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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 1
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Romualdi, Alfredo: Programma di una bibliografia storica dell'arte Italiana
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0064

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PROGRAMMA DI UNA BIBLIOGRAFIA STORICA

DELL'ARTE ITALIANA 1

ON sarà necessario che spieghi diffusamente ai lettori di questa rivista,
i quali hanno, dal più al meno, famigliarità con gli studi, la ragione
dell’opera che sto disegnando.

L’utilità delle bibliografie, già da qualche secolo manifestatasi alle
menti degli scrittori, ed esplicatasi dapprima in forme vaghe di cata-
loghi, di dizionari, di enciclopedie, più sovente ancora di appendici
a storie e trattati, si è venuta a mano a mano affermando come neces-
sità e concretandosi, per produrre opere organicamente composte
e preordinate allo scopo. Quindi gran numero, come tutti sanno, di
maggiori e minori pubblicazioni di bibliografia nei rami del vecchio scibile, generali e speciali;
quindi, più di recente, per tacer di altro, un grande lavorio internazionale che ha per oggetto
il catalogo universale della letteratura scientifica. Quanto alla storia artistica, é ben vero che
gli studi ad essa relativi, diretti e coordinati con metodo scientifico a disciplina autonoma,
sono un recente germoglio sul grande tronco principale della scienza della storia, e quindi
non è da meravigliare se i lavori bibliografici correlativi non hanno ancora avuto un’espli-
cazione notevole e uno sviluppo paragonabile a quello che vantano presso altre discipline ;
ma ognun vede come ormai anche la letteratura artistica si moltiplica e si dissemina ai quattro
venti, spesso dispersa e ignorata, spesso dimenticata e più ancora ripetuta, per modo che
sembra ancora una volta imporsi il prudente compito di raccogliere in un corpo unico,
formandone un documento stabile e definitivo,, tutta questa vasta produzione, sì che una
tale opera abbia valore non tanto di documento quanto di fecondo materiale di studio. Del
modo e dei criteri, coi quali ho creduto si possa intendere e si debba imprendere la soluzione
di un simile quesito, dirò qui, non senza fare un indispensabile cenno di chi ci ha preceduto
nel campo della bibliografia artistica.

Il primo fu, se non m’inganno, l’Orlandi, il quale nel suo pregiato Abbecedario pittorico
(Bologna, 1704, poi Napoli, 1734) che è effettivamente un dizionario biografico di pittori, mostrò
di sentire la necessità che l’esposizione storica fosse accompagnata da indici bibliografici; e
così, non solo pose in fondo a ciascuna notizia la fonte onde l’aveva tratta, ma in fine del
dizionario mise tre indici: l’uno dei libri che trattano della pittura, dei pittori e degli scultori;

1 Questo programma, comunicato alla Sezione IV

del Congresso internazionale di scienze storiche il

3 aprile u. s., ebbe piena approvazione; e all’uopo di
attuarlo fu nominata una commissione provvisoria,
composta del prof. Adolfo Venturi, del prof. Naborre
Campanini e del relatore dott. Romualdi, la quale ri-

mane costituita in Comitato provvisorio finché si sa-
ranno raccolte le più importanti adesioni e proposte
degli studiosi, finché cioè si saranno gettate le basi
dell’opera e si sarà provveduto all’istituzione dell’An-
nuario.

Nota della Redazione.
 
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