24
DIONIGI SCANO
d’Arborea per cui è certo verosi-
mile l’ipotesi che l’insigne maestro,
non potendo abbandonare gl’ inca-
richi che a lui affluivano da tutta la
Toscana, abbia alle richieste dei giu-
dici corrisposto con l’inviare i suoi
migliori scolari e primo fra essi suo
figlio Nino. Intendiamoci, ciò rite-
niamo unicamente per criteri indut-
tivi e per qualche circostanza di
fatto, che in certo qual modo con-
valida la nostra opinione, giacché su
queste relazioni artistiche tacciono
le carte dei nostri archivi.
* * *
La cattedrale d’Oristano, ampliata
e restaurata a nuovo con gusto ba-
rocco nel xvm secolo, originaria-
mente aveva forma basilicale fram-
mentaria, come rilevasi dai pochi
originari avanzi incorporati nella co-
struzione settecentista. A levante si
conserva tuttora un tratto dell’antica
chiesa con la caratteristica cornice
ad archetti poggianti su fasci di co-
lonnine di squisita sagomatura. Nel-
l’archivio abbiamo una cupola tre-
centista in stile gotico con motivi
costruttivi e decorativi quali non si
potrebbero concepire più organici ed
in pari tempo più eleganti.
Notizie su questa chiesa monu-
mentale riscontransi nelle opere di
alcuni storici del Seicento, quali il Vico e l’Aleo, il quale ultimo ne scrisse con sufficiente
ampiezza nell’opera sua manoscritta:
« Està Iglesia en su Architectura muestra ser obra de Pisanos, corno la demas Cathe-
« drales de la Isla, trazaronla espaciosa, alta, y capaz, en forma de cruz, con tres naves, que
« las dividen dos ordenas de colunas de una pleza, de piedra muy fuerte, con sus arcos de
« selleria, que sustentan las paredes, y el maderaye del texado de la misma Iglesia; toda
« la obra, dentro y fuera, es de cantos quadrados, de color bianco, colorado y negro, entre-
« verados con tal arte y primoy, que muestra hauer sido edificio, y obra Reai mui vistosa,
« costosa, y primorosa; fabbricò tambien una Torre par la campana?, todo de cantos qua-
« drados, tan alta, fuerte, y hermosa, que no la tiene meyor ninquna otra Cathcdral des
« Regno ».1
Nel piazzale della chiesa e nei locali annessi alla' cattedrale conservatisi tuttora le colonne
sulle quali doveano poggiare le arcate della navata centrale; esse con alcuni capitelli romani
sparsi qua e là nei locali della chiesa ci permettono di stabilire che l’antica cattedrale di
Oristano, come quelle di Santa Giusta e di tante altre basiliche medievali erette in Sardegna,
aveva una costruzione frammentaria con elementi architettonici tolti dalle vicine rovine diTarros.
Sant’Antonio
Particolare delle sculture d’Oristano
Albo, Successos Generales de V isla y Reyno de Sardella, voi. II, pag. 971.
DIONIGI SCANO
d’Arborea per cui è certo verosi-
mile l’ipotesi che l’insigne maestro,
non potendo abbandonare gl’ inca-
richi che a lui affluivano da tutta la
Toscana, abbia alle richieste dei giu-
dici corrisposto con l’inviare i suoi
migliori scolari e primo fra essi suo
figlio Nino. Intendiamoci, ciò rite-
niamo unicamente per criteri indut-
tivi e per qualche circostanza di
fatto, che in certo qual modo con-
valida la nostra opinione, giacché su
queste relazioni artistiche tacciono
le carte dei nostri archivi.
* * *
La cattedrale d’Oristano, ampliata
e restaurata a nuovo con gusto ba-
rocco nel xvm secolo, originaria-
mente aveva forma basilicale fram-
mentaria, come rilevasi dai pochi
originari avanzi incorporati nella co-
struzione settecentista. A levante si
conserva tuttora un tratto dell’antica
chiesa con la caratteristica cornice
ad archetti poggianti su fasci di co-
lonnine di squisita sagomatura. Nel-
l’archivio abbiamo una cupola tre-
centista in stile gotico con motivi
costruttivi e decorativi quali non si
potrebbero concepire più organici ed
in pari tempo più eleganti.
Notizie su questa chiesa monu-
mentale riscontransi nelle opere di
alcuni storici del Seicento, quali il Vico e l’Aleo, il quale ultimo ne scrisse con sufficiente
ampiezza nell’opera sua manoscritta:
« Està Iglesia en su Architectura muestra ser obra de Pisanos, corno la demas Cathe-
« drales de la Isla, trazaronla espaciosa, alta, y capaz, en forma de cruz, con tres naves, que
« las dividen dos ordenas de colunas de una pleza, de piedra muy fuerte, con sus arcos de
« selleria, que sustentan las paredes, y el maderaye del texado de la misma Iglesia; toda
« la obra, dentro y fuera, es de cantos quadrados, de color bianco, colorado y negro, entre-
« verados con tal arte y primoy, que muestra hauer sido edificio, y obra Reai mui vistosa,
« costosa, y primorosa; fabbricò tambien una Torre par la campana?, todo de cantos qua-
« drados, tan alta, fuerte, y hermosa, que no la tiene meyor ninquna otra Cathcdral des
« Regno ».1
Nel piazzale della chiesa e nei locali annessi alla' cattedrale conservatisi tuttora le colonne
sulle quali doveano poggiare le arcate della navata centrale; esse con alcuni capitelli romani
sparsi qua e là nei locali della chiesa ci permettono di stabilire che l’antica cattedrale di
Oristano, come quelle di Santa Giusta e di tante altre basiliche medievali erette in Sardegna,
aveva una costruzione frammentaria con elementi architettonici tolti dalle vicine rovine diTarros.
Sant’Antonio
Particolare delle sculture d’Oristano
Albo, Successos Generales de V isla y Reyno de Sardella, voi. II, pag. 971.