :

Lastra tombale - Cagliari, Museo

Nino di Pisa ■— non havvi chi lo ignori —
fu scultore valente ed originale e certo non
sono esagerate le lodi che a lui tributarono
i più reputati critici quali il Vasari, il Cico-
gnara, il Cavalcaselle ed il Supino, che studiò
per ultimo con garbo il nostro artista pub-
blicando i risultati in una pregevole mono-
grafia. 1

Da giovane aiutò suo padre, Andrea
Pisano, nelle porte del battistero, succeden-
dogli per qualche tempo come architetto
della cattedrale di Orvieto.

In Santa Maria Novella, collocata in alto
sul sepolcro di Aldobrandino Cavalcanti,
havvi del nostro artista una Madonna, che
ilVasari dice incominciata dal padre, mentre,
per la iscrizione incisa nel plinto ottagono:
HOC OPVS FECIT NINVS MAGRI AN-
DREE DE PISIS e pei caratteri stilistici,
devesi invece ritenere come opera leggiadra

Archivio Storico dell’Arte, 1895, pag. 343.

Cattedrale di Oristano
 
Annotationen