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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 1
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Scano, Dionigi: Scoperte artistiche in Oristano: contirbuto alla storia dell'arte in Sardegna$nElektronische Ressource
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DIONIGI SCANO

in tre scomparti con archetti gotici
trilobati, poggianti su pilastrini ter-
minanti in cuspidi col fiore croci-
forme.

Negli sfondi sono a metà rilievo
scolpite diverse figure di santi ed
alcune scene bibliche. Ogni ' scena
si svolge con due soli personaggi
ad eccezione di quella in cui è scol-
pita la figura di Gesù seduto in
trono, la quale occupa l’intero scom-
parto. 1

A metà di ciascun pilastrino è
scolpito lo scudo del giudicato d’Ar-
borea, un albero sradicato. Le isto-
rie e le figure, cavate dal marmo
con magistero d’arte, sono oltre-
modo pregevoli ed interessanti; le
figurette, alte non più di trenta cen-
timetri non hanno quella rigidità
arcaica, che anche dopo l’influenza
dei Pisani non aveva del tutto ab-
bandonato la scultura trecentista;
esse non sono collocate come ma-
nichini entro le nicchie cuspidali,
ma invece si agitano, talora vivaci
ed eleganti come il Sant’Antonio,
talora nobilmente espressive come
nel gruppo di San Pietro e di San
L’Annunciazione Paolo.

Particolare delle sculture d’ Oristano Alcune, come il San Giovanni ed

il Sant’Antonio, sono rigorosamente
scolpite e paiono ritratte dal vero; tanta è la naturalezza delle mosse e l’accuratezza nei
particolari delle teste e nelle pieghe delle tuniche.

Le estremità del corpo sono invece deficienti ed alcune mani — ad esempio quelle di
San Giovanni che conserva il tipo arcaico — sono dure e stecchite con dita smisuratamente
lunghe.

La figura di San Francesco, in ginocchio ed orante, è resa con grande maestria quale
non si riscontra se non nei più fortis cultori del Trecento, benché contrasti con un disegno
prospettico assai difettoso, per cui nel santo collocato di profilo, s’intravedono ambedue
le orecchie.

Questa imperfezione è cosi stridente coi pregi indiscutibili della scultura da far pensare
ad una infelice aggiunta, fatta da artista meno abile. Nè l’ipotesi di più artistiche abbiano
lavorato a queste rappresentazioni istoriate si presenta inverisimile, se si considera che alcune
scene, come l’Annunciazione, palesano in confronto delle altre un’esecuzione meno accurata
ed una minore capacità artistica.

Chi fossero questi scultori noi non sappiamo, nè per quante ricerche io abbia fatto fra i
rottami, non potei rinvenire iscrizione o segno alcuno, che a queste sculture si riferisse. Pur

1 Non è improbabile che lo Spano, facendo cenno di un’antica scultura da lui vista nell’orto del capitolo,
alludesse ad una di queste due lastre istoriate.
 
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