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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 1
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Bibliografia artistica
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BIBBIOGRAFIA A RTISTICA

2.

Bibliografia artistica.

Internationale Bìbliographie der Kunstwissen-
schaft, herausgegeben von Arthur L. Jél-

LINEK. Erster Jahrgang. Berlin, Behr, 1902.

NelPaccrescersi ormai tanto rapido della produzione
anche nel campo degli studi storici dell’arte, ogni
nuovo tentativo di repertori bibliografici non può non
trovar plauso presso gli studiosi; segnaliamo quindi
con piacere la comparsa di questa pubblicazione. Non
nascondiamo per altro che il lavoro dello Jellinek è
intanto da accogliersi piuttosto come una promessa
che come l’attuazione soddisfacente di un voto ormai
fervido e diffuso, pur non ignorando quanto vi sia di
arduo in una simile impresa. Che l’opera non lasci
nulla a desiderare come compiutezza è forse l’ideale
più difficile a raggiungere ; ma mirare all’esattezza
assoluta è il primo ed essenziale requisito per un libro,
il quale non ha che il modesto compito di riunire una
certa quantità di titoli di pubblicazioni ; e in questo
delloJ. d’inesattezze vene sono moltissime, sia pure
d’una gravità relativa.

Per esempio: Trastevere non è una città; un Pa-
lazzo della Ragione sarà di Padova o di Verona, non
di Venezia; il cognome di Perin del Vaga è Buonac-
corsi o pur anche del Vaga, e quindi Perino non è
«parola d’ordine», ecc.

Lo spoglio dei periodici è molto apprezzabile, ma
l’A. dovrebbe indicare, oltre il loro titolo, anche il
luogo di pubblicazione, perchè, in ispecie se si tratta di
giornali, non è facile di ritrovarli. Esempio: il Citta-
dino del quale l’A. cita un articolo, è di Genova, ma
in Italia v’è una diecina di giornali con quel nome ; i
periodici col titolo inglese possono esser d’Inghilterra
o d’America o anche dell’ India, ecc.

Ma non dubitiamo che a poco a poco l’A. abbia
modo di appagare i desideri degli studiosi, desideri
che certamente sono anche i suoi.

a. r.

3-

Estetica, iconografia, etnografia, fisiologia artistica, rap-
porti tra la letteratura e l’arte.

Giulio Bertoni: La biblioteca Estense e la
cultura ferrarese ai tempi del duca Ercole I
(14J1-1P05). Torino, Loescher, 1903.

Più che uno studio sulla libreria Estense, l’A. ci
presenta nel suo libro un quadro chiaramente e ge-
nialmente delineato della cultura ferrarese dell’estremo
Quattrocento, portando un prezioso contributo alla
conoscenza del Rinascimento.

Importante è il capitolo sulla coltura francese alla
corte estense, ma ancora più importante per noi è quello
dedicato alle scienze e alle arti alla corte di Ercole I.
La società colta ferrarese era costituita non soltanto
di letterati, di storici e di poeti, ma anche di un gruppo
eletto di scienziati e di artisti. Le scienze giuridiche,
la medicina, l’astrologia ebbero in Ferrara insigni cul-
tori come Francesco Accolti, Ludovico Carro, Michele
Savonarola e l’astrologo Avogario che fu forse colui
che inspirò gli autori degli affreschi del palazzo di
Schifanoia. Gli artisti dei principi d’Este si adopera-
rono talora a colorire le scene per le celebri rappre-
sentazioni di Ercole I, ed erano in relazione d’ami-
cizia coi letterati che frequentarono la corte di Fer-
rara. Così Andrea Mantegna fu in dimestichezza con
Filippo Nuvolone, il quale indirizzò al grande pittore
alcuni versi pieni di affetto sincero. L’A. continua a
parlare degli artisti che furono alla corte estense,
traendo in gran parte le sue notizie dalle ricerche di
Adolfo Venturi. Cosmè Tura che intorno al 1475-77
si accinse a decorare di tavole dipinte ad olio lo stu-
dio del duca Ercole I, fu amico del poeta Strozzi che
scrisse un’elegia in onore del pittore. Lo Sperandio
fuse medaglie per il Prisciani, per l’Avogario, per
Niccolò da Correggio. Maestro Fino da Verona e un
suo fratello, nel 1500, si adoperarono a dipingere scene
e oggetti per le rappresentazioni di corte. I pittori
estensi furon qualche volta adoperati per ornare di
 
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