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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 1
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Colasanti, Arduino: L' esposizione della <<promotrice>> in Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0079

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ARTE CONTEMPORANEA

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perchè ne’ suoi quadri il pensiero dell’uomo parla per mezzo dei nervi e dei muscoli, e le
grazie della donna parlano attraverso gli splendori della carne.

A mano a mano che tu vedi affinarsi il concetto, si modifica e progredisce la tecnica.
Nei primi quadri essa fa ancora pensare alle oleografie; qui pochi segni ti dànno l’imma-
gine evidente di forme perfette e di persone ; onde il pennello del Morelli sembra talvolta
rozzo e sgarbato, ma chi non osserva superficialmente si accorge ben presto che non c’è
tócco che non abbia la sua ragione di essere. Sotto ogni linea di colore c’è un fondamento
muscoloso, una massa palpitante. Ogni pennellata è una goccia di sangue, una molecola
necessaria alla vita del quadro, un punto saliente a cui il pittore ci ha condotti per una gra-
dazione continua, intima, organica. Sì che proprio quella evidenza spietata di verità appare
il gran segreto della creazione e nell’armonica corrispondenza fra il pensiero e la sua espres-
sione l’anima è rapita dalla leggenda cristiana, di cui nelle tele del Morelli riapparisce tutto
l’incanto dominatore. Già che noi non intendiamo forse più le visioni estatiche che sorri-
devano alla fantasia dei nostri primitivi, ma sentiamo lo strazio di quel Calvario, indovi-
niamo lo spasimo delle membra che si contraggono, fremono, si stirano dinanzi alla voluttà
delle forme nude e dei baci furtivamente scoccati da labbra umide e molli; noi intravediamo
e ascoltiamo l’eco di quella grande battaglia del sentimento e dell’idea che nei quadri di
Domenico Morelli illumina di una luce stupenda il volto del Cristo morto.

Arduino Colasanti.

L'Arte. VI, io.
 
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