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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 4
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[Appendice]: Arte decorativa
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Candeliere ornamentali di Zuan Andrea da Mantova
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0449

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ARTE DECORATIVA

CANDELIERE ORNAMENTALI DI ZUAN ANDREA DA MANTOVA.

ell’ esposizione di stampe d’arte decorativa a palazzo Corsini
appaiono notevoli dodici candeliere, ornate di figure e di
arabeschi, e incise, come indica il monogramma Z-A, da
Zuan Andrea, « pittore e tagliatore a bolino ». Il nome di
costui è ricordato in una di quelle tragedie che interrompono,
a dispetto di tanti retori moderni, la pura mistica ingenuità
del Quattrocento. Zuan Andrea, insieme con l’amico Simone
Ardizoni da Reggio, furono assaliti da dieci uomini armati,
per ordine del Mantegna, e lasciati ambedue quasi per morti.
La notizia del fatto è pervenuta fino a noi per mezzo di una
lettera1 del 1475 diretta da Simone Ardizoni al marchese
di Mantova, Ludovico Gonzaga, per avere un salvacondotto
nello Stato mantovano e non cadere vittima de’ propri nemici. Racconta l’Ardizoni che,
avendo Mantegna rubato a Zuan Andrea stampe e medaglie, egli stesso aiutò il derubato
a rifare le incisioni perdute, preso da compassione per il vecchio amico, invece di accettare
le favorevoli offerte del Mantegna, che lo desiderava suo collaboratore. Del rifiuto e del
rifacimento delle stampe s’inquietò fortemente il Mantegna, minacciò i due incisori, e un
bel giorno suscitò la tragedia cui già si è accennato.

Simone ebbe poi il salvacondotto desiderato,2 e un colloquio col Marchese a Borgoforte,3
in cui fu interrogato, insieme con Zuan Andrea, sulle accuse fatte. Il risultato del colloquio non
si conosce, ma è noto che Ludovico Gonzaga persistette fino alla morte, avvenuta tre anni
dopo, nell’amicizia verso il Mantegna; da che si deduce quasi sicuramente come Zuan Andrea
dovesse ritirarsi da Mantova, avendo perduto, nonostante i lamenti dell’amico Ardizoni, il
favore nuovo accordatogli dalla Corte. Con tutta probabilità egli aveva ottenuto tale favore
commettendo plagi sulle opere del Mantegna, il quale, per vendicarsi, ricorse alla violenza,
allora necessaria tutrice dei diritti cittadini. Da Mantova Zuan Andrea passò a Milano, come
cercherò dimostrare osservando lo stile delle candeliere qui illustrate.

Prima peraltro devo aprire una parentesi per far notare che il nostro Zuan Andrea,
incisore in rame, non si deve confondere nè con Zuan Andrea Vavassori, detto Guadagnino

1 Pubblicata per la prima volta da Charles Bruii pag. 474.

nella Zeitschrift filr bildende Kunst, 1876, t. XI, pa- 3 Ephrussi et Due de Rivoli, Zuan Andrea et ses
gina 54. homonymes (Gazette des Beaux-Arts, 1891).

2 P. Kristeller, Andrea Mantegna, Londra, 1901,

L'Arte - Appendice - 2.
 
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