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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 2
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Salinas, Antonino: Monumenti inediti di Lentini e di Noto
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0177

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MONUMENTI INEDITI DI DENTINI E DI NOTO

' N altro luogo e con maggiore ampiezza riferirò intorno a risultati
ottenuti in una escursione da me fatta a Lentini ed a Noto nello
scorso ottobre ; ai lettori dell 'Arte destino soltanto alcune comuni-
cazioni più conformi all’ indole di questa Rivista. Mi attirò a Len-
tini la voce di trattative di vendita di un capitello (così dicevasi)
del IV secolo, esistente nella Chiesa della Fontana. Il capitello non
è che un fonte di marmo bianco (dell’altezza di 30 centimetri e
del diametro superiore di 44 centimetri) decorato esteriormente con
otto figure personificanti i mesi di MADIVS, IVNIVS, IVLIVS,
AGVSTVS, SEPTEMJBER, OTVBER, NOVEBER, DECE-
BER, così come sta scritto nel cartello che ogni figura tiene.
A mio parere, non vi ha dubbio che questa scultura sia opera del duodecimo secolo e
che debba tenersi in altissimo pregio per l’epoca sua e per quello sforzo d’intrecciare ornati
di puro carattere classico, ornati che, più o meno assimilati dallo scultore medievale, tro-
viamo parimenti a Cefalù e a Monreale. Dal lato iconografico, non è poi meno importante
questa personificazione dei mesi, ognuno dei quali ha un attributo proprio. Maggio, un
canestro di fiori; giugno, un canestro di frutta; luglio, la falce (?) e un cappello di paglia;
agosto, una paniera con frutta e mazzi di frutta e di fiori in capo; settembre, un recipiente
pieno di uva che egli pigia, appoggiandosi ad un bastone; ottobre, un vaso; dicembre, un
porco. La figura del novembre è sciupata in modo che non può distinguersi quale attributo
avesse. Argomento degno di particolare studio sarà il confronto di tutte queste personifica-
zioni con quelle già note dell’arte medioevale, tanto bizantina che occidentale, raccolte con
accurato esame dallo Strzygowsky nel Repertorium fùr Kunstìvissenschaft del 1888 (pag. 23-46)
e del 1890 (pag. 241-263), e dal Riegl nelle Mittheilungen des Instituts fùr ósterreichische
Geschichtsforschung del 1889 (pag. 1-70). Intanto è bene notare alcune novità che vengon
fuori dalla scultura di Lentini: il giugno col canestro di frutta, il settembre in atto di pigiare
l’uva e il dicembre col porco. La presenza di quest’ignobile animale è, nel caso presente,
un grave criterio cronologico; e poiché mi si riferisce che un nostro illustre storico d’arte
vorrebbe dare un’origine bizantina al fonte leontinese, sarà bene il ricordare che, secondo
nota lo Strzygowsky (Repertoriuvi del 1888, pag. 45), il porco, usato come attributo del
mese di dicembre, è un motivo estraneo al bizantinismo, il quale, tra l’undecimo e il duo-
decimo secolo, per influenza occidentale, diede al mese di gennaio l’uccisione del porco
(pag. 44). E forse potrebbe pur ricordarsi come le rappresentazioni bizantine dei mesi comin-
cino col mese di settembre, mentre la serie della nostra scultura va da maggio a dicembre.

Questo fonte avrà oramai un posto notevole nella storia delle sculture siciliane, accanto
ai capitelli del Chiostro di Monreale; e voglio augurarmi che il R. Governo sappia salvarlo
dalla rapacità degli incettatori di oggetti antichi,1 non tacendo tuttavia che con poca fede

1 Di questo fonte si ha un cenno incompleto (ma sano Bando, Storia dei Martiri e della Chiesa di Len-
molto incompleto) nel libro del prof. Sebastiano Pi- tini, pag. 70. Lentini, 1898.
 
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